Salmo del 13 ottobre 2021

Solo in Dio riposa

Sal 62 (61), 4-6

"4 Fino a quando vi scaglierete contro un uomo,
per abbatterlo tutti insieme
come un muro cadente,
come un recinto che crolla?

5 Tramano solo di precipitarlo dall'alto,
godono della menzogna.
Con la bocca benedicono,
nel loro intimo maledicono.

6 Solo in Dio riposa l'anima mia:
da lui la mia speranza".

Nelle battaglie della vita ognuno cerca un alleato vincente. Nei salmi spesso il protagonista è in difficoltà proprio a causa dell'ambiguità umana e della sua alleanza col Signore. Cercare in Dio l'alleato giusto è la via di salvezza ma attira l'odio e l'invidia di tanti nemici.

"Fino a quando vi scaglierete contro un uomo,
per abbatterlo tutti insieme".
È una domanda che nei Salmi e nell'animo delle persone esasperate torna sempre "Fino a quando!". Forte è la sensazione che non finisca la sofferenza e la speranza diventa fragile nell'anima in bilico. Le notti insonni, i giorni nella prova, l'avversione di troppe persone, tengono il cuore alle strette e la domanda fa trapelare il desiderio di una liberazione quanto più possibile veloce nella certezza che le proprie forze volgono al termine.

"Come un muro cadente,
come un recinto che crolla"

Così si sente il nostro salmista nei confronti di chi gli sta addosso sperando di vederlo crollare. Difficile reggere l'onda d'urto della riprovazione di tutti, come è accaduto per i profeti che si vedevano attaccati proprio da coloro a cui erano inviati per annunciare la salvezza.

"Tramano solo di precipitarlo dall'alto,
godono della menzogna".

Violenza e menzogna assediano un uomo che, nella pace, cerca la verità. È difficile non sentire il peso di chi si accanisce contro i nostri limiti. Il senso di falsità poi amplifica il dolore per la calunnia che mira a far crescere l'astio di tutti.

"Con la bocca benedicono,
nel loro intimo maledicono".
Ecco una cosa che ferisce molto: la lingua ingannatrice, la parola ambigua, il parlare inaffidabile da cui non ci si può difendere perché nessuno crederebbe.

La scoperta di una menzogna profonda in chi si riteneva amico fa veramente male.

I nostri versetti non parlano evidentemente di teorie, ma di vita vissuta; sono molto attenti a descrivere i moti profondi del cuore umano. Nella preghiera tutto viene vissuto alla presenza del Signore sotto il suo sguardo accogliente e non giudicante.

"Solo in Dio riposa l'anima mia".
Il Salmo si era aperto con la stessa affermazione. E' un atto di affidamento profondo, di chi ripone l'ansia, la fatica e la paura del futuro, nel Signore, baluardo e roccia di cui ci si può fidare.
Finalmente nella notte della sofferenza si accende una luce. Dio è riposo, possibilità di uscire dalla difensiva, rifugio del guerriero, braccia accoglienti per un profugo, esiliato e perseguitato.

"Da lui la mia speranza".
La speranza rinasce dal riposo ritrovato, dalla certezza di essere amati e al sicuro.

Da lui, dalla fedeltà e dalla Parola che non deludono, il germoglio fragile della speranza non viene soffocato, ma irrigato protetto, rinvigorito e, inspiegabilmente, proprio nei momenti di lotta, sboccia!

Solo in te riposo, solo in te speranza: Signore soccorri i nostri cuori affaticati e sfiduciati e lenisci le ferite dell'abbandono.
Fino a quando ci sarà da lottare, fino ad allora, tu rimani con noi. Con te non siamo più soli!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Rm 2, 1-11
Commento del 16/10/2019

Salmo 62 (61), 1-3
Commento del 06/09/2021

Vangelo di Lc 11, 42-46
Commento del 14/10/2020