Salmo del 9 agosto 2021

Tu sei il più bello
Sal 45 (44), 1- 7

"1 Al maestro del coro. Su «I gigli». Dei figli di Core. Maskil. Canto d'amore.

2 Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce.

3 Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
perciò Dio ti ha benedetto per sempre.

4 O prode, cingiti al fianco la spada,
tua gloria e tuo vanto,
5 e avanza trionfante.

Cavalca per la causa della verità,
della mitezza e della giustizia.
La tua destra ti mostri prodigi.

6 Le tue frecce sono acute -
sotto di te cadono i popoli -,
colpiscono al cuore i nemici del re.

7 Il tuo trono, o Dio, dura per sempre;
scettro di rettitudine è il tuo scettro regale".


Nel Talmud i maestri ebrei dicono che tutta la Scrittura parla del Messia, ed è così perché ogni Parola annuncia, ha senso e si compie nel Messia. Alcune pagine parlano esplicitamente dell'inviato che il Signore manda per la liberazione definitiva del suo popolo. Il nostro salmo rappresenta una delle pagine più estasiate, un vero "Canto d'amore", come dice il primo versetto, che si riferiscono al Re Messia.

"Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
perciò Dio ti ha benedetto per sempre".

La bellezza nella Bibbia indica la pienezza della presenza di Dio nel creato o nell'incontro con una persona. Dio contagia la sua bellezza e tutto si mostra nella verità che la volontà creativa ha voluto.
Il Messia è bello in modo superlativo perché riflette al massimo lo sguardo di Dio per i suoi figli, colui che è trasparente della bellezza voluta e portata a compimento.

"Sulle tue labbra è diffusa la grazia".
La parola del re era per il popolo di Dio indicatrice della via da seguire, ispiratrice di saggezza per tutti. Il Re Messia ha labbra intrise di grazia per la sovrabbondanza della Parola. Egli parla e si realizza la grazia, ogni sua parola è grazia per chi l'ascolta.

"Perciò Dio ti ha benedetto per sempre".
È benedetto e portatore di benedizione colui che viene per trasmettercela.
È una benedizione perenne, definitiva, quella che il Creatore ha voluto per il mondo. L'incarnazione del Figlio l'ha manifestata per ogni carne, per ogni uomo e per ogni donna. Sono così iniziati i tempi nuovi, il cammino verso il compimento, in cui giustizia e pace regneranno per sempre secondo le parole dei profeti.

Con liete parole che sgorgano dal cuore il salmista ci spinge a guardare la realtà da un'altra ottica, quella di Dio. Contemplare il Messia è entrare nella bellezza che Dio vuole per ognuno di noi, è lasciarsi contagiare dal suo progetto. Se la realtà ci sembra sbagliata, irrimediabilmente distorta e destinata a distruggersi, abbiamo bisogno degli occhiali correttori della Parola che ci tolga la cataratta e ci apra al disegno eterno del Padre.
Nel Messia Gesù tutti siamo chiamati alla dignità divina, a riconoscere che noi, figli dell'uomo, siamo belli agli occhi del Signore e destinati alla pienezza della bellezza!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Osea 2, 16-22
Commento del 09/08/2019

Vangelo di Matteo 25, 1-13
Commento del 30/08/2019

Commenti

  1. "Dio ti ha benedetto per sempre".
    È così per il Messia.
    È così per me.
    È così per ogni essere vivente.
    Il Signore bene-dice.
    La sua Parola è vita.
    Parla il Signore e ogni cosa riprende vita.
    "Dio ti ha benedetto per sempre".
    "Per sempre" mi commuove e mi riempie di gioia
    e di luce.

    RispondiElimina
  2. Liete parole mi sgorgano dal cuore:
    io proclamo al re il mio poema,
    la mia lingua è come stilo di scriba veloce.

    Fammi usare la lingua per comunicare pace,bene,condivisione!
    Fa che succeda con una NUOVA VISIONE(sono anche stato operato di cataratta bil.),
    MA c'è bisogno di un nuovo "cuore" al cospetto della PAROLA!
    Amen

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019