Salmo del 5 agosto 2021

Nella sua mano
Sal 95 (94), 1- 7

"1 Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.

2 Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

3 Perché grande Dio è il Signore,
grande re sopra tutti gli dèi.

4 Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.

5 Suo è il mare, è lui che l'ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra.

6 Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.

7 È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce".


L'esperienza esodale è un rapporto intimo, personale, con un Dio totalmente diverso da quelli conosciuti in Egitto. È Padre, ha cura, è vicino, cammina col popolo.
Anche l'esperienza della salvezza dal mare dei giunchi, aperto al passaggio degli ebrei e richiuso sopra i carri del faraone e il suo esercito, svela chi sia questo Dio: colui che comanda alla natura e questa obbedisce, che controlla gli abissi e diventano docili ai suoi comandi, che fa approdare ad una terra provvida e feconda.
Da questa esperienza nasce la consapevolezza che uno è il Signore, Salvatore e Creatore di tutto.

"Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, è lui che l'ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra".

Tutto è cosa sua, la creazione e la storia degli uomini. I salmi riconoscono in ogni cosa la stessa mano potente che porta fuori dalla prigione gli schiavi e che chiama all'esistenza le cose che non erano.

"Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti".

Le due estremità, l'altissimo e il profondissimo, sono gestite da colui che in essi opera e rispondono alle sue leggi. Le vette dei monti irraggiungibili dagli uomini, come anche gli abissi più profondi, sono abitati da colui che li ha fatti.
Nel salmo 139, al versetto 8 è scritto:
"Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti".

L'universo intero è dimora stabile di Dio e riverbero della sua grandezza.

"Suo è il mare, è lui che l'ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra".

Mare e terra sono un'altra coppia di opposti sotto la signoria di Dio.
Il mare nella Bibbia è simbolo degli abissi, di morte, ma nelle sue mani è gestito per il bene e perde le insidie che lo facevano simbolo di tenebre e morte.
La terra è plasmata, come è plasmato il primo uomo, come di terra si plasma un vaso. Ogni cosa creata ha preso vita dalle sue mani d'artista che non solo ha dato lo spirito per animarle, ma sono curate con una bellezza inimmaginabile.
Il mare, temuto, ma sempre meraviglioso da vedere, e la terra, ricca, rigogliosa e bella, dicono la totalità del creato messo a disposizione dell'uomo affinché possa vivere.
Il Signore, oltre che Liberatore dalla schiavitù, è un Padre amorevole che prepara continuamente un giardino lussureggiante, stupendo come un quadro, affinché l'umanità si sazi di beni e di bellezza.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Nr 20, 1-13
Commento del 08/08/2019

Salmo 95 (94)
Commento del 06/09/2020

Vangelo di Mt 16,13-19
Commento del 22/02/2021

Commenti

  1. "Nella sua mano sono gli abissi della terra,
    sono sue le vette dei monti".
    Vette e abissi, altezze e profondità: così ogni vita.
    Alti e bassi: si vive su questa altalena.
    Nelle sue mani: sempre.
    È una bella notizia.
    Perché temere gli abissi?
    Perché temere le vette?
    Tutto e sempre è nelle mani del Padre.
    Sulle vette o negli abissi, in te confido.
    Sulle vette o negli abissi, in te mi rifugio.
    Sulle vette o negli abissi, in te spero.

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  2. Faccio parte del.gregge che egli conuce!
    Meno male,sei TU a condurmi
    Mi porti in salvezza secondo la TUA logica,non la mia volontà.
    Fa bene a me ,quindi mi rifugio in TE,in chi altrimenti?
    Un abbraccio

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  3. Ogni giorno che tu mi doni signore, porta con sé un nuovo invito all amore: fa che non resti sorda alla tua voce di oggi, ma che l' obbedienza docile delle opere accompagni l adorazione e la lode amen

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