Salmo del 30 ottobre 2021

 
Per dargli riposo
Sal 94 (93), 12-15

"12 Beato l'uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,

13 per dargli riposo nei giorni di sventura,
finché al malvagio sia scavata la fossa;

14 poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,

15 il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore".


I salmi contengono espressioni di grande fede ma anche parole coraggiose che forse spontaneamente non useremmo.
La preghiera ha sempre bisogno di verità. È dalla vita che nasce ed è alla vita che serve.
Anche il dolore e la sofferenza hanno bisogno della grazia trasfigurante della preghiera, perché accoglierli riconcilia la nostra vita con due dimensioni drammaticamente presenti e importanti.

"Beato l'uomo che tu castighi, Signore".
La beatitudine accostata ai castighi fa una certa impressione. Chi ci castiga spesso è la vita e il nostro animo ferito si sfoga con chi pensiamo ci abbia tradito. Per questo a volte non vediamo più il volto di un Padre, ma di un nemico alla nostra felicità.
Ma il Signore è Padre, in tutto, anche nel riprenderci dai capelli mentre stiamo percorrendo vie di morte a cui tanto siamo affezionati.
Castiga per educare, mette muri e chiude porte per impedirci di perdere la vita. Il castigo che ha origine dall'amore di Dio serve alla crescita e al bene di chi ne ha bisogno.
Beati coloro che vivono questa esperienza difficile, avvolti dalla sua vicinanza paterna perché la cura estrema di Dio, proprio nelle difficoltà, si rivela con la sua potenza.

"E a cui insegni la tua legge".
Non è vendetta o condanna sadica quella del Signore ma è impegno assiduo a non lasciarci soli nei nostri sbagli. La legge dei Salmi è Parola di Dio; i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, sono tutti volti ad educare chi non riesce a cogliere la sapienza divina, chi deve essere sradicato dal male che lo soffoca.

"Per dargli riposo nei giorni di sventura".
È la finalità dell'intervento di Dio che incontra il nostro desiderio più grande! Togliere dal male e dalla sofferenza per fare entrare il proprio gregge nel suo riposo è la missione del Figlio, venuto per questo, donato per questo!

Questo Salmo ci regala una Parola che rivoluziona le nostre idee sul castigo divino, normalmente concepito come punizione o vendetta per il male commesso dall'umanità.
Lo sguardo di fede apre la nostra preghiera su un tema così difficile.
I giorni di sventura sono trasfigurati, i castighi prendono il significato di carezze decise, e la nostra vita entra nel riposo che ha sempre desiderato.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 94 (93), 1-11
Commento del 15/07/2020

Vangelo di Lc 14, 1.7-11
Commento del 21/10/2020

Commenti

  1. "Beato l'uomo che tu castighi, Signore".
    Beatitudine difficile.
    Beatitudine solo di fede.
    Beatitudine pasquale.
    Castigo non vendetta ma cura.
    Castigo non per annientare ma per far crescere.
    Castigo sul Messia che salva e su ogni uomo che vuole più vita.
    "Beato l'uomo che tu castighi, Signore".

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  2. e a cui insegni la TUA legge-

    Sei con me o mio DIO!
    Sempre.
    Aiutami a rinsanvire,ad ottenere SOLO dai TUOI inviti ciò che è funzionale al mio bene.
    Alla comunione ed alla qualità del mio rapportarmi con l'ALTRO!
    Grazie Signore.

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