Salmo del 12 ottobre 2020

Lodate il nome
Sal 113 (112)

"1 Alleluia.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.

2 Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

3 Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.

4 Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

5 Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell'alto

6 e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

7 Solleva dalla polvere il debole,
dall'immondizia rialza il povero,

8 per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

9 Fa abitare nella casa la sterile,
come madre gioiosa di figli.

Alleluia".

Bellissimo salmo di lode, che trae i motivi di preghiera da uno sguardo nel mondo a 360 gradi. La magnificenza della natura e la meravigliosa vicenda del rapporto tra Dio e l'uomo offrono al salmista occasione di innalzare la voce nel canto di lode.

"Alleluia" è il grido con cui si apre la preghiera: lode a Dio!
È la parola festosa di chi si ferma dalla corsa quotidiana e si lascia prendere dai doni che sorprendono ogni giorno; è il canto che risuona nelle nostre liturgie chiamandoci alla gioia e alla riconoscenza.

"Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore".

Servi del Signore sono i credenti, sono tutti gli uomini, sono tutte le creature. La lode è sempre un'esperienza cosmica.
Gli scienziati lodano meravigliandosi per l'infinitesimale perfezione di ciò che l'occhio normalmente non coglie. Gli astronauti sono stupiti dalla grandiosità di un universo che non smette di sorprendere. Tutti noi siamo attirati, affascinati, dalle cose stupende che ammiriamo nei cieli, nelle terre e nei mari.
Lodare il Nome è esperienza comune ad ogni uomo che riconosce lo splendore della vita in tutta la creazione.

"Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre".

Con le benedizioni di Dio su tutto il creato si apre la Scrittura e la benedizione continua in tutta la Rivelazione, fino all'Apocalisse di Giovanni che chiude la Bibbia riservandone una speciale a chi si immerge nella Parola di Dio facendola propria: "Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino." (Ap 1, 3).
Benedizione è il "fare bene" di Dio, che parlando crea tutte le cose e stende sul tempo e sullo spazio, come un manto, la protezione e la luce.
Alla benedizione del Signore risuona quella dei credenti, che riecheggia nel tempo finché esiste questo universo.

"Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore".

L'intero giorno è occasione di lode. Fin dall'antichità l'alba e il tramonto sono stati sempre ritenuti momenti ideali per la preghiera.
In apertura e chiusura, l'operosità quotidiana ha bisogno di trovare il senso della fatica e il sollievo del riposo.

"Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria".

In ogni luogo della terra e su ogni popolo si manifesta la presenza gloriosa del Dio vivente. Sembra di vedere un viaggiatore che, nel suo attraversare le varie parti del mondo, trova in ogni luogo la presenza del Dio vivente, chiamato in vari modi, ma sempre lodato e riconosciuto per la sua grandezza.

"Solleva dalla polvere il debole,
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo".

Dalla lode si passa ad annunciare le opere.
E' un potente strano il Signore, non è come quelli di cui parla il telegiornale, perché non si cura dei grandi della terra, non ne hanno bisogno, fanno già da soli.
La sua potenza la riserva ai poveri, a chi è caduto, a chi è stato umiliato, a chi non ha altro protettore che lui.
L'uomo, creato dalla polvere, non è lasciato a questo destino di dispersione, ma viene portato alla dignità divina di figlio suo.

"Fa abitare nella casa la sterile,
come madre gioiosa di figli".

Altra opera che distingue il Dio vivente dagli idoli muti e inanimati è il suo generare vita e portare fecondità. Nessuno più del Signore può ridare vita ad un grembo sterile e riempire di gioia e di figli una casa dove tutto sembrava ormai impossibile.

E' possibile nel nostro tempo, segnato da negazionismi, disperazione, insoddisfazione, incredulità e scetticismo, aprirsi alla lode e attingere alla benedizione creativa e fecondante?
Il Salmo di oggi ci conforta col suo sì!
Non è passato di moda pregare, perché è sempre attuale lo stupore, la scoperta di nuove meraviglie e di stupefacenti miracoli di cui la natura è portatrice e annunciatrice.
Per ritrovare speranza e fiducia lasciamoci prendere da ciò che ci sovrasta e che contemporaneamente sentiamo dentro, da quello che è totalmente diverso da noi eppure è il nostro desiderio appagato e la nostra meta.
Il Signore abita in chi loda (cfr. Sal 22,4); la lode fa parlare l'umano con parole divine ed è ciò che più si avvicina in noi alle parole del Padre che risuonano nell'universo.

Commenti

  1. "Alleluia!" Dolce è cantare questa parola, che in tante melodie mi è stata trasmessa. Lodate Dio, mi grida tutto il creato! Lodate Dio, mi grida l'intera umanità che si scopre amata! Lodate Dio, gridano i testimoni e maestri che mi hanno accompagnato fin qui! Lodate Dio, gridano i testi sacri di cui nutro il mio cuore! Lodate Dio, grida chi ascolta la parola che ho ricevuto e trasmetto! Lodate Dio, grida ogni alba e ogni tramonto che mi sorprende in questa vita! Anche io allora grido: Alleluia!

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  2. Lodate..lodate...lodate... Solo la lode mi appartiene e nella lode e dalla lode sono avvolta... Consapevolezza di tanta grandezza...gioia infinita che scalda il cuore e io piccola creatura, polvere di terra che sono mi commuovo davanti a un impresa come magnifica del mio Creatore. Sì, Lui si china a guardare nei cieli e sulla terra, e solleva l indigente dalla polvere e dall' immondizia rialza il povero..ultima parola che prende tutto lo spazio dal profondo di me: lode, benedetto eccelso

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  3. Dall'immondizia rialzi il povero.,,,,,,,,,
    Ecco
    Che dire
    Mi rialzi sempre, non ti stanchi mai di me
    Grazie Pietà

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