Vangelo del 6 ottobre 2021 - Post n° 1000
Insegnaci a pregare
Lc 11, 1-4
"Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione»".
Nella lettera agli Ebrei c'è un prezioso consiglio per i cristiani ed è quello di camminare "tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento" (Eb 12, 2).
Nel brano che stiamo meditando succede proprio questo: il discepolo non ascolta solo una dottrina, ma vede e impara i gesti della fede, quelli che fanno muovere verso il Padre.
"Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare»".
Gesù in preghiera mostra uno dei misteri più affascinanti della sua vita. Tutte le "regole" sul pregare si infrangono davanti a questa semplice scena.
Perché Gesù prega? Ne ha bisogno? Non sono già più che uniti lui e il Padre? Le domande tradiscono la nostra idea di preghiera, appunto un'idea che parte dalla testa e non coinvolge il cuore.
"Quando ebbe finito".
Un noto e inflazionato slogan recita: "tutto è preghiera", ma quando Gesù smette di pregare si vede; c'è quindi differenza tra quando è in preghiera e il resto del tempo.
Anche questo dice qualcosa di concreto per noi: va scelto un tempo, dedicata una parte della nostra vita, che deve fermarsi dalla frenesia dei giorni e gustare e vedere com'è buono il Signore (cfr. Sal 34, 9).
"Uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare»".
Uno di quelli che vivono con lui, che lo segue ogni giorno, che ha riposto il lui fiducia e speranza, rivolge la domanda affinché il Maestro condivida la sua esperienza concreta.
Non siamo davanti ad un convegno sulla preghiera o ad una lezione cattedratica.
Solo chi prega può insegnare veramente il suo segreto, solo da un vero orante si può apprendere l'arte di pregare e ogni arte si impara da un maestro.
Troppe teorie astratte hanno fatto della preghiera qualcosa di lontano ed impossibile per la maggior parte di noi, come se ci voglia qualche capacità superiore per pregare "perfettamente".
La preghiera è un'esperienza, un fatto da imparare e migliora facendolo ogni giorno.
"Quando pregate, dite: Padre".
In questo inizio c'è già tutto! I discepoli guardano il loro Maestro e intuiscono che la sua preghiera è diversa da quella a cui prendevano parte nel tempio o che veniva insegnata in sinagoga. Riconoscono che non sanno pregare!
Gesù Cristo ha un modo inedito nei suoi gesti perché parla al Padre.
Forse le nostre preghiere sono più sfoghi e lamenti di chi è confuso e cerca un appiglio.
Va bene così! Il Signore accoglie ogni grido, ogni dubbio, ogni paura e angoscia.
Iniziamo ad aggrapparci a chi è roccia e salvezza. Iniziamo con: "Padre"!
Gli occhi guarderanno nella giusta direzione, le parole avranno la più tenera intimità, i gesti rivolgeranno aneliti e desideri nascosti che si mostrerebbero solo a chi ci ha generato e a chi ci ama. La preghiera a chi ci è Padre avrà la dimensione vera della figliolanza.
Iniziamo a pregare a piccoli passi: il Figlio ci insegnerà la sua fiducia e ci porterà al Padre!
Gli occhi guarderanno nella giusta direzione, le parole avranno la più tenera intimità, i gesti rivolgeranno aneliti e desideri nascosti che si mostrerebbero solo a chi ci ha generato e a chi ci ama. La preghiera a chi ci è Padre avrà la dimensione vera della figliolanza.
Iniziamo a pregare a piccoli passi: il Figlio ci insegnerà la sua fiducia e ci porterà al Padre!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gio 4, 1-11
Commento del 09/10/2019
Salmo 86 (85)
Commento del 04/02/2020
Vangelo di Lc 11, 1-4
Commento del 28/07/2019
Con un senso di gratitudine profonda condivido con voi il traguardo di oggi: è il millesimo giorno del mio blog, 1000 piccole meditazioni che hanno aiutato la mia preghiera in questi anni, che ho sentito preziose per molti dei miei amici e anche per le persone che ho raggiunto senza conoscerle personalmente.
RispondiEliminaÈ questo il mio ringraziamento a tutti, per le 84000 visualizzazioni da ogni parte del mondo e per i 4600 commenti che mi hanno sostenuto ogni giorno e aiutato ad approfondire la Parola.
È per grazia del Signore se ho raggiunto questo traguardo.
Continuiamo insieme a dissetarci alla sorgente della vita, Parola sempre nuova che ci rivela, giorno dopo giorno, il grande Amore che ci attrae a sé.
Complimenti!
Eliminaaugurissimi
Elimina1000 post di "Il tempo del canto è tornato"
RispondiElimina1000 pagine di Parola di Dio meditata
1000 occasioni per rallegrarsi della Parola di Dio
1000 giorni in compagnia del Dio che parla
1000 luoghi di incontro per ascoltare insieme
1000 occasioni di preghiera e meditazione
1000 volte benedetto il Signore
1000 volte grazie a te per questo dono condiviso
👍 complimenti
RispondiElimina«Signore, insegnaci
RispondiEliminaa pregare».
Signore insegnaci
ad amare.
Signore insegnaci
a lodare.
Signore insegnaci
a ringraziare.
Signore insegnaci
a rallegrarci.
Signore insegnaci
a perdonare.
Signore insegnaci
a vivere da figli e fratelli.
Complimenti e grazie
RispondiEliminaINSEGNAMI TUTTO!!!!!!!!!
RispondiEliminaPietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Complimenti e grazie cara Concetta per averci dato modo , in questo blog, di poter riflettere su alcuni passi del Vangelo. Spesso mi ritrovo, davanti a Lui e non trovare le parole giuste per dirGli quanto ho bisogno del Suo sostegno, della Sua forza e per ringraziarLo di quanto già fa, illuminandomi con la Sua luce e la Sua Misericordia. Mi ritrovo in questi momenti con il volto rigato da qualche lacrima. ed è allora che recito la preghiera che Lui ci ha insegnato. Grazie
RispondiEliminaCara Concetta,
RispondiEliminaquando ti leggo trovo sempre conforto e conferma di ciò che penso: c'è un Padre misericordioso che mi fa sentire figlia accolta:
questo mi commuove e mi apre il cuore all'amore.
Grazie