Quarta lettura della Veglia di Pentecoste del 18 maggio 2024

Diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie
Gl 3,1-5

"Così dice il Signore:
«Io effonderò il mio spirito
sopra ogni uomo
e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni.
Anche sopra gli schiavi e sulle schiave
in quei giorni effonderò il mio spirito.
Farò prodigi nel cielo e sulla terra,
sangue e fuoco e colonne di fumo.
Il sole si cambierà in tenebre
e la luna in sangue,
prima che venga il giorno del Signore,
grande e terribile.
Chiunque invocherà il nome del Signore,
sarà salvato,
poiché sul monte Sion e in Gerusalemme
vi sarà la salvezza,
come ha detto il Signore,
anche per i superstiti
che il Signore avrà chiamato»".


Capita di rado l'incontrare una pagina del profeta Gioele nella liturgia. Il suo nome significa “il Signore è Dio” (YHWH è Dio) e di lui non si hanno notizie certe. Probabilmente ha operato sul finire del IX sec. a.C. durante il regno di Ioas (835-796 a.C.).
Il suo messaggio supera i confini della sua contemporaneità per raggiungere i credenti di ogni tempo.
Il brano che leggiamo parla del "giorno del Signore", presente in tanti profeti, e indica un tempo che conosce solo Dio, quello in cui si compirà la grande rivelazione all'umanità intera.
E' Dio che parla e rivela il desiderio profondo, viscerale, di un rapporto diretto con chi ama, senza la mediazione di altre persone, senza luoghi e tempi particolari. E' quello che desideriamo noi, un'intimità in cui i riti e i templi diventano superflui, non più necessari, e in cui parlare a tu per tu con lo Spirito, in un rapporto personale e totalizzante.

"Così dice il Signore".
Il profeta è l'uomo della Parola: ascolta, accoglie e annuncia.
Tutta la storia della Salvezza è il respiro di Dio che raggiunge le orecchie di tutti, che si fa storia nuova nel cuore di chi raggiunge, che rivela il senso dell'esistenza personale e universale.
Il profeta Gioele fa un annuncio in nome del Signore e lui per primo ne è preso, rapito, compartecipe di un annuncio che è prima di tutto per lui.

"Io effonderò il mio spirito
sopra ogni uomo".

Il Tempio di Gerusalemme e tutta l'organizzazione levita del culto era incentrata sull'inavvicibilità di Dio.
Quindi steccati, recinti, leggi che sancivano l'esclusività religiosa, erano funzionali e obbligatori per "proteggere" Dio dall'inadeguatezza e dal peccato dei fedeli.
Ma questo testo si rivela così evangelico, seppur precede di 800 anni la rivoluzione portata dal Maestro Gesù che ha distrutto ogni separazione che ci potesse allontanare dal Padre.
Lo Spirito del Signore non è esclusività di nessuno; è l'apice della manifestazione che il Padre desidera donare ad ogni uomo e donna, che vuole compenetrare questo nostro mondo in modo totalmente libero e gratuito.

"E diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni".

Quando leggo questo versetto mi commuovo sempre: è il desiderio di Mosè che sente crescere un popolo affamato di Parola e di saggezza (cfr. Nr 11,29).
E' il desiderio che cresce sempre di più nel nostro cuore: tutti profeti, bocche che annunciano e orecchie che ascoltano.
Tutti presi dall'Amore che vuole solo abitarci.
Tutti inclusi in una confidenza totale con il Padre che parla e si dona nello stesso tempo.
Paolo esprime lo stesso desiderio mostrandone la realtà già in atto:
"Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù" (Gal 3,28).
Quello che in Gioele era atteso per i tempi futuri, in Paolo è già realizzato con la venuta del Cristo, senza più intermediari, senza più limiti alla sua realizzazione.
Profezia, sogni, visioni: possiamo esserne certi, ci appartengono, sono per noi!
Attingiamo con abbondanza ai doni di Pentecoste, viviamo nella gioia aprendoci all'effusione del respiro di Dio che fa di noi profeti, sognatori e operatori di bene, tutti testimoni dell'Amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 11,1-9
Commento del 17/02/2023

Salmo 33 (32), 10 -22
Commento del 22/10/2020

Seconda lettura di Rm 8,18-25
Commento del 29/10/2019

Vangelo di Gv 7,37-39
Commento dell'08/06/2019



Commenti

  1. "Io effonderò il mio spirito
    sopra ogni uomo".
    Promessa profetica.
    Buona Notizia.
    Lo Spirito del Signore
    riempie l'universo.
    Come il suo Amore.
    Lo Spirito del Signore
    è la Vita di ogni vita.
    Ogni uomo,
    ogni donna,
    è erede dello
    Spirito del Signore.
    "Io effonderò il mio spirito
    sopra ogni uomo".

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  2. i vostri giovani avranno visioni
    Oggi sento di pregare per tutti i giovani,essi rappresentano il futuro di un popolo
    Prego affinchè il comportamento,non le chiacchiere........,di uno come me,possa parlargli di Te,o mio elargitore di amore vero,UNICO:
    Amen

    RispondiElimina

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