Prima lettura del 21 giugno 2023

Darà e moltiplicherà
2Cor 9, 6-11

"Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti:
«Ha largheggiato, ha dato ai poveri,
la sua giustizia dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro".

La paura genera preoccupazione per il futuro. Da qui quell'idolatria che Paolo chiama avarizia (Col 3, 5).
Noi lottiamo ogni giorno tra il "vorremmo" della generosità e il "non posso" dell'avarizia. Tanti sono gli appelli che ci raggiungono per alleviare le vere e vitali necessità dei fratelli ma il più delle volte la buona volontà si perde per strada. Come abbiamo visto ieri nella liturgia
Paolo sta facendo una colletta nelle comunità da lui fondate e nelle sue lettere esorta alla generosità nel nome del Signore.

"Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento".
Il pensiero di Paolo si volge al Signore che provvede alla fecondità della terra e alla fatica dei contadini. Da lui viene ogni bene, “una misura buona, pigiata, colma e traboccante” (Lc 6, 38).
È il presupposto che ci guida in ogni successiva riflessione sulla generosità. Prima di essere noi a fare un dono dobbiamo essere consapevoli che il nostro Dio dona per primo, dona tutto di lui e lo dona gratis!

"Darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia".
Lui che dà e moltiplica sulla terra, fa lo stesso con noi e con le nostre povere possibilità.
E' l'esperienza degli apostoli prima e della chiesa di tutti i tempi; la benedizione del Signore è causa e amplificatore della nostra generosità.
Non bisogna avere paura di dare perché il Signore non si lascerà vincere in generosità!

"Così sarete ricchi per ogni generosità".
Siamo resi ricchi per essere generosi e scopriamo che i doni fatti ai bisognosi diventano benedizione e fonte di nuova ricchezza!
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10, 8).
Paolo, da grande evangelizzatore, usa parole che vogliono esorcizzare la paura nel donare, che ci vogliono liberare dalla prigionia dell'avarizia.
La Scrittura promette che nostra terra arida si trasformerà in un fiume di acqua viva e la nostra esistenza sboccerà ad una nuova primavera:
"Sarete una terra di delizie"! (Mal 3, 12).

La generosità "farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro".
Diventare capaci di bene, esserlo per il prossimo che ha bisogno, camminare sempre lieti, ci fa giorno dopo giorno certi della ricompensa che viene dal Padre.
Si riconosce subito un fratello che ha creduto alla salvezza gratis: sulla bocca pochi lamenti ma tantissima lode e gratitudine!
Dall'avarizia può nascere solo risentimento, dalla generosità si genera il rendimento di grazie e la lode al nostro Dio.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 2Cor 9, 6-10
Commento del 10/08/2021

Salmo 112 (111), 1-6
Commento del 03/11/2021

Vangelo di Mt 6, 1-6.16-18
Commento del 02/03/2022

Commenti

  1. "Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento".
    Una bella immagine
    che racconta l'amore di Dio
    per le nostre vite,
    bisognose di nutrimento.
    Il Signore è all'origine
    di ogni dono.
    Lui è donatore
    generoso
    e abbondante.
    A lui gratitudine.
    Per lui benedizione.
    In lui la nostra sazietà.
    "Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento".

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  2. La generosità "farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro".
    Si
    Quanti brontolii
    Mi fa male il dito,questo,quello;come devo fare?Posso portare il peso?....e tanto altro...
    L'uomo che si piange addosso non vive bene,soprattutto,il mormorare è sintomo di insoddisfazione e maledizione continua.
    Prego sempre per non incappare in questo;
    altresì fare da guida a chi si comporta in questo modo;non solo prescrivendo sedativi.
    Signore fammi sempre BENE DIRE la mia quotidianità-
    Grazie

    RispondiElimina

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