Prima lettura del 21 novembre 2024
Egli dimorerà in mezzo a te
Zc 2,14-17
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te.
Oracolo del Signore.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
e diverranno suo popolo,
ed egli dimorerà in mezzo a te
e tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te.
Il Signore si terrà Giuda
come eredità nella terra santa
ed eleggerà di nuovo Gerusalemme.
Taccia ogni mortale davanti al Signore,
poiché egli si è destato dalla sua santa dimora".
Alcuni versetti del libro di Zaccaria ci aprono ad una grande speranza. Il nome del profeta significa "JHWH si è ricordato", Dio è fedele alla sua promessa, non la dimentica, non la annulla per nessun motivo al mondo.
Il profeta Zaccaria ci invita a fare festa perché il Signore ha deciso di mettere la sua tenda nelle nostre esistenze, come nei giorni dell'Esodo, in cui gli schiavi pensavano di essere soli nel deserto e invece sperimentavano una presenza costante e in cammino con loro.
Gerusalemme è il centro di irradiazione di questo dono grande, il luogo da cui parte la dinastia di Davide, il centro della salvezza a causa della croce e del sepolcro vuoto.
Nell'annuncio del profeta tutta l'umanità, a partire dal popolo, entra in possesso dell'eredità dell'unico Dio.
"Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
e diverranno suo popolo".
Superata ogni barriera sociale e religiosa, Israele non è più l'unico prediletto, ma diventa accogliente e attraente come un polo magnetico (cfr. Is 60,4); le nazioni, gli altri popoli, sono ammessi dal Signore all'interno dell'assemblea dei figli.
Il popolo uscito dall'Egitto ed entrato nella terra promessa, è la primizia di un raccolto più abbondante che mostra i suoi frutti copiosi nell'intera umanità.
"Ed egli dimorerà in mezzo a te".
La Scrittura sa darci promesse meravigliose, conforto nella fatica, considerazione e attenzione del Signore vicino e incontrabile.
Colui che da esiliato nei cieli si è fatto vicino, l'Emmanuele, ci toglie dalla solitudine esistenziale, dalla sensazione che nessuno ci capisca e che nessuno abiti con noi.
L'annuncio "Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro" (Es 25,8), si realizza pienamente nel Figlio incarnato: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (cfr. Gv 1,14).
La sua "santa dimora" è edificata sulla terra, per incontrare e salvare, per com-prendere e incarnare.
"E tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te".
Il Signore delle schiere del cielo (questa la traduzione migliore del brutto riferimento agli eserciti!) invia messaggeri di salvezza, annunciatori di speranza, portatori della Buona Notizia di un Regno d'Amore.
Gli inviati si riconoscono dal fatto che parlano di grazia, che sono pieni di amore gratuito, che credono nel perdono immeritato.
Non si è profeti di Cristo e testimoni del Regno se si parla solo di condanna, di colpe, di merito e di espiazione dei peccati.
La chiesa è inviata fino ai confini della terra per gridare a tutti che la salvezza è qui, per ogni figlio e figlia, condivisa e gustata dall'unico popolo di Dio.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Zc 2,14-17
Commento del 21/11/2022
Salmo da Lc 1,46-55
Commento del 22/12/2023
Vangelo di Mt 12,46-50
Commento del 21/11/2023
"E tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te".
Il Signore delle schiere del cielo (questa la traduzione migliore del brutto riferimento agli eserciti!) invia messaggeri di salvezza, annunciatori di speranza, portatori della Buona Notizia di un Regno d'Amore.
Gli inviati si riconoscono dal fatto che parlano di grazia, che sono pieni di amore gratuito, che credono nel perdono immeritato.
Non si è profeti di Cristo e testimoni del Regno se si parla solo di condanna, di colpe, di merito e di espiazione dei peccati.
La chiesa è inviata fino ai confini della terra per gridare a tutti che la salvezza è qui, per ogni figlio e figlia, condivisa e gustata dall'unico popolo di Dio.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Zc 2,14-17
Commento del 21/11/2022
Salmo da Lc 1,46-55
Commento del 22/12/2023
Vangelo di Mt 12,46-50
Commento del 21/11/2023
RispondiElimina"Ed egli dimorerà in mezzo a te".
Il mio Dio è l' Emmanuele,
il Dio con noi.
Non è lontano,
irraggiungibile,
distaccato.
Vive con noi, tra di noi.
È sceso al nostro livello,
perché vuole
lasciarsi incontrare.
È così il mio Dio.
"Ed egli dimorerà in mezzo a te".
🙏🏻🙏🏻
RispondiElimina"Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
RispondiEliminae diverranno suo popolo".
Aderire alla TUA logica è un progetto di dono
E' pepetuare la TUA misericordia
E' gustare la qualità nel dare.
Grazie
Il Signore viene
RispondiEliminaper stare con me
Alleluia
Cecilia
RispondiElimina