Prima lettura dell'8 luglio 2024

La condurrò nel deserto
Os 2,16.17b-18.21-22

"Così dice il Signore:
«Ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
E avverrà, in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: "Marito mio",
e non mi chiamerai più: "Baal, mio padrone".
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell'amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore»".


"Dio è amore" (1Gv 4,8): è la più bella definizione di Dio nella Bibbia.
È un'affermazione frutto di fede e di esperienza per vicinanza materna e sostegno paterno, di amore incondizionato che precede ogni giudizio e ogni nostra opera.
Dio è amore e ama il suo popolo come tutta intera l'umanità.
La voce del profeta Osea, con toni commoventi e toccanti, canta l'amore folle di Dio per sé e per Israele.

"Così dice il Signore".
Osea inizia aprendo le nostre orecchie all'annuncio, richiamando il nostro cuore ad una Parola che ci fa sbocciare dentro la vita.
Il Signore parla al profeta come ad un amico e lui ci riferisce confidenze di tenerezza, ardore e trasporto di un Dio che mai è stato più vicino al cuore d'Israele come quando parla di ciò che prova.
Non c'è ombra di correzione, nè di distacco. Io sono per lei e lei per me (cfr. Ct 2,16): così sussurra il Signore!

"Ecco, io la sedurrò".
Dio seduce perché innamorato. Ama ciò che ha creato, ama il suo popolo che ha liberato dalla schiavitù, ama l'umanità per cui ha donato il Figlio.
Il suo amore avvolgente e attraente non si limita, non si controlla, non si ferma davanti a qualsiasi ostacolo. Questa è la forza della sua seduzione.
Il Signore così vuole avere l'attenzione del suo popolo e dell'intera umanità: per la forza attraente del suo amore!

"La condurrò nel deserto".
Nella memoria di Dio la storia ha un luogo del cuore ed è il tempo dell'esodo nel deserto, dove lui era l'unico sostegno e Israele la sposa da difendere.
In cammino verso la terra della libertà i suoi figli avevano imparato a conoscerlo, ad affidarsi completamente, a eleggerlo sposo per sempre.
Nell'amore tutto si trasfigura e il deserto perde la sua aridità e pericolosità mortale per diventare simbolo di quel tempo privilegiato e benedetto.
Il desiderio del Signore e quello del popolo si incontrano in un'accompagnamento continuo, amante e vivificante, che conduce al bene e alla relazione di unicità indissolubile.

"E parlerò al suo cuore".
Dal cuore di Dio al cuore dell'uomo: è questo il percorso essenziale della Parola, il mezzo con cui il suo cuore palpita nel nostro, in cui ogni visione è possibile al di là del visibile e ogni comunione è realizzata al di là della lontananza.
Parlare al cuore è pronunciare parole necessarie, essenziali, quelle che da sempre la nostra sete d'amore attende.
Ognuno di noi è prezioso, unico, desiderabile.
Osea ci svela la passione del Signore, questo fuoco che trova ogni mezzo per sedurci, attirarci a sé e consolarci.
E se in altre parti della Scrittura leggiamo attrazione e repulsione, fascino e paura insieme, in questa pagina il profeta ci convince di un amore possibile e totalizzante.
Immergiamoci nel sussurro di questo amore e sentiamolo nostro.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 145 (144),1-12
Commento del 12/12/2019

Vangelo di Mt 9, 18-26
Commento del 04/07/2022

Commenti

  1. "Ecco, io la sedurrò,
    la condurrò nel deserto
    e parlerò al suo cuore".
    Parole del profeta Osea.
    È così il mio Dio:
    seduce,
    conduce,
    parla.
    Il mio cuore attrae
    la benevolenza
    del Dio innamorato
    dell'umanità.
    "Ecco, io la sedurrò,
    la condurrò nel deserto
    e parlerò al suo cuore".

    RispondiElimina
  2. "E parlerò al suo cuore".
    Grazie Signore,parlami sempre!
    Donami un pò della TUA saggezza,qualità di comunicazione....
    Fammi abbracciare tutti,tutti!
    Amen

    RispondiElimina

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