Salmo del 14 giugno 2023

Eri per loro un Dio che perdona
Sal 99 (98), 7-8

"7 Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato.

8 Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati".

Il salmo 99 esalta la regalità e la santità del Dio di Israele. Il Signore regna, il Signore è santo, è un grido che si ripete con frequenza nei versetti di questo salmo. È il canto della grandezza di Dio che si manifesta nella storia complessa di Israele, e che non fa che mettere ancora più in luce le meraviglie del Dio vivente.
Le vicende della storia di Israele si intrecciano con la presenza del suo Dio e diventano motivo di lode anche nelle prove durissime della vita.

"Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato".

La nube, simbolo di Dio, è stata per loro come un tappeto (cfr. Es 13, 22), l'ombra che nel deserto era il percorso protetto dai raggi cocenti del sole e un cammino certo che li ha guidati verso la terra promessa.
Sin nella fuga dall'Egitto da un lato indicava loro la strada, dall'altro li proteggeva dagli sguardi degli inseguitori del faraone.
Il nostro versetto ricorda la Parola del Signore che scende dalla nube, parole che il popolo in cammino custodisce come dono prezioso.
Nella storia di Gesù, la madre Maria è avvolta dall'ombra che incarna il Figlio (cfr. Lc 1, 35) e sempre dalla nube scende la voce del Padre che rassicura e mostra che quell'uomo è il suo unto, il Cristo colmo del suo compiacimento (cfr. Mt 3, 13-17).

"Signore, nostro Dio, tu li esaudivi".
Cosa rimane nella memoria dopo le sofferenze patite, il dubbio, la rivolta continua del popolo a Dio e a Mosé?
Rimane la certezza di non essere mai soli, di essere accolti pur nel peccato e nella testardaggine.
Il Signore ha sentito il gemito degli schiavi sofferenti in Egitto ed è sceso a liberarli.
Le preghiere fatte al Signore, liberatore del suo popolo, sono accolte e la risposta arriva sempre: questo ha imparato Israele camminando con il suo Dio; la certezza di essere esaudito non lo abbandonerà più.

"Eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati".

Perdono per i suoi figli e castigo per il peccato: così agisce il Padre perché i figli non coincidono con il loro peccato! Questo aspetto negativo e lacerante della nostra vita non ferma la potenza di Dio che salva, non è più forte del suo amore risanante.
Agli occhi del Signore i figli rimangono figli. Il castigo è doloroso ma è servito come medicina sulla piaga della schiavitù dalla quale il Signore li ha estirpati.
Per noi sia così: il Signore rimanga, guardando l'interezza della nostra esistenza, come il "Dio che perdona".
Nulla ha più valore, niente ci può separare dal suo amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 2Cor 3, 4-11
Commento del 12/06/2019

Salmo 99 (98)
Commento del 08/06/2021

Vangelo di Mt 5, 17-19
Commento del 10/03/2021


Commenti

  1. "Signore, nostro Dio,
    tu li esaudivi".
    Il Dio che parla,
    è il Dio che ascolta.
    Ascolta e risponde.
    Con i suoi doni.
    Con la sua presenza.
    Con il suo Spirito.
    "Signore, nostro Dio,
    tu li esaudivi".
    Nostro Dio,
    nella vita, nella morte.
    Tu esaudisci,
    consoli,
    sostieni,
    rialzi,
    dai vita.
    "Signore, nostro Dio,
    tu li esaudivi".

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  2. SEI un Dio che perdona,
    pur castigando i peccati"
    Si
    Perdoni sempre
    Il peccato è sempre accovacciato alla mia porta.
    A questo devo mirare, vegliare,nutrito da ciò che mi doni,facendone una verosimile armatura di difesa contro le tentazioni.
    Da solo cado........
    Stai cone me.
    Grazie

    RispondiElimina

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