Salmo del 17 luglio 2024

Calpestano il tuo popolo, Signore

Salmo 94 (93),5-7


"5 Calpestano il tuo popolo, Signore,

opprimono la tua eredità.


6 Uccidono la vedova e il forestiero,

massacrano gli orfani.


7 E dicono: «Il Signore non vede,

il Dio di Giacobbe non intende»".


Il 94 è un Salmo sapienziale e di grande ispirazione profetica. Il salmista vibra dello sdegno di Dio davanti al male che il potere umano scatena contro gli ultimi della terra.

Un forte appello si alza perché non si può stare zitti davanti all'umiliazione del povero, dell'orfano e delle vedove di conflitti e uccisioni senza senso.

Sembrerebbe che uno strapotere arrogante e senza controllo prenda il sopravvento, ma il Signore, ultimo vero giudice, si erge a difensore bloccando il male che avanza.

Grazie alla Parola, la speranza nel suo intervento riporta luce e forza nel cuore dei credenti che si ribellano al male e si impegnano per fermarne l'ondata distruttiva.


"Calpestano il tuo popolo, Signore,

opprimono la tua eredità".

Il salmista si appella al giudizio del Signore perché il popolo è suo!

È eredità curata e fatta crescere, è virgulto salvato dalla mano assassina del faraone d'Egitto e di tutti i re che se ne vogliono appropriare.

I nemici non sono mai solo quelli esteni; il male cresce e cova nei cuori, manifestandosi poi in opere distruttive. Così è anche per la nostra vita che ha bisogno di guardare continuamente al bene e alla verità.


"Uccidono la vedova e il forestiero,

massacrano gli orfani". 

Il potere malato si fa forte con i deboli per poi rivelarsi debole con i forti. Sono sintomi inequivocabili di ingiustizia e di abuso del potere per i propri interessi.

Il Signore protegge la vedova e il forestiero (cfr. Sal 146,9), si erge lui a baluardo dei derelitti.

Fare del male a chi non può difendersi, e magari in nome di Dio, non tiene conto che è come farlo direttamente al Custode di ogni persona sulla terra. 

Non si parla di sentenze ingiuste in tribunale o di soprusi ai diritti fondamentali, comunque cose terribili.

Qui la denuncia va' oltre: il salmista ha davanti a sé scene di massacri, uccisioni di chi è considerato meno che niente, stranieri e immigrati rigettati che diventano carne da macello per schiavisti o vittime di propaganda che li relega ad una morte sicura!


"E dicono: «Il Signore non vede,

il Dio di Giacobbe non intende»".

Non solo si decidono a tavolino delitti, si arriva anche alla derisione delle vittime che invocano il loro Signore!

Arroganza e illusione rendono velenoso il potere. 

Al contrario di ciò che si pensa, il Signore ha occhi vigili e orecchie in allerta.

Non può addormentarsi il custode, non prende sonno il Pastore per proteggere il suo gregge (cfr. Sal 121,4).

Nessuno impunemente può calpestare il povero, l'umile, l'operatore di giustizia per sempre. 

Il Cristo Risorto ha portato questa certezza: la morte non ha vinto, il male non ha l'ultima parola.

Questa è la nostra salvezza, questo il fondamento della speranza!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Is 10,5-7.13-16

Commento del 13/07/2022


Salmo 94 (93),1-11

Commento del 15/07/2020


Vangelo di Mt 11,25-30

Commento del 29/04/2022

Commenti

  1. "Calpestano il tuo popolo, Signore,
    opprimono la tua eredità".
    Profezia di un salmo che mostra
    l'assurdo modo di guardare gli altri.
    Calpestare anziché amare.
    Opprimere anziché servire.
    Gesù che lava i piedi ai suoi
    mostra ancora della via della vita
    e dell'amore vero.
    "Calpestano il tuo popolo, Signore,
    opprimono la tua eredità".

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  2. Massacrano..
    Si,ancora oggi,gli indifesi
    Troppo il cuore umano,troppo male,ancora oggi.
    Donami qualità nel discernimento
    Non voglio far male.AMEN

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