Prima lettura del 23 febbraio 2021

Ciò che desidero 
Is 55,10-11

"Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata»".


La parola è sempre fragile, ma,
dal momento che è pronunciata, ha una sua efficacia, una risonanza, un eco che risuona in chi ascolta.
Questo vale per ogni parola e tanto più per la Parola di Dio, tesoro di amore consegnata nelle orecchie e nelle bocche di uomini.
Come raccontarne la sua efficace, la forza e la fecondità? La poetica visionaria di Isaia ha saputo trovare le immagini più calzanti in questa pagina meravigliosa.

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare".

La pioggia e la neve per il fatto di scendere dal cielo evocano il dono divino. Per un popolo familiarizzato col deserto, anche l'evento di una pioggia torrenziale è un miracolo di fecondità che lascia il segno anche nei terreni più inospitali.
Il Salmo 126 è un esempio di come la pioggia improvvisa e travolgente che gonfia i torrenti del Neghev, asciutti per quasi tutto l'anno, sia una benedizione che viene paragonata alla gioia travolgente che invade il cuore nel vedere gli esuli che da Babilonia tornano nella patria tanto amata.
Pioggia e neve scendono dal cielo con una missione, con un compito importante. Discendono e risalgono per una legge di natura che tutti abbiamo studiato da bambini, affascinati da questo movimento; in questo percorso naturale Isaia ci vede il principio della vita, la spinta data dal creatore che fa sgorgare l'acqua indispensabile per l'uomo e per il giardino piantato per lui (cfr. Gen 2, 6).

"Senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia".

Nelle acque che piovono e che solcano la terra c'è il principio del crescita, necessario affinché il lavoro dell'uomo non sia vano, ma arrivi a portare frutto.
Gesù dirà continuamente che la Parola è un seme che fa frutti sovrabbondanti nelle orecchie di chi ascolta.

"Così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata»".

Ecco che il paragone si apre a ciò che non si vede come un ruscello, ma che contiene in sé una sorgente che disseta e nutre. La Parola di Dio feconda, fa crescere, disseta, sazia, fa germogliare. Viene a noi per realizzare ciò che annuncia, cioè che il Signore parlando "opera", è presente, è qui, è cibo e sorgente di salvezza.
Il Signore non lascia i suoi figli nell'aridità e il suo Spirito realizza la prosperità e la possibilità di vita facendo piovere su tutti la sua Parola, donata per il benessere della terra, per la vita dell'uomo e di ogni essere vivente.
Troppo spesso pensiamo alla Parola di Dio come a informazioni o ordini da eseguire,
ma chi di questa parola si nutre, come i profeti, ne rivela la fecondità e la forza, che realizza ciò che annuncia, che compie il progetto del Padre.
Isaia sa la nostra paura e la dirada con soli due versetti che trasmettono un tesoro inimmaginabile.
Ancor di più oggi abbiamo un vantaggio rispetto ad Isaia: sappiamo che la Parola per noi si è incarnata, ha preso dimora stabilmente nell'umanità, con un'evidenza di vita che feconda dal di dentro, nel nostro essere "parenti", consanguinei del Figlio.
Non più parole esterne che ci suonano come imposizioni e limiti, ma un parlare riconoscendosi, bocca a bocca.
Le parole ci raggiungono, ci fanno gridare "Abbà" e ritornano al Padre, portandogli ciò che lui desidera, il nostro cuore, ricolmo e arreso all'evidenza di tanto amore.

Link di approfondimento alla Liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 55,10-11
Commento del 03/03/2020

Commenti

  1. "Come la pioggia e la neve ... così la Parola di Dio". Mi piove addosso, mi circonda candida nella notte: così la Parola di Dio per me. Pioggia e neve fecondano: così la Parola di Dio per me. Tutto secondo il desiderio di Dio. Si, perché il mio Dio desidera. Desidera vita per me, pace per me, gioia per me, luce per me, felicità per me. Il Signore desidera accendere un fuoco e mangiare una Pasqua, ardentemente. Mi coinvolge in questo desiderio. Coinvolge ogni uomo ed ogni donna finché ognuno desideri come lui. Desiderare insieme a Dio porta vita, vita vera, vita senza fine. Il Signore mi parla del suo desiderio, tutta la sua Parola annuncia il suo desiderio. Parlando lo realizza, diventa vero, si fa vita della mia vita.

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  2. ... il seme a chi semina
    e il pane a chi mangia".

    Sei quello che si fa in due per regalare anche il nutrimento,quello materiale,ma soprattutto quello spirituale.
    La TUA Parola,porta vita,risolleva dalla polvere,fa fare salti di gioia,rifocilla,fa sperare.
    Grazie Signore!

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  3. La fedeltà, la certezza sta in Te. Questo è fiducia e pace nel mio cuore. Consapevole di essere terra che Tu bagni, semini e fecondi .grazie mio Dio

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