Salmo del 29 maggio 2023

In te tutte le mie sorgenti
Sal 87 (86),5-7

"5 Si dirà di Sion:
«L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda»".

6 Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».

7 E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti»".


Il salmo 87 proclama l'unicità di Gerusalemme in mezzo a tutte le grandi città che la circondano, molto più potenti come quelle dell'Assiria e dell'Egitto.
Ma non è una piccola roccaforte tra possenti imperi, né una città fra le tante: la profezia che Israele custodisce la annuncia come patria che non ha più confini nazionalistici, che espande la presenza del Signore in tutti i cuori e tutti i popoli.
È un canto d'amore alla città santa, luogo che il Signore ha scelto per abitare nel tempio, come in una tenda, ricordo dell'accompagnamento nel deserto dell'Esodo.
Sion, il colle su cui Gerusalemme è costruita, è misticamente il monte più alto della terra, la madre di tutte le alture che ci sovrastano, a cui rivolgersi per avere il soccorso di Dio (cfr. Sal 121,1).
Non è semplice campanilismo. È la visione teologica del mondo che da Israele è contagiata ad ogni persona, perché il Signore ne è il fulcro, il centro da cui tutto prende l'esistenza.

"Si dirà di Sion:
«L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda»".

Gerusalemme, città salda per opera del Signore è la madre di ogni altra città. A lei accorreranno figlie e figlie: "Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi, accorreranno a te popoli che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio" (Is 55,5).
Sono andata due volte e Gerusalemme e mi sono sentita figlia di quella città, dove ogni luogo e ogni pietra mi parlava del Vangelo e della storia sacra, ormai storia mia.
Disgregata da guerre continue, da rivalità e lotte per l'egemonia di una o di un'altra corrente religiosa, potrebbe sembrare la città più invivibile di tutte, eppure è patria nostra, scelta per la Pasqua. Da lì l'Amore ha irradiato in tutto il mondo la salvezza!

"Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato»".

Gerusalemme è città di festa, dello shalom che accoglie e pacifica l'umanità intera.
Attraverso il luogo santo si canta l'universalità dell'amore di Dio.
L'immagine è molto suggestiva: il Signore, come un impiegato dell'anagrafe, annota la nascita di ogni uomo e di ogni donna. Tutti sono cittadini della città santa perché tutti sono figli suoi!
Nessuno si perde, tutti sono conosciuti, sono figli, con la paternità certa del Signore.

"E danzando canteranno".
Penso agli apolidi, a coloro che non possiedono una cittadinanza, ai clandestini che non hanno di che pagare un viaggio di fuga dalla morte, ai fuggiaschi che una patria l'hanno dovuta lasciare, agli extracomunitari, buttati fuori da una comunità e lasciati in un limbo di identità...
"E danzando canteranno"! Per loro, per tutti è la festa, e Gerusalemme vede i suoi figli e le sue figlie che arrivano da lei, madre che era stata defraudata degli amati, nutrice che ha il seno gonfio di latte per tutti.
La vera patria supera il luogo in cui si abita, è l'insieme delle relazioni, della memoria familiare, lo spazio fisico in cui si riconosce il proprio posto, l'insieme di persone che parlano e si pensano in unità.
Scoprirsi a casa propria, in una patria accogliente è il sogno che milioni di persone vorrebbero vedere realizzato.

"Sono in te tutte le mie sorgenti".
Dio è sorgente di ogni bene e di ogni gioia. La città da lui abitata è riconosciuta da tutti come una fonte continua di doni spirituali, patria comune a cui arrivare.
La nostra vita ha bisogno di radici, di scoprire la propria sorgente in Dio, uscendo dal dubbio del caso. La fede ci spinge a non cercare solo nei luoghi la nostra patria. E' nel Signore che la nostra identità si rivela, in lui si trovano le sorgenti che ci svelano.
Il Salmo annuncia e attira il nostro desiderio, rimettendoci in cammino per cercare la gioia. Il Signore ci attende tutti per immergerci nella sorgente d'acqua che zampilla per la vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 3,9-15.20
Commento dell'01/06/2020

Salmo 87 (86)
Commento del 05/05/2020

Vangelo Gv 19,25-34
Commento del 24/05/2021

Commenti

  1. E danzando canteranno:
    «Sono in te tutte le mie sorgenti»".
    Tutto sorge in te.
    Tutto nasce in te.
    Tutto vive per te.
    E danzando canteranno:
    «Sono in te tutte le mie sorgenti»".
    Oggi danzo e canto.
    Oggi lodo e benedico.
    Oggi vivo grato.
    E danzando canteranno:
    «Sono in te tutte le mie sorgenti»".

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  2. "Il Signore registrerà nel libro dei popoli:Giulio nasce a Qualiano.
    Così per tutti;è certosino,maniacale la SUA attenzione e benevolenza per ognuno di noi-
    Fammi "copiare"questo TUO donarti sempre e ad ogni prezzo.
    Grazie

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