Salmo del 3 novembre 2021

Egli non vacillerà in eterno
Sal 112 (111), 1-6

"1 Salmo di Davide. Alleluia.
Beato l'uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
2 Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.
3 Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
4 Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
5 Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
6 Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto".


Il Salmo di oggi riprende la dimensione della beatitudine sottolineata dal primo Salmo, realtà che sperimenta il fedele allontanando le sue vie dal male.
Qui si affronta uno degli idoli più potenti che schiavizzano il cuore di un essere umano, cioè l'avarizia. La necessità di lavorare per garantirsi una sicurezza di vita, degenera drammaticamente nell'affanno per accumulare sempre più beni, chiudendo il cuore a chi è nel bisogno.
La generosità è, al contrario, un segno di sapienza, il riconoscere che tutto quello che si ha è un dono e dare a chi è sprovvisto del necessario è un gesto che ristabilisce l'equità.
I Salmi esaltano la generosità del fedele e stigmatizzano l'avarizia, che allontana dal Signore perché ottenebra la vista e fa credere che la sicurezza sia in ciò che si possiede.

"Felice l'uomo pietoso che dà in prestito".
Il miglior commento a questo versetto l'ha scritto Giacomo apostolo nella sua lettera: "Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo" (Gc 1, 27).
Fede sincera è quella che si apre ai bisogni del prossimo. Il salmo proclama la beatitudine del dono. E' felice, realizzato, colmo di ricchezze, l'uomo pio che dona a chi ha bisogno di aiuto per risollevarsi dall'indigenza.

"Amministra i suoi beni con giustizia".
Dare in prestito non significa fare l'usuraio, ma usare i propri beni pensando a chi non ne ha. La giustizia nel linguaggio biblico confina con la carità autentica, perché da Dio sgorga. Il primo che amministra i suoi doni largamente, elargendoli in misura maggiore a chi ne ha bisogno di più è proprio il Padre, con una giustizia che colma le mancanze e sovrabbonda di grazia i poveri.

"Egli non vacillerà in eterno".
La generosità, la carità aperta al prossimo, rende il credente stabile, sottraendolo ai tentennamenti che la fede subisce dalla fragilità e dalle paure inevitabili nel cammino.
Il fedele che si apre alla stessa compassione del Padre si aggrappa alla sua stabilità, non teme i periodi di "magra".; sa che il suo benessere si fonda sulla roccia stabile del Signore.

"Eterno sarà il ricordo del giusto".
Il ricordo del credente rimane, stabile come una benedizione.
Il Salmo delinea il ritratto dell'uomo di fede, animato dalla carità, che si procura una fama non effimera. La sua vita non va in rovina (cfr. Sal 1, 6), non si perde nella dimenticanza del tempo.
Come la misericordia del Padre sussiste per tutte le generazioni (cfr. Lc 1, 50), così la generosità dell'uomo giusto porta frutti di giustizia e carità per la vita che non muore.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Rm 13, 8-13
Commento del 06/11/2019

Salmo 112 (111)
Commento del 10/08/2019

Vangelo di Lc 14, 25-33
Commento del 08/09/2019


Commenti


  1. "Felice l'uomo pietoso che dà in prestito".
    È celebrazione della gioia
    di dare.
    È il canto di vittoria sull'avarizia.
    È la felicità di chi apre
    il suo cuore.
    "Felice l'uomo pietoso che dà in prestito".
    Signore, allarga il mio cuore.
    Signore, che io veda
    chi ha bisogno.
    Signore, rendimi partecipe
    di questa felicità.

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  2. Il ricordo del giusto,sarà eterno.
    Si
    Il giusto sei solo TU ,o mio Signore!
    Si,mio Signore quando ti metto al primo posto,quando sei il mio PRIMO interesse,quando dò spontaneamente e col cuore a chiunque ha bisogno;quando non secreto il mio IO e ne sono pure geloso. Allora sarò veramente alla TUA sequela.
    Questo.
    Devo lavorarci tanto.
    Signore pietà,aiutami.
    Amen

    RispondiElimina

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