Salmo del 25 giugno 2022

Abbassa ed esalta
1Sam 2,6-7

"Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta".


Nella Bibbia difficilmente si trovano definizioni come le intendiamo noi nell'accezione moderna e non si trovano quasi mai parole spiegate come in un dizionario. L'esperienza di Dio segue i ritmi imprevedibili della vita, ne riporta lo stupore, ma il mistero stesso del Signore sfugge ad ogni classificazione.
Le parole della fede sono legate a ciò che è il vissuto del momento. Si rimane delusi se si cercano definizioni chiare, senza equivoci, dogmatiche.

Il capitolo secondo del primo libro di Samuele ci riporta il cantico di Anna, una donna sterile come tante che la Scrittura esalta perché guarite e rese madri per opera del Signore.
La sua preghiera piena di riconoscenza è quella di una fedele che come Maria innalza la lode:
"Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio" (1Sam 2, 1).

Nel cuore del cantico le intuizioni che solo chi ha attraversato la vita uscendo dalla morte, dalla sterilità, dalla schiavitù, dalla malattia, può fare; se ad una prima lettura lasciano sconcertati, a ben meditare sono il modo più profondo e vero di parlare del Salvatore.

"Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire".
Questa è la fede radicale nell'unicità del Dio vivente e nella sua presenza totalizzante incarnata nella nostra storia. Dal Signore la vita, dal Signore la morte!
A questa donna fa eco Paolo che scrive:
"Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore" (Rm 14,8).
Tutto è nelle mani del Signore e noi siamo suoi, in ogni caso, in ogni circostanza, in ogni momento.
Cosa cambia, tra un fedele e non, se alla fine dobbiamo morire? Tutto!
Perché sapere che dietro la mia vita e la mia morte c'è il Signore, mi porta una certezza che fa arditi i passi, che libera lo stomaco dal terrore, che riempie il cuore di consolazione!
Se lui fa scendere nel regno dei morti (inferi), in questa valle oscura (cfr. Sal 23,4) ci posso andare sicura che anche lui mi farà risalire, come ha fatto col Figlio, come ha promesso per tutti.

"Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta".

È sempre il Signore che capovolge le situazioni. Anna lo sa bene: è una sterile che ha partorito, un grembo morto che ha ripreso vita, un'esistenza mancata che è colmata in pienezza.
Così Anna vede il suo Dio: come colui che è capace di ribaltare le sorti, che non si dimentica dei poveri e degli oppressi.
Con lui la storia non è mai scontata, tutto è possibile al Signore. E quando sembra che abbassi e mortifichi la vita, sta preparando la sua esaltazione, quando appare la morte è perché sorga la vita!
Ecco la certezza di chi fa esperienza dell'insolito operare di Dio: non segue le nostre fantasie di come dovrebbe essere una divinità, ma opera come nostro Padre, attento, prodigo, capace di fare cose da pazzi perché ci vuole bene!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 61,10-11
Commento del 12/06/2021

Salmo da 1Sam 2,1.4-8
Commento del 20/06/2020

Vangelo di Lc 2,41-51
Commento del 19/03/2020

Commenti

  1. "Il Signore fa morire e fa vivere,
    scendere agli inferi e risalire".
    Tu Signore conosci ogni via.
    Tu Signore tieni in mano ogni cosa.
    Tu Signore doni vita ad ognuno.
    "Il Signore fa morire e fa vivere,
    scendere agli inferi e risalire".
    Viviamo in te.
    Moriamo in te.
    Risorgiamo in te.
    "Il Signore fa morire e fa vivere,
    scendere agli inferi e risalire".
    Sei con noi nella vita.
    Sei con noi nella morte.
    Sei con noi nel risalire
    dalla morte verso la vita.
    "Il Signore fa morire e fa vivere,
    scendere agli inferi e risalire".

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  2. Solleva dalla polvere il debole,
    dall’immondizia rialza il povero.

    Grazie Signore che fai questo anche per me
    numerose volte immerso nell'immondizia di cose futili.
    Un abbraccio

    RispondiElimina

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