Vangelo dell'8 maggio 2023

Prenderemo dimora presso di lui
Gv 14, 21-26

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto»".


Il Padre, Gesù e noi: è il tema fondamentale del capitolo 14 del Vangelo di Giovanni e non ci si soffermerà mai abbastanza per sondarne la ricchezza!
Il Maestro confida ai suoi discepoli il suo segreto più bello, annunciandogli che da spettatori della salvezza, come si considerava tutta l'umanità prima dell'incarnazione, divengono protagonisti, coinvolti nella realizzazione della volontà del Padre insieme a lui, Figlio prediletto.

"Se uno mi ama, osserverà la mia parola".
E' il percorso di ogni ascolto vero in ogni relazione. Non ci può essere aderenza di vedute profonda se non nella fiducia e nell'affidarsi reciproco che l'amore realizza.
In tre anni di cammino insieme tra il Maestro e i discepoli non è cresciuta l'osservanza di regole, né la sudditanza psicologica, né la soggezione reverenziale, tutti meccanismi che di solito un leader pretende da coloro che lo seguono. Gesù ha impedito che accadesse, anzi, questi uomini hanno fatto esperienza di un rapporto alla pari, non più servi ma amici (cfr. Gv 15, 15), dove il più grande si mette al servizio degli altri (cfr. Gv 13, 13-14).
Gesù stupisce sempre, non ci abitueremo mai a questa volontà di abbassamento totale e continua!
L'amore per lui porta all'ascolto fiducioso della sua Parola. Il Signore vive in un cuore che ascolta.
Infatti "Chi non mi ama, non osserva le mie parole". L'amore per l'amico Gesù non è un sentimento romantico evanescente. L'amore è espresso dalla fiducia fattiva, dal dare credito a Parole che diventano vita vissuta. Il non ascolto è sintomo di mancanza d'amore.

"E il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".
Inabitati da Padre e dal Figlio: non solo ospitanti di chi amiamo, ma ospitati dall'Amore!
Penso allo stupore di Abramo che si fa in quattro per ospitare tre uomini nella calura del deserto, quando li vede davanti alla sua tenda.
Ospite di casa premuroso che si scopre ospitato dal divino, ricolmo, con sua moglie Sara, della Vita che cresce nella loro tenda fino al dono del figlio (cfr. Gn 18, 1-10).
L'incarnazione non è allora l'evento che coinvolge solo Gesù di Nazareth, ma si rivela come inabitazione anche del Padre, che nel Figlio prende dimora, membro della nostra casa, familiare e intimo a noi.

"E la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato".
Il Padre è la sorgente di ogni cosa. Il Padre è la sorgente di ogni Parola e di ogni gesto di Gesù.
L'ascolto dei discepoli non è solo fiducia in Gesù che vedono, toccano, sentono, ma è la via preferenziale che conduce alla comunione con il Padre; diversamente sarebbe per noi lontano e non-incontrabile.
Nel Figlio noi ascoltiamo da figli: è questa la promessa di questo lungo discorso prima della Passione, è questa la volontà del Padre che Gesù ha premura di lasciare.
Il Padre manda e noi riceviamo e ospitiamo l'Amore!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 14, 5-18
Commento del 20/05/2019

Salmo 115 (114), 1-3
Commento del 16/05/2022

Vangelo di Gv 14, 21-26
Commento del 11/05/2020

Commenti

  1. "E la parola che voi ascoltate
    non è mia, ma del Padre
    che mi ha mandato".
    La voce è del Figlio,
    la Parola è del Padre.
    Ascolto il Figlio,
    incontro il Padre.
    Ascoltare è vivere,
    ascoltare è incontrare,
    ascoltare è crescere,
    ascoltare è amare.
    "E la parola che voi ascoltate
    non è mia, ma del Padre
    che mi ha mandato".

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  2. Chi non mi ama,non osserva la MIA PAROLA
    grazie Signore del Dono che mi fai continuamente
    Stare con me
    Fammi sempre ascoltare
    Amen

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  3. "..Prenderemo dimora presso di lui.."
    Tu ci abiti Signore,
    questa è la verità,
    Tu ci fai compagnia nei giorni....solitari
    ci ridai vita ogni volta:
    grazie per questa Tua Presenza

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