Seconda lettura di domenica 12 giugno 2022

La speranza poi non delude
Rm 5, 1-5

"Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato".

Paolo, grande missionario del Vangelo di Gesù, ha sempre trovato le parole giuste per esprimere la meravigliosa esperienza che l'amore di Dio ci fa fare. E' un'immersione dell'impossibile a noi, ma che diventa vita concreta nel nome del Cristo.
Nella lettera ai Romani affronta i temi fondamentali della nostra fede, non quelli da imparare a memoria, ma l'annuncio che ci apre alla consolazione e alla gioia.

"Ci vantiamo anche nelle tribolazioni".
Non so a voi, ma questa frase ogni volta fa fare un capitombolo al mio cuore! Come si fa a vantarsi delle cose che ci macinano l'animo, che ci angustiano? Forse ce ne vergogniamo, le subiamo, ma vantarsi addirittura...
Con la sicurezza che Cristo ci ha comunicato possiamo "vantarci" di poter accedere alla grazia di Dio, non certo per i nostri sforzi e i nostri meriti, ma perché lui ce lo rende possibile. Ma addirittura, sottolinea Paolo, "ci vantiamo anche nelle tribolazioni"!
Solo l'ottica del Vangelo fa della sofferenza e delle difficoltà nel cammino il momento in cui si vede di più l'amore di Dio, quanta cura ha di noi e com'è presente sempre nella nostra vita.

"Sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza".
Tutto è assunto dal Cristo e santificato! Solo così le parole di Paolo ci dispiegano l'esagerata realtà che la fede vive!
Come per il Cristo, anche per noi ogni giorno è "Kairos", momento opportuno, evento supremo, evento giusto per crescere nell'amore di Dio.
Ma Paolo non si illude che sia tutto "automatico" come vorremmo noi!
Quello che descrive è un lungo e paziente cammino: la sofferenza sopportata con pazienza si trasfigura e perde quel pungiglione che ci incattivisce, che ci fa perdere il senso della vita.
Anzi, porta il nostro spirito a crescere, con una "virtù provata", mai teorica, ma incarnata nei nostri giorni. E la perseveranza, in questa docilità a lasciarsi condurre, fa nascere in noi una profonda speranza, che non è illusione ma vivere il presente come un dono e rimettere tutto nelle mani del Padre.

"La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato".
Quando si parla di speranza puntiamo l'attenzione su una realtà molto fragile.
Dove riporre la speranza non è problema da poco perché una disillusione radicale fa crollare il nostro animo e segna con ferite profonde.
Deve essere fondata saldamente altrimenti è fragile come un cristallo che, sotto i colpi della tribolazione, và in frantumi.
Su cosa fondare allora la speranza?
Paolo ha davanti agli occhi solo una certezza: il fatto della resurrezione ha ribaltato il nostro vederci destinati alla morte per sempre.
E la resurrezione è una sorgente inarrestabile che riversa nei nostri cuori l'amore di Dio. Siamo abitati dalla presenza del Padre stabilmente; siamo fatti figli nel Figlio e condotti per mano dallo Spirito.
Di questo ci vantiamo, questo annunciamo a chi cerca speranza, a chi non sa ancora di essere al sicuro nelle braccia trinitarie e di essere immerso nella grazia quotidiana di chi ci ama.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Pr 8, 22-31
Commento del 16/06/2019

Salmo 8
Commento del 12/01/2021

Vangelo di Gv 16, 12-15
Commento del 20/05/2020 e Commento del 25/05/2022

Commenti

  1. "La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo
    che ci è stato dato".
    Speranza che non delude
    è la mia speranza.
    Speranza fondata sull'amore
    che mi abita.
    Speranza , amore, Spirito: ingredienti divini della mia vita.
    "La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo
    che ci è stato dato".
    L'amore di Dio è amore per me.
    L'amore di Dio è riversato
    nel mio cuore.
    Lo Spirito Santo mi è stato donato.
    "La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo
    che ci è stato dato".

    RispondiElimina
  2. Sapendo che la tribolazione produce pazienza...
    È molto duro affrontare una sofferenza
    Molto
    Da soli poi si muore spiritualmente, soprattutto
    Signore donami forza, coraggio ed accresci in me la Speranza che tutto ha un fine ed una fine
    Non sono solo
    Tu fai il resto...
    Amen

    RispondiElimina

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