Vangelo del 26 giugno 2023

Lascia che tolga la pagliuzza
Mt 7, 1-5

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello»".


Gesù e il suo Vangelo hanno due obiettivi: Dio e il prossimo.
E' per educare il nostro cuore ad avere due amori, due mete: Dio e il prossimo.
Sembrano due "comandamenti" (cfr. Mc 12, 29-31) per la nostra vita, ma in realtà viene indicato l'unico fuoco che ci deve animare.
Purtroppo spesso ci fa comodo essere ligi alla prima parte del comandamento, tanto il Signore non lo si vede, non bisogna fare subito i conti con le sue reazioni!
Ma anche su questo l'evangelizzazione ci mette in guardia: "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1Gv 5, 20).
Matteo ci ricorda le parole di Gesù che smaschera un impedimento grosso nell'amore verso il prossimo: il giudicare.
Come siamo orgogliosi del nostro giudizio retto, imparziale, lungimirante! E' una menzogna!
Il giudizio falsifica i nostri rapporti con gli altri, ci fa mettere una spanna sopra, esclude gli "sbagliati" dal nostro orizzonte, uccide la grazia che ogni fratello ci porta.
Non giudicare è il primo passo necessario per amare. Per questo l'esempio calzante di questa pagina, ci coglie nella presunzione di giudicare bene e nella pretesa che gli altri siano modificati dal nostro giudizio.

"Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?"
La prospettiva con cui guardiamo noi e gli altri non è vera, non è imparziale, non è neanche amante!
La luce della Parola mette a nudo la trave che ci oscura l'occhio e di cui non siamo consapevoli. Da ciechi e ottusi pretendiamo di togliere una pagliuzza nell'occhio dell'altro.
Come siamo bravi a denudare subito le mancanze dei fratelli, a vedere lontano per i peccati da loro commessi! Peccato che questa lungimiranza non si rivolga a noi e ai nostri grandi limiti, che ci rendono inaffidabili nel guidare gli altri.
Siamo bravi a discernere le pecche dei fratelli e non ci rendiamo conto che la nostra situazione è ben più grave.

"O come dirai al tuo fratello: «Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio», mentre nel tuo occhio c'è la trave?"
Che situazione grottesca! Come posso correggere un altro mentre io ho un problema ben più grande!
Si apre il campo all'illusione e della pericolosa tendenza a giudicare tutto e tutti che avvelena i rapporti e ci fa deviare dalla verità.
Come rimaniamo male quando diamo consigli "illuminati" e gli altri non ascoltano o si ribellano o ci ignorano!
Vorremmo correggere, far migliorare, fare crescere i fratelli e ne abbiamo un risultato opposto!? Non sarà la falsa prospettiva, che il Vangelo denuncia, a creare ancora più incomprensione e ostacoli nel rapporto con chi ci vive vicino?

"Ipocrita!"
Un colpo diretto al nostro orgoglio!
Gesù non ha mezzi termini: ci chiama "hypokritḗs", attori, falsi con gli altri e con noi stessi!
Simulare una giustezza che non abbiamo è un atteggiamento distruttivo sotto tutti i punti di vista.
Sarebbe drammatico passare tutta la vita da giudici inflessibili, senza accorgersi di essere chiusi in un tribunale tutto nostro, pronti a giudicare vivi e morti!
Il percorso di guarigione da fare non è esteriore, ma intimo e profondo. Sicuramente più doloroso da affrontare, ma è la via per mettere in pratica ciò che il Figlio stesso ha realizzato per noi: il perdono incondizionato pur vedendo bene chi siamo e ciò di cui siamo fatti.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 12, 1-9
Commento del 21/06/2021

Sal 33 (32), 10 -22
Commento del 22/10/2020

Vangelo di Mt 7,1-5
Commento del 22/06/2020


Commenti

  1. "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?"
    Un rigo di Vangelo che trafigge ogni presunzione.
    Una parola che denuncia la nostra falsa visione.
    La buona notizia:
    non sono migliore degli altri.
    Il mio fratello ha una pagliuzza.
    Io una trave.
    Ho bisogno di consapevolezza.
    Ho bisogno di essere liberato.
    Prenditi cura del fratello
    e di me Signore.
    "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?"

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  2. Ipocrita
    Si
    Aiutami a capire che io sono uguale al fratello che mi pesta i piedi...
    Uguale
    Aiutami
    Amen

    RispondiElimina

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