Prima lettura del 18 novembre 2024

Il tempo infatti è vicino

Ap 1,1-5a; 2,1-5a

 

"Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.

Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.

[Io udii il Signore che mi diceva]:

«All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi:

“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”».


L'ultimo libro della Bibbia ha un nome che è un vero programma: "Apocalisse", parola greca che significa "Rivelazione". Quindi non un libro misterico che ha intenzione di celare, ma Parola di Dio che conduce e porta il messaggio del Padre.

È il Cristo risorto e vivente nella nostra storia che si rivela all'apostolo Giovanni e attraverso di lui a tutti i credenti. 

Ad una prima lettura, visto il suo linguaggio ricco di simboli, sembrerebbe la trama di un libro del genere fantasy.

Ma non è per nulla una fantasia, è un condensato di Sacra Scrittura riletta alla luce nuova del Vangelo.

È un libro di speranza, di fiducia riposta nell'opera di Dio, che passa per le fatiche e le tribolazioni di questo mondo, che tutti, in varia misura, sperimentiamo. 


"Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia".

Sembra di assistere ad una proclamazione solenne in un'assemblea liturgica in cui il lettore proclama la Parola e l'assemblea ascolta e risponde lodando. 

Intanto è presentata come "profezia", rivelazione che sostiene la speranza nel futuro.

La Parola è sempre profetica, rivela la presenza di Dio nella nostra vita e apre il nostro cuore a questa presenza Veniente.

È benedizione per tutti, per chi legge e per chi ascolta, dono prezioso che porta vita, gioia intima, luce interiore. Felice chi medita e annuncia costantemente la Parola, felice chi l'accoglie facendola propria. Entrambi, annunciatori e fedeli, crescono reciprocamente con l'unico insegnamento del Maestro.


"E custodiscono le cose che vi sono scritte".

Custodire la Parola di Dio nel proprio cuore sembrerebbe riduttivo, invece è il primo modo di "metterla in pratica".

Il Vangelo ci offre un modello di questo ascolto fattivo, profondo e perseverante:

"Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19).

La Parola va custodita e trattenuta nel cuore, come un seme prezioso che, celato sotto terra, cresce e arriva a portare frutti copiosi (cfr. Lc 8,15).


"Il tempo infatti è vicino".

Questa consapevolezza deve guidare la nostra fede ogni giorno. Il Signore è vicino, il tempo della manifestazione della sua misericordia è qui, a favore nostro. Questa fiducia genera speranza e carità verso i fratelli. Sono due elementi che rendono la vita feconda e felice.

Non dobbiamo temere di rimanere soli ad affrontare tribolazioni più grandi di noi. È vicino il tempo del ritorno del Salvatore.

Questa la grande promessa rivelata con cui si chiude il Nuovo Testamento e l'intera Bibbia:

«Colui che attesta queste cose dice: "Sì, vengo presto!". Amen. Vieni, Signore Gesù» (Ap 22,20).



Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Ap 1,1-5; 2,1-5a

Commento del 16/11/2020


Salmo 1,4-6

Commento del 16/10/2024


Vangelo di Lc 18,35-43

Commento del 14/11/2022


Commenti

  1. "Il tempo infatti è vicino".
    E' sempre vicino a me.Mi segue ,non mi lascia da solo!
    E' la SUA presenza (che non vedo) a farsi sentire in opere che non sono mie.
    Grazie

    RispondiElimina
  2. "Il tempo è vicino".
    È vicino il tempo della pienezza,
    della Presenza,
    della gioia definitiva,
    della pace per sempre,
    della vita piena,
    dell'amore senza ombre.
    "Il tempo è vicino".
    Alleluia !

    RispondiElimina
  3. "Beato chi legge e beati coloro che,
    Custodiscono le cose che vi sono scritte."
    Custodire la Parola di Dio nel proprio cuore,
    E metterla in pratica.
    Maria la custodiva meditandola nel suo cuore!..
    "IL tempo infatti è vicino."
    IL Signore è vicino..
    È tempo della Misericordia del Signore,
    A nostro favore, e ci rende Felici,
    Perché Colui che attesta queste cose dice:
    "Sì, vengo presto!.."
    "Vieni Signore Gesù.. Non Tardare!..
    Amen. Alleluia...
    🙏😇🙌🎉💐👋🌺🎊🎼🎶

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  4. Signore
    Tu sei il veniente,
    in eterno cammino
    verso di noi:
    passi
    ti fermi
    e fai nuove tutte le cose:
    il mio cuore
    Ti accoglie
    benedicendoti

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