Salmo del 31 maggio 2023

Mio canto è il Signore
Salmo da Is 12, 2-3

"Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.".


Il profeta Isaia è un cantore appassionato della salvezza che solo dal Signore può venire, contro ogni tentazione idolatrica, contro ogni fai da te umano.
La sua parola profetica colpisce sempre per il canto poetico, la forza spirituale, la profondità sapienziale.
Il capitolo 12 ci coinvolge nella lode al volto di Dio consolatore, scoperta mai scontata che supera l'aspetto appena accennato della collera divina per la deviazione del cuore di Israele.
Il Signore è la sorgente della vita, quando la vita a noi manca, quando l'aridità rischia di farci soffocare in bocche riarse che non riescono ad esprimere gioia.
Da lui "attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza".

Da lui sgorga la bellezza che fa nascere la lode, a lui torna la fecondità che egli ha generato in noi.

"Ecco, Dio è la mia salvezza".
È una professione di fede necessaria come premessa alla lode.
Dove non c'è via di scampo, "Ecco, Dio".
Dove mi è impossibile procedere, "Ecco, Dio".
Dove mi sento spacciato, "Ecco, Dio".
Grazie a lui si aprono gli occhi e riconosco la mia strada, mi ritrovo livero da catene, capace di rimettermi in piedi, fiducioso nel futuro che sembrava prima così tenebroso.
Per questo "è la mia salvezza": riprende a vedersi l'orizzonte oltre le nuvole, e i nemici sono depotenziati con la stessa velocità con cui erano arrivati a soffocarmi.
Ho bisogno di questa visione sulla mia vita; il ribaltamento della situazione lo opera l'intervento del Signore che mi riscatta e mi porta a vedere con i suoi occhi il possibile che mi era negato.

"Io avrò fiducia, non avrò timore".
Il più bel commento a questa parola l'ha scritto l'evangelista Giovanni nella sua prima lettera:
"Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.
Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo" (1Gv 4, 18-19).

La fiducia sgorga da chi è fedele, l'amore da chi ama per primo.
I problemi non svaniscono come neve al sole, ma avere un antidoto alla paura, un ansiolitico spirituale, ci ridona quella forza che pensavamo persa per sempre.

"Perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza".

Sì, ripeto parole così vere, così confortanti! "Mia forza e mio canto è il Signore" e la mia voce si unisce al poeta Isaia, canto con lui come con un fratello vicino che ha scoperto la mia stessa fonte di bene.
Dio nel cuore e nella mente non fa camminare solamente, fa danzare, trasforma ogni gesto in dono, ogni parola in rivelazione.
Siamo grati ad Isaia e a tutta la Scrittura perché la lode, parola così fragile e in disuso, ricomincia a sgorgare di nuovo dentro di noi, che ascoltiamo sintonizzati sull'unica esperienza di salvezza.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Sof 3, 14-18
Commento del 31/05/2022

Salmo da Is 12, 2-6
Commento del 14/08/2020

Vangelo di Lc 1, 39-45
Commento del 21/12/2022

Vangelo di Lc 1, 46- 55
Commento del 22/12/2021


Commenti

  1. "Io avrò fiducia, non avrò timore".
    È la via della vita.
    È la via della luce.
    È la via di ogni bene.
    "Io avrò fiducia, non avrò timore".
    La fiducia vince il timore.
    Il timore è oscurato dalla fiducia.
    Di fiducia si vive.
    "Io avrò fiducia, non avrò timore".
    La fiducia libera.
    La fiducia è energia.
    La fiducia è vita.
    "Io avrò fiducia, non avrò timore".

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  2. Mia forza e mio canto è il Signore,mi ha salvato e mi salva ancora!
    Ogni volta che mi fermo a meditare questo salmo,la memoria correi ai primi incontri con la Parola,che mi ha portato in braccio,perchè in un momento di dolore estremo-
    La memoria è benzina per oggi,per sempre,
    LUI mi è al fianco
    Grazie mio sostenitore reale!

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