Vangelo del 30 maggio 2023

Cento volte tanto
Mc 10, 28-31

"In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi»".

Il brano del Vangelo di oggi inizia con un'affermazione di Pietro in cui si legge tanta aspettativa, tanta speranza. Adesso ha bisogno di certezze, della Parola del Maestro che non sia per le folle, ma per lui, per combattere le paure, per allontanare il sospetto che tutto quel cammino sia vano.
"Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito".
Il giovane ricco non era riuscito a fare quel passo, ma i discepoli sì. Brucia nel cuore la domanda...
Chi avrà cura di noi? Cosa ne avremo in cambio?
Lasciare tutto rende insicuri fragili, in balia di un futuro che non è nelle nostre mani, senza assicurazione, senza un piano B.
Le nostre domande vorrebbero delimitare e restringere il campo per la nostra tranquillità, le risposte del Signore vanno nella direzione opposta, nella impossibile a noi che solo il Signore può aprire.

"Gesù gli rispose: «In verità io vi dico»".
Pietro aspettava una rassicurazione, una promessa almeno, che renda più sopportabile la scelta e Gesù gli dona una roccia su cui poggiare i suoi passi!
E' una formula molto amata da Gesù che prepara ad accogliere una parola fondante, una promessa fedele che non verrà meno nelle tempeste da affrontare. La verità della Parola di Gesù e del suo Vangelo portano luce e solidità alle nostre vite.

"Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo".
Lasciare il conosciuto, la sicurezza del nido domestico, la propria storia familiare per intraprenderne un'altra, dietro ad una parola trascinante: è quello che hanno fatto questi uomini scelti dal Maestro.
"Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono" (Lc 5, 11).
Non c'è più il lavoro di prima, né il ruolo sociale, né il compito che faceva alzare la mattina prima del sorgere del sole per cercare di riempire le reti.
"Per causa mia": il motivo che muove le energie, che dà senso ai giorni, gusto e bellezza a ciò che vivono, è lui.
"Per causa del Vangelo": sarà una molla così forte annunciare la stessa Parola fino ai confini del mondo, che niente fermerà questi uomini, né la persecuzione, né la spada, né la fatica, né la sofferenza.
Due cause fortissime che dicono il motore di questa vita nuova.

"Che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà".
Ecco la risposta, che fa girare la testa a sentirla, che avrà fatto sobbalzare il cuore in petto a Pietro!
Non è la gratificazione per essere bravo e pio che si aspettava il giovane ricco che poco prima lo aveva interrogato (cfr. Mc 10, 21), ma una ricchezza che è centuplo di fecondità, quella che solo Gesù può dare.
Una via che non si riempie le tasche con la ricchezza di questo mondo, che va incontro a persecuzioni e a rifiuti, ma trova una nuova famiglia legata dalla fede e dall'amore. "Già ora"!
Può questo motivate la scelta di abbandonare tutto e tutti e seguire Gesù? Solo in fondo al nostro cuore e con la forza della fede ognuno di noi può trovare la sua risposta.
Pietro e gli altri la risposta l'hanno trovata. Il loro centuplo è la vita che non muore, che ci ha raggiunto e beneficato, oltre quel mare, oltre quei campi, oltre quelle famiglie.
La causa ha prodotto l'effetto: la ricchezza a cui si erano affidati ha inondato la vita dell'umanità intera del Cristo e della sua Parola.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Sir 35, 1-15
Commento del 25/05/2021

Salmo 50 (49), 11-15
Commento del 15/03/2022

Commenti

  1. "Per causa mia e per causa del Vangelo".
    Motivo di parole e scelte belle.
    A causa di Gesù
    e del suo Vangelo
    cammino felice nel mondo.
    Per lui scelgo il poco,
    il meno,
    il vero,
    il meno apparente,
    il più profondo.
    Per causa del Vangelo
    sono libero.
    Per causa del Vangelo
    sono figlio e fratello.
    "Per causa mia e per causa del Vangelo".

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  2. Già ora
    Si
    Ora gusto quel venticello leggero,mi avvicino e mi sento protetto;
    al capezzale di un morente; nei pressi di un fratello che ha bisogno di tutto(è vuoto);al cospetto di richieste "oscene",di compromessi,
    TU sei al mio fianco e mi rendi capace di passarci sopra,volare.
    Grazie

    RispondiElimina

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