Prima lettura del 27 ottobre 2021

Lo Spirito viene in aiuto
Rm 8,26-30

"Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati".


Paolo nelle sue lettere più volte riflette sul rapporto tra la carne (la nostra fragilità, il nostro limite) e lo Spirito di Dio, forza e potenza per l'umanità.
Siamo accompagnati, educati, dallo stesso Spirito del Signore (cfr. Rm 8,14) che entra profondamente nelle nostre vite divinizzandole. Tutta la nostra esistenza diviene quindi campo di azione dell'azione dello Spirito del Dio vivente. Una nota particolare Paolo la dedica ad un'esperienza spirituale fondamentale: la preghiera.

"Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza".
Il Signore sa di cosa siamo plasmati, di che pasta siamo fatti e quanto siamo fragili. Lo Spirito non è indifferente ai nostri problemi o accusatore dei nostri limiti; viene in aiuto alla nostra debolezza, al nostro stato di infermità esistenziale. Non giudica, non pretende, ma cura, aiuta, risana.

"Non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente".
È la grande domanda di tutti sulla preghiera: come pregare in modo giusto, quali parole efficaci dobbiamo usare?
La realtà è che non sappiamo pregare, non riusciamo spesso a comunicare tra di noi, figuriamoci ad aprirci ad un dialogo intimo col Padre!
È un altro dei nostri limiti di cui prendere consapevolezza. Non possiamo partire da visioni teoriche delle nostre possibilità.
Siamo deboli e inadeguati ci dice Paolo, ma la buona notizia è che lo Spirito non ci lascia soli.

"Ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili".
L'annuncio è una sorpresa continua! Lo Spirito intercede per noi! Lui sì che sa cosa dire e così copre la nostra incapacità, ci precede, usa le parole giuste, intercede come un avvocato difensore.
A nostro favore abbiamo lo Spirito che parla con gemiti di cui è impossibile la traduzione nel linguaggio umano.
Questo è altro aiuto inaspettato! Noi che gemiamo le doglie del parto insieme a tutta la creazione (cfr. Rm 8, 22) non sapendo neanche esprimere tutta la sofferenza del vivere, abbiamo un aiuto che parla come noi, che si immedesima così tanto da prendere il nostro gemito per portarlo al Padre. Quel linguaggio che ci sembrava balbuziente e inadeguato, diventa la lingua che ci accomuna al Signore. E lo Spirito prega in noi e con noi; è lui il segreto profondo di ogni preghiera, è la vita profonda che si esprime e vive nella nostra povera preghiera umana.

"E colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito".
La preghiera diviene conveniente, adatta, ben fatta.
Il Padre e lo Spirito, che sono in perfetta sintonia, ci fanno entrare nel loro dialogo. Non siamo soli anche quando le parole non riescono ad esprimere il nostro tormento, non siamo incomprensibili a chi ci ama. La preghiera può essere sillabata, inadeguata, solo abbozzata, ma prende il volo, arriva e trova riposo nel cuore del Padre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 13 (12)
Commento dell'08/09/2021

Vangelo di Lc 13,22-30
Commento del 30/10/2019

Commenti

  1. "Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza".
    Gratitudine e gioia
    a questa Parola.
    Esperienza
    di compassione profonda.
    La mia debolezza
    ora la vedo in modo nuovo.
    "Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza".
    Non di giudizio
    ma di aiuto ho bisogno.
    Non di rimprovero
    ma di aiuto ho bisogno.
    La mia debolezza
    non ti allontana ma ti attrae.
    La mia debolezza
    è abitata dallo Spirito.
    La mia fragilità
    è sostenuta dallo Spirito.
    La mia povertà
    ha trovato la sua ricchezza.
    "Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza".

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  2. "Non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente".
    Ecco
    come si può fare in modo impeccabile
    Credo che la preghiera sia un colloquio col mio papà ,ove rimetto tutto a LUI,garantendomi la certezza che entrerò presso di Lui,attraverso la porta dell'amore,misericordia,pace e volontà di appartenenza ad unica grande famiglia!
    Amen

    RispondiElimina

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