Salmo del 14 luglio 2022

Per ascoltare il sospiro
Sal 102 (101), 19-21

"19 Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
20 «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
21 per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte»".

Il primo versetto del Salmo 102 ne descrive bene il tema:
"Preghiera di un povero che è sfinito ed effonde davanti al Signore il suo lamento".
Un povero senza più le forze per reagire alle avversità si sfoga davanti all'unico che lo ascolta, l'unico appoggio che gli è rimasto, il suo Signore.
È il Dio dei padri che ha fatto meraviglie. È il Dio delle promesse che hanno dato vita al suo popolo. È il Dio amico sulla cui spalla il salmista può piangere.
Al cuore di questa meravigliosa preghiera ci viene rivelata una convinzione: il Signore ascolta la preghiera dei suoi figli.

"Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore".

Dopo il lamento che ha trovato consolazione nel Signore, il salmista apre il suo sguardo all'eredità futura: le generazioni dei credenti che verranno dopo di lui.
La fede nata nelle avversità diventa un seme che porta frutto a tutti.
Da questa testimonianza è sicuro che ne nascerà un nuovo motivo di lode.
Questo è il popolo del Signore, da lui creato, che si nutre della sua presenza e gioisce del suo intervento, custodendolo come dono per i figli dei figli.

"Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra".

Il Signore non è indifferente al grido dei suoi figli sofferenti, non è chiuso in una roccaforte lontana, non gode in una beatitudine distante e irraggiungibile.
Come già nell'Esodo, il Signore ancora una volta è richiamato sulla sofferenza umana; dove c'è grido di dolore, il suo intervento porta consolazione e liberazione.
Ha guardato con affetto di Padre e ha manifestato la sua compassione e la sua benevolenza. Il Signore non è sordo alla nostra preghiera: questa la scoperta che un povero come il salmista trova nella sofferenza.

"Per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte".

Non solo il grido, ma anche il più tenue dei sospiri arriva all'orecchio del Signore. Nessun gemito, nessun sospiro di sofferenza, nessuna lacrima rimarrà senza consolazione (cfr. Ap 21, 4).
L'umanità prigioniera e in cammino verso la morte trovi certezza di salvezza in Dio, suo liberatore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 26,7-9.12.16-19
Commento del 16/07/2020

Salmo 102 (101), 14-18
Commento del 05/04/2022

Vangelo di Mt 11, 28-30
Commento del 18/07/2019


Commenti

  1. «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte».
    Visione profetica.
    Visione di fede.
    Visione di speranza.
    «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte».
    Il Signore si prende cura.
    Il Signore si prende pensiero.
    Il Signore volge il suo sguardo su di noi.
    «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte».
    Nessun povero rimane inascoltato.
    Nessun prigioniero lo è per sempre.
    Nessun condannato vedrà la morte.
    «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
    dal cielo ha guardato la terra,
    per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte».

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  2. "Per ascoltare il sospiro del prigioniero,
    per liberare i condannati a morte",
    nessuna lacrima rimarrà senza consolazione (cfr. Ap 21, 4).
    Grazie Signore per quello che doni gratis ,soprattutto soffrendo con e per me.
    Consolami.

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