Prima lettura del 23 agosto 2021

La fermezza della vostra speranza
1Ts 1,2-5.8-10

"Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene".


Paolo, non potendosi recare a Tessalonica, capitale della Macedonia, e avendo avuto notizie da Timoteo dei progressi, ma anche dei problemi sorti nella comunità, scrive questa prima lettera, iniziando con un saluto molto bello. La chiesa dei Tessalonicesi: "è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo".
Questa certezza fa affrontare tutto con una visione di grazia e di riconoscenza. Ogni frutto non è dovuto alla bravura di questi primi cristiani, ma nell'essere ancorati al Padre e al Figlio col vincolo d'Amore.

"Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro".
Fede, speranza e carità, una triade ben presente nella nostra memoria di credenti, che Paolo più volte nelle sue lettere richiama. Sono al centro della nostra esperienza di credenti e tante sono le sfumature che se ne possono cogliere.

"Ricordandovi nelle nostre preghiere".
L'apostolo, come ogni missionario, sostiene con la preghiera le comunità che fonda ed evangelizza. È con gratitudine che ricorda i fratelli di Tessalonica al Signore.
Il ricordo dice l'affetto con cui l'apostolo porta, nella sua preghiera, i volti e le storie dei fratelli di questa comunità evangelizzata nel suo secondo viaggio.

"Tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede".
Una fede operosa è quella che nasce da un ascolto vero della Parola.
Nella mentalità della Grecia antica, il pensiero, i concetti, erano ritenuti più nobili delle azioni. Forse il cristianesimo delle origini risentiva di questa influenza che esaltava la fede meditativa a discapito del servizio concreto ai fratelli.
Paolo non ha dubbi: la fede autentica è operosa, esprime in gesti concreti e di servizio lo stesso spirito del Maestro che si è fatto servo di tutta l'umanità.
E' lo Spirito che feconda la fede autentica, che la stana dalle ideologie e dalle idolatrie.

"La fatica della vostra carità".
La carità è il vertice della vita del discepolo perché non avrà mai fine (cfr. 1Cor 13,8).
Ma qui non si parla delle immaginette con i cuoricini, della carità che ci piacerebbe avere gli uni verso gli altri. Qui si parla della reale difficoltà di amare, della riluttanza di mettersi al servizio degli altri, della fatica di essere caritatevoli sull'esempio del Cristo.
L'amore che diventa servizio e riconciliazione, è faticosa. Va sostenuta dall'ascolto della Parola e da una preghiera perseverante.
Un gesto di carità di tanto in tanto è facile da fare. La carità come stile di vita è più impegnativa, va contro il nostro egoismo, ci stana dai nostri aggiustamenti, ci porta verso gli altri e ce li fa amare più di noi stessi.
La carità è la faticosa forza dello Spirito che ci trasforma e ci converte.

"La fermezza della vostra speranza".
La speranza cristiana non è desiderio o fantasia, ma è fondata sulla parola e la vita di Cristo, sulla sua promessa, sul dono della sua vita e sulla preziosità della sua morte.
L'amore mostrato dal Figlio per ogni uomo ed ogni donna è fondamento della speranza. Essa rimane ferma, in piedi, nonostante le tante contraddizioni della storia e le tante esperienze che vorrebbero togliere il fiato al nostro cuore spaventato.
Anche questa stabilità è azione costante dello Spirito in noi che siamo incostanti di fabbrica!

"Nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro".
È proprio il Cristo, vivente presso il Padre, che dà senso all'operosità, che porta il nostro cuore ad amare come lui ama e ci fa sperare nel compimento di tutte le sue parole.
Fede, speranza e carità, diventano la via della vita per ogni credente, quella forza che fa essere nel mondo ma con un orizzonte di senso che il mondo stenta a trovare.

Specialmente in questi tempi in cui tutto sembra relativo, niente ci sembra duraturo e sentiamo le nostre vite sballottate di qua e di là da opinioni e certezze soggettive, queste parole di Paolo rianimano il cuore e fanno camminare con fede, seppur faticosamente, verso l'amore possibile e la speranza fondata in colui che non delude mai.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 149
Commento del 26/08/2019

Commenti

  1. "L'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza".
    Operosità, fatica, fermezza: necessarie al lavoro mistico.
    Fede, carità, speranza: dal cuore alla vita.
    Operosità della fede: faccio ciò in cui credo.
    Fatica della carità: non temo la fatica dell'amare.
    Fermezza della speranza: un occhio alla terra ed uno al cielo.
    "L'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza".

    RispondiElimina
  2. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui.

    Io ,te,tutti abbiamo una sorta di programma da svolgere,affidatoci dal nostro papà.
    LUI chi ha scelti.
    Prima di tutto il resto.
    La fede in questa certezza sia carburante per la mia quotidianità.
    Amen

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019