Prima lettura del 10 maggio 2023

Grandi cose Dio aveva compiuto
At 15,1-6

"In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia e la Samarìa, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: «È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè».
Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema".


Paolo non era un battitore solitario, né sganciato dal resto della comunità dei credenti. Pur se spinto a portare l'annuncio del Vangelo fino agli estremi confini della terra, ciò non gli impediva di tenere un legame vivo con la chiesa madre di Gerusalemme. Una comunione importante, indispensabile per la serenità e la stabilità della propria fede e per l'aderenza alla verità del Vangelo.
Gerusalemme era il luogo dove, comunitariamente, si chiarivano i problemi che le diverse prospettive sul Vangelo potevano far sorgere, e Paolo lo sa bene. Dirà infatti del rapporto con gli apostoli:
"Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano" (Gal 2,2).
E' un criterio prezioso anche per noi perché l'evangelizzazione non è mai sfoggio di sapienza di uno solo.

"Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro".
Dopo tanto girare e faticare eccoli tornati a casa, da coloro che, nella preghiera, gli hanno affidato l'incarico di annunciare con la forza dello Spirito di Dio.
E ritornano testimoniando la stessa gioia che viene dalla Scrittura:
"Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia" (Sal 126,3).

Gli Apostoli e gli altri capi ascoltano le meraviglie che il Signore ha compiuto nel giro missionario di Paolo e dei suoi compagni. È bello avere con chi gioire della grazia che sgorga dall'annuncio ed è importante riprendere fiducia ed essere confortati dalla fede dei fratelli.

"Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti".
Il "ma" con cui inizia questo versetto già fa presagire un intervento che guasta la festa; questi personaggi sono farisei diventati cristiani. Prima di tutto farisei e poi cristiani: daranno filo da torcere a Paolo che pure era stato più zelante di loro riguardo alla legge. La conversione al Cristo ribalta la sua vita, fino ad affermare:
"Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo" (Fil 3,8).

"Affermando: «È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè»".
Questa è la loro teologia!
Costoro pretendevano che i pagani divenissero prima ebrei, con il segno distintivo della circoncisione, e in seguito fossero battezzati per essere cristiani.
Paolo avverserà sempre questa tesi che riteneva la novità e l'unicità del Vangelo e della Pasqua di Gesù, legata e sottomessa ai riti antichi.

"Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema".
È un problema importante, un passaggio epocale, dalla priorità delle norme e dei precetti che schiacciano con regole mortali, all'annuncio della misericordia di Dio che dona la libertà di figli! La forza dello Spirito spinge a ritrovare, nella comunità, l'autenticità del messaggio che il Maestro ha lasciato.
Se il cristianesimo non si fosse sganciato dalla legge antica proprio in queste prime battute, i discepoli di Gesù sarebbero rimasti una delle tante correnti spirituali all'interno del mondo ebraico.
Gli ebrei sono nostri fratelli maggiori, Gesù stesso era ebreo, così come Maria di Nazareth, Giuseppe e gli apostoli.
Ma Gesù apre una via inedita, seminata nell'antica tradizione giudaica; si sgancia dalla legge e fa fruttificare il dono nuovo e universale dell'Amore, non limitato ad un piccolo popolo, ma così grande e coinvolgente da dilagare sull'umanità intera.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 15,1-6
Commento del 13/05/2020

Salmo 122 (121),1-4
Commento del 18/05/2022

Vangelo del Gv 15,1-8
Commento del 05/05/2021

Commenti

  1. "Riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro".
    Segni e fatti: così si vede la presenza di Dio tra noi.
    Grandi cose compie il Signore
    per noi.
    È bello raccontare le sue meraviglie.
    Ogni vita è preziosa ai suoi occhi.
    Ogni momento è prezioso
    ai suoi occhi.
    Di tutti ha cura.
    A tutti è vicino.
    Per tutti opera meraviglie.
    "Riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro".

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  2. ........conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
    Sempre comunione d'intenti da parte di chi SEGUE veramente la Parola
    Essere concordi nel bene comune
    Esere mediatori di pace,di rispetto altrui
    Anche questo è gioire,farsi da parte per il fratello "diverso"
    Grazie papà

    RispondiElimina
  3. ... È importante riprendere fiducia ed essere confortati dalla fede dei fratelli.
    Signore aiutami ad avere fiducia in te e nei fratelli , perché io ne ho bisogno , tutta l' umanità ne ha bisogno ...fiducia e speranza questo è importante per me ora

    RispondiElimina

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