Salmo del 12 gennaio 2021

Il tuo nome su tutta la terra
Sal 8

"1 Al maestro del coro. Su «I torchi». Salmo. Di Davide.

2 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

3 con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

4 Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,

5 che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?

6 Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.

7 Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:

8 tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,

9 gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

10 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!"


È uno dei salmi più belli e più immediati da pregare, perché risponde al sentimento universalmente condiviso di lode di fronte alle meraviglie del creato.
Ci invita ad alzare lo sguardo oltre lo scoraggiamento, a guardare con stupore all'umanità, vertice della creazione e a rendere grazie per la cura con cui il Signore l'ha plasmata.

"O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!"

Il nome del Signore, Padre e creatore di ogni cosa, risplende in modo meraviglioso in ogni angolo della terra. Guardare la natura è contemplare bellezza e grandezza, caratteristiche che evocano il divino.

"Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza".
La lode parte dal guardare il creato ma va oltre, al di sopra dei cieli: negli occhi la creazione, nel cuore la gratitudine per il Creatore.

"Con la bocca di bambini e di lattanti".
È una lode senza parole, perché anche la gioia più grande è fatta di gemiti inesprimibili, sussurrata dallo Spirito in noi!
Non ci sono parole adeguate per esprimere una gioia così profonda!

"Hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli".

Mentre anche i bambini si aprono allo stupore sapiente e alzano il loro canto di lode, coloro che vedono Dio come un nemico, i potenti della terra, pieni di arroganza e sufficienza, rimangono svergognati e ammutoliti dalle sue opere.
Ai piccoli è data la lode!
È questo un altro motivo per rendere grazie: la facilità con cui il Signore neutralizza quanti tentano di turbare tanta bellezza.

"Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?"

Nel silenzio magico di una notte stellata il salmista ammira estasiato le immensità che lo sovrastano, miriadi di stelle che sono fissate in cielo come un sapiente disegno.
Tutti hanno provato la sensazione di perdersi nella grandezza del firmamento, di sentirsi piccoli e insignificanti. Di fronte a tutto questo, la cura che il Signore rivolge alla vita di ogni persona, esalta ancora di più sua la paternità e maternità gratuita e amorevole!

"Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato".

Scoperta meravigliosa! L'uomo è quanto di più vicino ci sia alla divinità del Signore! Veramente fatto a immagine e somiglianza sua, è l'unica creatura che risponde con la lode e il canto allo spettacolo della creazione.
L'uomo guarda se stesso e si commuove per la predilezione che ha tra tutte le creature.

"Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi".

Nel giardino piantato per lui, l'uomo e la donna sono posti come i custodi e i coltivatori, coloro che insieme
continuano l'opera del Signore, giardiniere del creato (cfr. Gen 2, 8).
La natura è un dono, l'habitat necessario e vitale affinché la creatura possa crescere e portare frutto. Tutto è donato per il bene, è il giardino d'amore del Cantico dei Cantici che fiorisce e profuma al passaggio dell'uomo e della donna (cfr. Ct 2, 11- 13).

"Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari".

Ogni creatura ha bisogno della cura amorevole dell'uomo. In terra, nei cieli e nei mari il Signore ha sparso le sue meraviglie, da ammirare e custodire.
Non solo le creature che l'uomo alleva, ma anche quelle che sfuggono al suo sguardo, nascoste negli abissi e nelle foreste, nate senza il suo aiuto, tutto è da proteggere con la cura amorevole di chi è padre.

"O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!"

Il canto si chiude cantando di nuovo il ritornello, un ultimo sguardo ammirato che strappa un grido di lode.
Essere circondati dalla natura apre il cuore e lo spirito alla preghiera, alla lode, alla gratitudine. Chi ha creato tutto non è un estraneo: è il "Signore nostro", l'Amico, l'Emmanuele, il Presente e il Vivificante!
Non c'è una relazione di sudditanza con il Signore, ma una riconoscenza filiale che fa attingere a piene mani da questa grazia profusa nella creazione, casa nostra, giardino piantato per far crescere e moltiplicare gioia!
Prendiamoci tempo per pregare, immergendoci in una giornata di sole o in una notte senza nuvole, tra i monti innevati o le spiagge lunghissime e lasciamoci portare, come Francesco d'Assisi, nel nostro "Cantico delle creature", ritrovando l'armonia e la grandezza dell'amore del Padre.


Commenti

  1. "Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
    di gloria e di onore lo hai coronato". Con il salmista lo stupore allarga mio cuore alla lode. Poco meno di un dio: ogni uomo e ogni donna si riconoscono definiti così. Poco meno di un dio: solo la Parola ha questo coraggio. Poco meno di un dio: mi sorprendo a ripetere con stupore. Coronato di onore e luce dal Padre di tutti. Oserei guardarmi così se non fosse per l'audacia della Parola? Oserei parlare così se non per la Profezia della Parola? Tu solo Signore hai parole di vita e di luce per me, così.

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  2. "colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine;per questo non si vergogna di chiamarli fratelli...." Ti ringrazio o mio Signore...dono più grande non potevo ricevere...fratello...figlio...gioia immensa nel mio cuore

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  3. "Hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
    per ridurre al silenzio nemici e ribelli".
    Difendimi dai miei orrori
    dalle mie logiche,da tutto quello che non mi fa essere libero di amare.
    Grazie

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  4. "...Provengono tutti da una stessa origine.."
    Veniamo da Te Signore,
    Tu ci hai resi grandi elevandoci a figli tuoi:
    a Te la mia lode e il mio grazie senza fine

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  5. Ci invita ad alzare lo sguardo oltre lo scoraggiamento...
    Signore guariscimi, in te confido.

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