Vangelo del 4 maggio 2023

Siete beati
Gv 13, 16-20

"[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: "Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno". Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato»".



Dopo il lungo discorso di Gesù ai suoi, il gesto della lavanda dei piedi corona l'abbassamento, il servizio e il dono lasciato ai suoi apostoli. Mentre nei Sinottici l'annuncio consegnato a tutti è il memoriale del pane spezzato e del vino versato, in Giovanni il cingersi ai fianchi, come uno schiavo, e lavare i piedi con cura, è il segno lasciato ai discepoli per ricordargli di essere comunità e al servizio l'uno per gli altri (cfr. Gv 13, 14).
Il Signore vuole farsi ricordare così e sceglie con cura tutto quello che succede durante la cena.
Come per Pietro (cfr. Gv 13, 7-8) è spontaneo per noi impedire a Dio di servirci, va contro ogni nostra idea su di lui. Per questo il gesto è divino perché negazione di ogni immagine falsa di Dio e rivelativo della sua volontà, che è salvifica proprio perché volta al nostro servizio, al nostro bene.
Lui è al nostro servizio e non noi al suo.
È un capitombolo al nostro cuore, è una visione nuova che ci sembra irriguardosa e per questo ci chiede una vera conversione.

"Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro".
Dopo il gesto, come sempre nella Bibbia quando si tratta di fede, segue la Parola che dà senso e spessore.
Gesù continua il suo lungo testamento d'amore, educando i suoi discepoli con segni e parole, perché la loro fede si nutra di ricordi indelebili e preziosi per quando la sua presenza non sarà così evidente.

Per questo, davanti ai suoi ancora sbigottiti e imbarazzati, inizia dicendo: "In verità, in verità io vi dico". E' Parola che non passa, roccia su cui si può costruire la vita! Abbiamo bisogno di fondamenti saldi, che diano sicurezza e fiducia, parole che superino l'ovvietà per scolpirsi profondamente in noi.

"Un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato".
Sembrano due massime logiche e scontate. Ma i discepoli avranno tempo di comprenderne la portata dopo la prova della croce.
Se hanno trattato Gesù come un delinquente, se lui è passato per la sofferenza e la morte, coloro che lo seguono non faranno una strada diversa. Non sono più grandi di lui. Il servo e il messaggero hanno come missione quella di realizzare la volontà del padrone e di chi ha inviato.
È una regola importante e vitale perché libera dall'illusione che dipenda tutto da noi e ci mette nella possibilità di affrontare una missione che non sarebbe alla nostra portata.

"Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica".
Gesù con le sue Parole salva la vita.
È una sapienza che porta consolazione e pace anche nei momenti più difficili, quando essere cristiani ci pesa, quando rinunciare per amore, servire chi non si meriterebbe nulla, non rispondere alle cattiverie ricevute, per noi risulterebbe impossibile.
Ma una promessa ci consola: praticare questa Parola, lavare i fratelli da ciò che li sporca senza puntare il dito, ma piegandosi e lenendo ferite e difficoltà, porta benedizione, è causa di felicità nella nostra vita. È la pratica del Figlio, che ha continuamente portato conforto a piedi che si sporcano camminando, che si feriscono sui sentieri contorti dall'intralcio del peccato.
E ancora essere docili alla nostra storia di discepoli inviati a portare la buona notizia dell'amore, ci riempie di beatitudine per essere parte in quest'opera creatrice e salvifica che il Signore ha per ognuno di noi.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 13, 13-25
Commento del 12/05/2022

Salmo 89 (88), 1-10
Commento del 20/12/2020

e Salmo 89 (88), 20-30
Commento del 27/01/2020

Vangelo di Gv 13, 16-20
Commento del 07/05/2020

Commenti

  1. ......se le mettete in pratica...
    Si
    Quanto dura era quest'annuncio ,perchè da solo con le mie forze,sbattevo ovunque mi giravo.....
    Ora confido nel TUO aiuto ,la parola,lo Spirito vivificato mi dà conforto,forza e pace interiore per camminare con TE.
    Grazie papà

    RispondiElimina
  2. "Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica".
    Vangelo, parola di vita.
    Vangelo, parola per la vita.
    Vangelo, parola che si fa vita.
    "Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica".
    Sapere per vivere.
    Sapere per servire.
    Sapere per amare.
    "Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica".

    RispondiElimina

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