Seconda lettura di domenica 19 giugno 2022

Offrì pane e vino
Gn 14, 18-20

"In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto".


Pagina biblica unica nel suo genere, in cui compare un personaggio che non ritorna più in tutta la Scrittura se non nell'esegesi che altri ne fanno.
Il Salmo 110 parla di Davide come "sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek" (Sal 110, 4) e Paolo lo riprende (cfr. Eb 5, 6.10) vedendone il completamento in Gesù Cristo, sommo sacerdote perché causa di salvezza per tutti.
L'incontro con Melchìsedek segna un momento cruciale della vita del patriarca che
è reduce da una grande battaglia; ha combattuto e vinto, liberando il nipote Lot dalle mani dei nemici.

"In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram".
Sempre la Lettera agli Ebrei riprende questo episodio e ci indica la strada alla meditazione di questa pagina.
"Questo Melchìsedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dall’avere sconfitto i re e lo benedisse" (Eb 7, 1).
Siamo davanti ad un pagano, non della tribù e della religione di Abramo e la Scrittura comunque lo riconosce come "sacerdote del Dio altissimo".
Il motivo sta nell'avere visto in Abramo colui che vince per mano del Signore.
La benedizione con cui conclude questo rito di ringraziamento diventa preziosa per il patriarca che sta imparando a conoscere il suo Dio.
Mediante Melchìsedek Abramo può leggere la vittoria come dono e presenza salvifica di colui che gli parla e lo sospinge nelle sue vie. Egli non sa dove lo stia portando ma incontri come questo di Melchìsedek confermano con i fatti la Parola del Signore.

"Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino".
Anche i nomi sono sottolineati e ci dicono l'essenziale di questo misterioso sacerdote: "Anzitutto il suo nome significa «re di giustizia»; poi è anche re di Salem, cioè «re di pace»" (Eb 1, 2).
In quest'uomo che incrocia la strada di Abramo si realizza una profezia messianica: "Giustizia e pace si baceranno" (Sal 85, 11).
La tradizione guarda a Melchìsedek riconoscendone il ruolo profetico nella vita di Abramo e nell'esistenza di tutte le generazioni che da lui nasceranno.
Ma di più lo vede come precursore del Messia di Israele, universale e sacerdote per sempre.
L'offerta del pane e del vino è un bellissimo segno di accoglienza pacifica fatto ad un guerriero straniero, come lo è Abramo agli occhi di
Melchìsedek
.
Il gesto profetico di questo saggio si realizza nel Cristo, che si offre come pane e vino per tutta l'umanità. L'offerta è stata profetica, è arrivata al suo compimento; in Cristo si vendemmia in pienezza perché le "uve sono mature" (Ap 14, 18).

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 14, 18-20
Commento del 23/06/2019 e Commento del 18/01/2021

Seconda lettura di 1Cor 11, 23-26
Commento del 09/04/2020

Vangelo nella versione di Mc 6, 34-44
Commento del 08/01/2021

Commenti

  1. "In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram".
    Benedire: Dio è contento di Abramo.
    Benedire: Dio è contento di me.
    Benedire: Dio è contento dei suoi figli.
    "In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram".
    Pane e vino: l'essenziale.
    Offerta: dono che porta più vita.
    Dio altissimo: la sorgente di ogni bene.
    "In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram".

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  2. E [Abramo] diede a lui la decima di tutto".
    Chi segue veramente Dio ,chi accoglie la SUA bene dizione ,fa di conseguenza
    Ama,dona,aiuta chi ha bisogno.
    Fa che TU sia contento di me!
    Amen

    RispondiElimina

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