Prima lettura del 28 maggio 2024

Sarete santi, perché io sono santo
1Pt 1,10-16

"Carissimi, sulla salvezza indagarono e scrutarono i profeti, che preannunciavano la grazia a voi destinata; essi cercavano di sapere quale momento o quali circostanze indicasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite. A loro fu rivelato che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle cose che ora vi sono annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato il Vangelo mediante lo Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.

Perciò, cingendo i fianchi della vostra mente e restando sobri, ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà. Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell’ignoranza, ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: «Sarete santi, perché io sono santo»".


La prima lettera di Pietro è stata scritta da "Babilonia", nome in codice per indicare la Roma imperiale in cui Pietro si trova, nella seconda meta del primo secolo, con colui che sarà l'evangelista Marco (cfr. 1Pt 5,13).

Parla di coraggio, lui che è perseguitato, a fratelli perseguitati per la loro fede, e mostra la ragione della sua speranza: è ripota nel Cristo sofferente e glorioso che realizza il piano di salvezza del Padre nonostante la cattura e la messa a morte. 

Nelle parole degli antichi profeti ritrova il filo rosso che solleva dalle sofferenze il popolo di Dio in cammino verso la salvezza.

Resistere al male per sé stessi e per i fratelli sparsi nel mondo (cfr. 1Pt 5,9) è compito di ogni discepolo. 


"Perciò, cingendo i fianchi della vostra mente e restando sobri". 

Per l'epoca era un' indicazione necessaria a chi si preparava al combattimento o a lavorare; senza la veste lunga sollevata e cinta ai fianchi sarebbe stato possibile muoversi celermente e fare qualsiasi cammino veloce. 

L'immagine aiuta a prepararsi all'azione, a indirizzare la propria mente e tutte le capacità a muoversi nel mondo, a non fermarsi davanti agli intralci e all'opposizione di chi voleva fermare l'annuncio del Risorto.

Bisogna essere sempre pronti alla lotta e a sopportare le fatiche in un mondo che respinge la logica della Parola di Gesù. 

Pronti e sobri, cioè vigili, consapevoli e non distratti dalle banalità del mondo o illusi dalle sue false promesse. 


"Ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà". 

Fissare gli occhi e il cuore sulla grazia anziché sul male nel mondo o sul nostro peccato, è già mettere la propria vita tra le braccia del Padre.

La nostra speranza si deve alimentare del centuplo quaggiù nell'attesa del dono, della piena salvezza che il Cristo porterà nel suo ritorno alla fine dei tempi.

Non si tratta semplicemente di credere che "tutto andrà bene " ma di credere che il Signore tornerà, secondo la sua promessa, a compiere l'opera grandiosa di attirarci tutti a sé, che iniziato con la sua morte, resurrezione e ascensione presso il Padre.


"Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell’ignoranza". 

La non conoscenza dell'amore di Dio e della volontà di salvezza per noi tutti, viene chiamata da Pietro "ignoranza"

Prima di aver ascoltato l'annuncio del Vangelo ci si trova in una situazione di confusione, si cade facilmente vittima di desideri e illusioni che non portano da nessuna parte e tantomeno al nostro bene.

Agire spinti da egoismo e chiudere il cuore al bene verso i fratelli, non danneggia solo gli altri, ma prima di tutto noi stessi. 

Iniziare un percorso di discepolato è conformare la propria vita a quella di Cristo, bere dalle sue Parole, nutrirsi della sua stessa misericordia verso tutti.


"Ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta". 

Pietro e anche Paolo parlano ai loro fratelli con la consapevolezza che sono già santi (cfr. Ef 1,1).

Se ci sembra troppo questa affermazione è perché pensiamo che la santità sia un'arrampicata personale che fa arrivare orgogliosamente alla meta, ma non è così: è lasciarsi riempire da un dono, godersi l'amore che riempie ogni angolo del cuore, desiderare la santità del Figlio!.

Siamo santi perché santificati da Gesù, amati, perdonati, salvati da Lui. Lo siamo per sua grazia, riempiti di lui.

Scoprirlo e viverlo rende visibile la trasformazione che il cammino di fede opera giorno per giorno nelle nostre esistenze.


"Poiché sta scritto: «Sarete santi, perché io sono santo»". 

Pietro cita il libro del Levitico (cfr. Lv 19,2) in cui Israele, liberato dal potere schiavizzante del faraone, deve camminare deciso e fiducioso verso la libertà data da Dio. 

La nostra santificazione si è resa manifesta pienamente nel Cristo e attraverso il battesimo la facciamo nostra, ne siamo immersi. 

Ciò che ci sembra impossibile, è realizzato dallo Spirito del Padre e del Figlio che prende dimora in mezzo a noi, che diventa la causa di santificazione della nostra umanità, che ci innalza alla sua santità.

Siamo santi: è meta e già quotidianità nel Cristo, nostra identità più vera, consapevolezza nel cammino che la fiducia in lui ci fa coraggiosamente percorrere.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di 1Pt 1,10-16

Commento dell'01/03/2022


Salmo 98 (97),3b-4

Commento del 18/03/2023


Vangelo di Mc 10,28-31

Commento del 30/05/2023


Commenti


  1. "Ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà".
    La mia speranza è il Signore.
    Spero nella sua Parola.
    Spero nel suo Amore.
    Spero nella sua fedeltà.
    Attendo fiducioso.
    Vivo speranzoso.
    "Ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà".

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  2. "Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell’ignoranza".
    E' molto bello averti conosciuto
    Stare con TE,non altro........mi seduce!
    Donami sempre la TUA "agilità "nelle peripezie quotidiane.
    Amen

    RispondiElimina

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