Prima lettura dell'1 giugno 2023

Narrare tutte le sue meraviglie,
Sir 42, 15-26

"Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quello che ho visto.
Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
Il sole che risplende vede tutto,
della gloria del Signore sono piene le sue opere.
Neppure ai santi del Signore è dato
di narrare tutte le sue meraviglie,
che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
Egli scruta l’abisso e il cuore,
e penetra tutti i loro segreti.
L’Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
annunciando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza,
egli solo è da sempre e per sempre:
nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto,
non ha bisogno di alcun consigliere.
Quanto sono amabili tutte le sue opere!
E appena una scintilla se ne può osservare.
Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre
per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra,
egli non ha fatto nulla d’incompleto.
L’una conferma i pregi dell’altra:
chi si sazierà di contemplare la sua gloria?"


Grande è il Signore e il suo amore si espande su tutta la terra: così si può riassumere lo stupore e la fede di un credente che contempla i segni della presenza del Signore nella storia umana, nella creazione, nell'universo.
Il libro del Siracide dedica tante sue pagine a questo tema.
"Chi si sazierà di contemplare la sua gloria?"
E' così grande, incommensurabile, stupefacente, che non basta una vita intera, non basta l'esistenza di tutta l'umanità per contemplare, lodare e ringraziare per la gloria di Dio che riempie tutto il creato.
A questa grandezza la Scrittura ci apre.

"Il sole che risplende vede tutto,
della gloria del Signore sono piene le sue opere".

Il sole è un testimone privilegiato nel vedere le meraviglie che il Signore compie, visto il suo particolare punto di osservazione.
Risplende e mette in luce tutte le cose, contribuendo alla Luce del mondo che porta senso e armonia ad ogni creatura.
Più si mette a fuoco la realtà e più ci si rende conto che una pienezza abita l'infinitamente piccolo come pure l'infinitamente grande!

"Neppure ai santi del Signore è dato
di narrare tutte le sue meraviglie".

Le meraviglie del Signore sono così armoniche e belle che neppure gli uomini più perfetti, i santi, sono all'altezza di dire parole adeguate. La lode è un bisbiglio vitale per noi, che si lega e si aggiunge al vento che soffia sulle bellezze inesplorate, alla pioggia che bagna ogni foglia della foresta, al fuoco che riscalda i cuori intorpiditi, alla terra che nutre e feconda per il futuro di tutti.
Il nostro canto si unisce alla sinfonia della natura e, insieme, racconta alle nostre orecchie e a quelle che stanno per arrivare dopo di noi, che di meraviglia in meraviglia ci si avvicina a lambire la grandezza infinita del Creatore.

"Che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
perché l’universo stesse saldo nella sua gloria".

Il Signore ha stabilito il mondo sulla bellezza, lo ha plasmato con arte, lo ha fatto vibrare di canti e musiche: tutto questo a sostegno di ogni realtà che rimanda alla maestria del Creatore.
L'universo è saldo perché Dio è fedele, stabile, e la sua gloria è pienezza che tracima su tutta la realtà.
Potremmo obiettare che però il limite, la sofferenza, la morte e il fallimento segnano i nostri giorni e quello che siamo. La Scrittura lo sa e non lo dimentica, ma indica una nuova strada per vedere la nostra vita inserita in una storia universale.
Ciò che possiamo vivere per noi e lasciare ai nostri figli è lo stupore e la lode: attraverso questi occhi si può ammirare la solidità e la bellezza impalpabile di ciò che ci circonda, la gloria del Padre rimessa nelle nostre mani, potenza affidata all'impotenza del nostro cuore.
In lui l'amore, il dono più grande eppure immateriale, dona ad ogni cosa solidità, vita divina e gloria definitiva.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Sir 42, 15-26
Commento del 27/05/2021

Salmo 33 (32), 1-9
Commento del 10/05/2020

Vangelo di Mc 10, 46-52
Commento del 24/10/2021


Commenti

  1. "Della gloria del Signore
    sono piene le sue opere".
    La sua gloria
    è il suo amore per noi.
    La sua gloria
    è ciò che risplende ai nostri occhi del suo amore per la creazione.
    Ogni sua opera
    è segnata dall'amore,
    porta l'impronta dell'amore,
    è una parola d'amore.
    Guardo così
    ad ogni opera del Signore.
    Cerco i segni del suo amore
    in tutto.
    Cerco e trovo.
    "Della gloria del Signore
    sono piene le sue opere".

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  2. Il Signore ha stabilito
    Tutto funzionale ad una qualità di vita eccellente per tutti
    Fa che sia testimone di una equa distribuzione dei beni donati a Tutti e non solo a chi vuole arraffare..
    Amen grazie elargitore

    RispondiElimina

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