Salmo del 18 gennaio 2021

Solleva alta la testa
Sal 110 (109)

"1 Di Davide. Salmo.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

2 Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

3 A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

4 Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».

5 Il Signore è alla tua destra!
Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira,

6 sarà giudice fra le genti,
ammucchierà cadaveri,
abbatterà teste su vasta terra;

7 lungo il cammino si disseta al torrente,
perciò solleva alta la testa".


Salmo tra i più belli e ricco di immagini indimenticabili. È cantato il Messia, re e sacerdote, bello e maestoso. E' tra i più conosciuti e citati; Gesù stesso lo proclama per parlare di se stesso, figlio di Davide e Signore di Davide.
Lo cita infatti ai farisei spaesati dalle sue affermazioni mentre cercano di coglierlo in fallo (cfr. Mt 22, 41-46). Egli afferma che lui, il Messia, non è solo figlio di Davide, disceso dalla sua stirpe.
La profezia del Salmo in lui si realizza perché Davide lo chiama "Mio Signore".

"Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi»".

È proclamata l'intronizzazione del Messia-re, che siede alla destra di Dio, vincitore su tutti i suoi nemici. È l'immagine dell'inviato di Dio che ha il compito di difendere il re sedendosi alla sua destra ed è il suo braccio destro, colui che opera con la sua potenza per liberare l'umanità.
I nemici sono deposti ai suoi piedi, soggiogati e resi impotenti: come non ricordare qui le parole di Paolo agli Efesini, che rilegge il Salmo mostrando la potenza del Cristo che si dispiega distruggendo quei nemici che ci toglievano vita:
"lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi" (Ef 1, 20-22).

"Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!"

Il Signore, da Sion (Gerusalemme), estende il suo regno fino agli estremi confini della terra e lo scettro è dato al suo Messia.
I nemici sono spettatori umiliati della sua vittoria, sottomessi al suo dominio.

"A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato".

È il nuovo giorno, giorno uno! Il sorgere del Messia porta la Luce inedita e potente, quella che rischiara di santità tutte le cose che tocca.
Radioso e benedetto dalla rugiada divina, egli è il "sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte" (Lc 1, 78-79).

Chi vede questo spettacolo può solo esultare e rendere lode al Signore.

"Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek»".

Il Messia è anche sacerdote, ma non della stirpe tradizionale di Israele che discendeva dal sacerdote Aronne, fratello di Mosè, ma da Melchìsedek, re di Salem, sacerdote pagano, considerato eterno perché non si conosce la sua origine e la sua fine.
Egli aveva incontrato e benedetto Abramo offrendogli pane e vino, riconoscendo che era condotto dal Dio Altissimo (cfr. Gn 14, 18- 20).
È un sacerdozio nuovo, universale, che supera i confini di Israele per raggiungere ogni uomo.
La lettera agli Ebrei riprenderà questo versetto mostrando il Cristo come il vero e definitivo sacerdote (cfr. Eb 5, 5 - Eb 7, 17).

"Il Signore è alla tua destra!"
Le parti si scambiano: adesso è il Signore-re che sta alla destra del Messia! Le immagini si ripetono e si completano per dire la reciprocità del potere e della volontà che accomuna re e Messia. Il Signore è il garante del suo potere e il sostegno delle sue battaglie.

"Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira,
sarà giudice fra le genti,
ammucchierà cadaveri,
abbatterà teste su vasta terra".

Riecheggiano le gesta di Davide, re d'Israele e implacabile guerriero di fronte ai nemici.
Nel salmo Davide diventa simbolo del Messia, atteso dalla sua discendenza, colui che vince tutte le potenze spirituali che impediscono agli uomini di vivere da figli di Dio.
La descrizione cruenta della battaglia dice che i nemici non hanno possibilità di conseguire una vittoria in nessun luogo della terra.

"Lungo il cammino si disseta al torrente,
perciò solleva alta la testa".

È la marcia gloriosa del Messia vittorioso, che si ferma ad acque tranquille. La battaglia non lo schiaccia, la cura del Padre lo rinvigorisce e lo fa tornare ai suoi pascoli fecondi con la fierezza del vincitore.

Il Salmo ci canta il vero Sacerdote, eterno ed universale, non legato alla tradizione ebraica, ponte unico tra noi e Dio.
A questo sacerdozio attinge quello comune a tutti i battezzati, fondato su Melchìsedek, che riconosce nel Cristo il benedetto, il Figlio di Davide che viene nel nome del Signore.
Il dubbio che ci assale sul male che sembra impedire al bene di vincere, che terrorizza il nostro cuore pensando che le tenebre siano più forti della Luce, è messo a tacere dalle parole potenti e profetiche del salmista.
Noi, dopo la Pasqua, sappiamo che questo Salmo canta e annuncia la vittoria di Cristo Gesù, che siede alla destra di Dio Padre, generato prima di ogni mattino, che ha vinto tutti i nostri nemici, compresa la morte.
Il Signore "Ha rovesciato i potenti dai troni; ha innalzato gli umili" (Lc 1, 52). Non c'è re, non c'è potente che possa contrastare la vittoria del Messia, l'umile del Padre che da lui è innalzato.
Cristo vince, vince la potenza del Padre, vince l'Amore!

Commenti

  1. "Il Signore è alla tua destra!" Oggi la buona notizia: la mia fragilità ha trovato sostegno, la mia povertà ha trovato ricchezza, la mia paura è cambiata in coraggio.
    "Il Signore è alla tua destra!"
    È mia forza, mia guida, mio compagno, mio appoggio.
    "Il Signore è alla tua destra!"
    Non più solo, non più disorientato, non più senza sostegno.
    "Il Signore è alla tua destra!"
    Da qui la mia sicurezza, la mia gioia, la mia pace.
    "Il Signore è alla tua destra!"
    Oggi cammino sulla via della vita senza temere!

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  2. "Lungo il cammino si disseta al torrente,
    perciò solleva alta la testa".
    Si dopo le cadute,i soprusi,gli acciacchi,le false promesse,BEVO al TUO torrente e mi disseto.Mi passa la rabbia,la delusione.
    Sii sempre per me rifugio.
    Amen!

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  3. Cristo vince! Alleluia rovescia i potenti dai troni, è vincitore nelle battaglie, rialza il povero e l'oppresso chi è come te Signore?
    Luce vera del mio cammino sei.

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