Salmo del 24 maggio 2023

Riconoscete a Dio la sua potenza
Salmo 68 (67), 33-35

"33 Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore;

34 egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
ecco, tuona con voce potente.

35 Riconoscete a Dio la sua potenza,
la sua maestà su Israele,
la sua potenza sopra le nubi".


E' un grande canto di ringraziamento il Salmo 68; ci spinge a guardare al Signore oltre i problemi di ogni giorno, oltre gli inevitabili scoraggiamenti e a spalancare gli occhi della gratitudine davanti alla creazione.
Ogni Parola del Signore, ogni suo gesto, sono occasione di lode da parte del nostro cuore, che si sente confortato da un amore fedele e forte.
L'invito alla lode parte da Israele e si allarga a una dimensione universale, rivolto a tutti gli popoli, perché di tutti ha cura il Signore.

"Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore".

Il Signore è Re di tutta la terra, con una Signoria unica che non ha riscontri in nessuna monarchia di cui facciamo esperienza.
L'invito è per ogni regno di questo mondo, ogni potere umano, ogni sovranità: nessuno è escluso dal provare stupore, tutti si aprano alla sapienza divina, riconoscendo e benedicendo il potere al di sopra di tutti ma che non assoggetta nessuno, non si impone con leggi, non pretende servilismo.

"Egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
ecco, tuona con voce potente".

Scena da film che ci fa immaginare il Signore come un valoroso cavaliere che percorre fiero la sua immensa proprietà. L'eternità è il suo tempo, la creazione è il suo spazio, senza limiti la sua potenza.
La sua voce è un boato che soffia nel vento.
Il Salmista riconosce il suono del suo passaggio in ciò che riecheggia nella natura.
Le creature di animano davanti a Dio che come artista le ha plasmate; tutto freme e canta, unendosi alla lode corale dell'umanità di tutti i tempi che contempla, in questo sapiente disegno creativo, la ragione del suo esistere e la potenza del suo Signore.

"Riconoscete a Dio la sua potenza,
la sua maestà su Israele,
la sua potenza sopra le nubi".

Ogni uomo e ogni donna, tutti i popoli vengono invitati a riconoscere con fiducia il potere del Signore, che è un non-potere se lo intendiamo come dominazione opprimente. L'unico fine che l'Amore desidera è il bene dell'amato.
Lo si può contemplare nella storia di Israele, nella storia del mondo e nelle meraviglie della creazione.
Apriamoci a questa lode chiarificatrice che trova il senso che a volte ci sfugge, quell'armonia del bello che ancora il giardino del mondo ha per noi.
Il Creatore non ha smesso di fare la sua opera che toglie dall'indistinto, dall'abisso, dalla morte. Dalle nubi discende e porta la sua potenza al servizio della nostra gioia.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 20, 28-38
Commento del 05/06/2019

Salmo 68 (67), 29-30
Commento 01/06/2022

Vangelo di Gv 17, 11-19
Commento del 27/05/2020

Commenti

  1. Riconoscete a DIO la potenza
    La potenza non di una logica di sopraffazione,ma di dono
    A questo devo mirare,dare
    potenza ,intensa come bottino di grazia;a servizio di chi non ha,non sa
    Amen

    RispondiElimina
  2. "Egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
    ecco, tuona con voce potente".
    È la voce universale della Parola.
    Risuona nei cieli.
    Potente sulla terra.
    Raggiunge ogni orecchio
    ed ogni cuore.
    Nessuno resiste alla sua voce.
    Dall'eternità nel tempo
    è Parola per noi.
    È Parola per me oggi.
    "Egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
    ecco, tuona con voce potente".

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