Salmo dell'8 giugno 2023

Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Sal 128 (127), 5- 6

"5 Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

6 Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!"


I Salmi sono canti al Signore che attraversano tutte le fasi della vita senza escluderne nessuno. Sono realistiche richieste di relazione che non censurano alcuna risonanza.
La vita ha alti e bassi, feste e tempeste, luce e oscurità, ma il rapporto di un figlio col proprio Padre non viene mai meno e si fa lode e benedizione, grido e rimprovero. Sempre e comunque preghiera e desiderio di vicinanza e di aiuto.
Il 128 è un Canto delle ascensioni (v. 1): la vita per il credente non va verso la desolazione, la disperazione e la morte, ma è un crescendo di doni e quindi di gratitudine, che riempie il cuore e cambia gli occhi con cui guardare all'esistenza di tutte le cose.
Tutto cresce e la benedizione diviene il modo con cui concludere la preghiera, le giornate, la vita.
Lo Spirito ci fa cogliere la presenza del Dio benedicente nascosto nelle pieghe della nostra storia. Chi si ritrova benedetto, benedice!
Così si conclude questo breve salmo con i versetti che traboccano benedizione per aver scoperto che il lavoro, la moglie, i figli, sono i segni concreti della benevolenza del Dio Amore.

"Ti benedica il Signore da Sion".
Sion è la collina su cui sorge Gerusalemme e il tempio ne è la sommità fisica e spirituale.
Ezechiele, guidato dal Signore, vede la prosperità che esce dal tempio come un fiume in piena che raggiunge il deserto e sana il Mar Morto: "Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente" (Ez 47, 1).
E' la visione della benedizione che scorre verso le nostre vite, verso tutte le aridità e le morti che le segnano.
Il Signore, che ha il suo trono in Sion, continua ad essere acqua viva per ogni uomo e ogni donna, per tutti coloro che cercano la certezza di essere amati.

"Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!"

Che benedizione pacificante, appagante! Sì, i miei occhi cercano il bene, la mia vita ha sete di vederlo realizzato, oltre ogni fallimento, ogni bruttura e ogni violenza che deprivano il cuore di fiducia e speranza!
Gerusalemme, città contesa da tutti, che dalla stessa religione riceve soprusi e guerre, è il simbolo della presenza di Dio che non si allontana dalle nostre vite complicate, che le abita pur nella desolazione del male, nella povertà delle possibilità.

"Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!"
Benedizione è fecondità e longevità.
Vedere i figli dei propri figli è una benedizione di natura universale. I figli danno gioia, i nipoti accrescono questa gioia oltre misura.
Tanta amarezza e scoraggiamento nella nostra società è non vederne il futuro; temere ad ogni passo, ad ogni notizia di alluvione, terremoto e disastro ambientale, i segni che non abbiamo più speranza e che non ne hanno i figli che nasceranno da noi.

"Pace su Israele!"

Pregare per il bene, la pace e la libertà di Gerusalemme, della terra dimora di Dio, riporta lo shalom nelle nostre vite.
Siamo chiamati alla gioia, a guardare con occhi diversi alla storia e all'evoluzione del pianeta che è per noi culla e giardino.
La vita sulla terra non è iniziata per la nostra buona volontà e non finirà per la nostra cattiva condotta.
"Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore" (Rm 14, 8).
Questa è la rivelazione della Scrittura: il mondo, grazie a Dio, non è nelle nostre povere mani e la Vita che scorre per sempre è la benedizione a cui siamo chiamati.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Tb 6, 10-11; 7, 1.9-17; 8, 4-9
Commento del 03/06/2021

Salmo 128 (127)
Commento del 21/08/2021

Vangelo di Mc 12, 28-34
Commento del 12/03/2021


Commenti

  1. "Ti benedica il Signore da Sion".
    Il Signore benedice.
    Il Signore è benedicente.
    Il Signore è benedizione
    "Ti benedica il Signore da Sion".
    Dice bene di me per amore.
    Dice bene di me per misericordia.
    Dice bene di me perché
    mi è Padre.
    "Ti benedica il Signore da Sion".

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  2. "Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore" (Rm 14, 8).
    Grazie Signore che lo ricordi anche stamattina
    Mi mette le ali
    Mi fa da memoria per tutto quello che mi hai donato
    grazie papà

    RispondiElimina

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