Salmo del 15 marzo 2019
Più che le sentinelle all'aurora.
Sal 130 (129)
"Canto delle salite
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
così avremo il tuo timore.
Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora.
più che le sentinelle all'aurora.
Più che le sentinelle l'aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe".
da tutte le sue colpe".
All'interno del libro dei Salmi vi sono identificati quindici Canti delle salite, dal Salmo 120 al 134 che formano un libretto di preghiere usato in origine dai gruppi di pellegrini che salivano a Gerusalemme per le feste annuali.
Questi 15 salmi, letti di seguito, fanno fare un percorso, un pellegrinaggio spirituale dalle tenebre alla luce.
Dall’angoscia iniziale di chi si sente straniero in patria "Nell’angoscia ho gridato al Signore… Troppo tempo io sono rimasto tra gente che odia la pace"(Sal 120), si giunge alla fine al canto di gioia di chi si sente tra fratelli: "Guarda come è bello e piacevole che i fratelli vivano insieme" (Sal 133).
Questi 15 salmi, letti di seguito, fanno fare un percorso, un pellegrinaggio spirituale dalle tenebre alla luce.
Dall’angoscia iniziale di chi si sente straniero in patria "Nell’angoscia ho gridato al Signore… Troppo tempo io sono rimasto tra gente che odia la pace"(Sal 120), si giunge alla fine al canto di gioia di chi si sente tra fratelli: "Guarda come è bello e piacevole che i fratelli vivano insieme" (Sal 133).
Il nostro salmo descrive una salita, ma tutta interiore. Non tanto verso il tempio, ma verso l'amore di Dio che redime, che libera, che fa risalire dal profondo.
"dal profondo"... L'immagine della profondità è molto evocativa.
Come tutti i simboli è bifacciale:
-l'affascinante profondo dell'intimità protetta da sguardi indiscreti e riservata a chi riempie questa profondità,
- il solitario e profondo buio del fallimento, del peccato, del male pieno di angoscia e oppressione.
Predomina questo secondo significato per la situazione di peccato che il salmo denuncia, ma il grido nasce nell'intima profondità dove ha luogo un dialogo che ora diviene accorata invocazione.
Come tutti i simboli è bifacciale:
-l'affascinante profondo dell'intimità protetta da sguardi indiscreti e riservata a chi riempie questa profondità,
- il solitario e profondo buio del fallimento, del peccato, del male pieno di angoscia e oppressione.
Predomina questo secondo significato per la situazione di peccato che il salmo denuncia, ma il grido nasce nell'intima profondità dove ha luogo un dialogo che ora diviene accorata invocazione.
"Siano i tuoi orecchi attenti"
La supplica si indirizza ad un orecchio che si è certi sia capace di ascolto e di cui ora si invoca piena attenzione.
Non si grida a un idolo sordo e muto, non ad un estraneo disattento, non ad un funzionario insensibile, ma al Dio vivente, che sente il grido del sangue di Abele (cfr. Gen 4, 10), il grido di Israele oppresso in Egitto (cfr. Es 3,7).
Chi alza la voce lo sa per esperienza:
La supplica si indirizza ad un orecchio che si è certi sia capace di ascolto e di cui ora si invoca piena attenzione.
Non si grida a un idolo sordo e muto, non ad un estraneo disattento, non ad un funzionario insensibile, ma al Dio vivente, che sente il grido del sangue di Abele (cfr. Gen 4, 10), il grido di Israele oppresso in Egitto (cfr. Es 3,7).
Chi alza la voce lo sa per esperienza:
"Nel giorno in cui ti ho invocato,
mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza" (Sal 138, 3).
hai accresciuto in me la forza" (Sal 138, 3).
"Se consideri le mie colpe... ma con te è il perdono"
Colpa e perdono, non colpa e castigo...È un canto antico con un linguaggio nuovo.
Al nostro ossessionante binomio colpa-castigo (chi sbaglia paga), la fede dei figli di Abramo pone un altro binomio che è puro Vangelo: colpa-perdono (chi sbaglia viene graziato).
Torno un'attimo a "chi sbaglia paga", pensando con quanto astio accompagniamo questa frase quando la pronunciamo!
Veramente il nostro cuore è così ferito che scaraventiamo veleno su quelli che consideriamo meno di noi, che sono caduti e non riescono a rialzarsi!
Il fatto è che questa espressione è un'arma a doppio taglio: a furia di ripeterla ci convinciamo che non c'è altra soluzione e ci condanniamo con le nostre mani.
Ripetere per gli altri "chi sbaglia viene perdonato" ci convincerebbe piano piano che il perdono è l'unica via risanante per noi e per gli altri.
L'esperienza del perdono, il sentimento di fiducia filiale, generano e fondano la speranza.
Colpa e perdono, non colpa e castigo...È un canto antico con un linguaggio nuovo.
Al nostro ossessionante binomio colpa-castigo (chi sbaglia paga), la fede dei figli di Abramo pone un altro binomio che è puro Vangelo: colpa-perdono (chi sbaglia viene graziato).
Torno un'attimo a "chi sbaglia paga", pensando con quanto astio accompagniamo questa frase quando la pronunciamo!
Veramente il nostro cuore è così ferito che scaraventiamo veleno su quelli che consideriamo meno di noi, che sono caduti e non riescono a rialzarsi!
Il fatto è che questa espressione è un'arma a doppio taglio: a furia di ripeterla ci convinciamo che non c'è altra soluzione e ci condanniamo con le nostre mani.
Ripetere per gli altri "chi sbaglia viene perdonato" ci convincerebbe piano piano che il perdono è l'unica via risanante per noi e per gli altri.
L'esperienza del perdono, il sentimento di fiducia filiale, generano e fondano la speranza.
"Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola."
Tre movimenti: speranza personale (io); con tutta la mia vita (anima), rivolto a chi mi parla (attendo).
La Parola di Dio è favorevole, è un beneficio per me, l'attendo, la desidero.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola."
Tre movimenti: speranza personale (io); con tutta la mia vita (anima), rivolto a chi mi parla (attendo).
La Parola di Dio è favorevole, è un beneficio per me, l'attendo, la desidero.
"L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora".
Bellissima immagine, ripetuta due volte per sottolinearne l'importanza, che evoca il buio pesto del deserto e le sentinelle che aguzzano gli occhi, spaventate da qualsiasi rumore, fino a quando tirano un sospiro di sollievo perché finalmente albeggia!!
Il salmista vive lo stesso sentimento delle sentinelle notturne perché non sa a che punto è la notte: solo desidera l'aurora al più presto.
Per chi è nella notte l'alba è la meta, per chi è nel profondo il rifugio è il Signore, lui il porto sicuro verso cui dirigersi e a cui attraccare.
più che le sentinelle all'aurora".
Bellissima immagine, ripetuta due volte per sottolinearne l'importanza, che evoca il buio pesto del deserto e le sentinelle che aguzzano gli occhi, spaventate da qualsiasi rumore, fino a quando tirano un sospiro di sollievo perché finalmente albeggia!!
Il salmista vive lo stesso sentimento delle sentinelle notturne perché non sa a che punto è la notte: solo desidera l'aurora al più presto.
Per chi è nella notte l'alba è la meta, per chi è nel profondo il rifugio è il Signore, lui il porto sicuro verso cui dirigersi e a cui attraccare.
Attesa e desiderio sono il clima che pervade tutta questa meravigliosa preghiera. Ogni uomo è in fondo attesa e desiderio.
Il presente con i suoi limiti e il suo peso spinge ad un'attesa e ad un desiderio che ha un nome diverso per ogni uomo, ma per tutti, in fondo, è desiderio e attesa di luce, di pace, di pienezza.
Il presente con i suoi limiti e il suo peso spinge ad un'attesa e ad un desiderio che ha un nome diverso per ogni uomo, ma per tutti, in fondo, è desiderio e attesa di luce, di pace, di pienezza.
"Con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione".
La certezza a cui porta questa preghiera è detta in modo eccellente da Arturo Paoli:
"Al termine di una vita passata nella santità, come al termine di una vita di delitti, la modalità per entrare in paradiso è una sola: Signore, abbi pietà di me, perché sono un peccatore".
Il Padre "ricco di Misericordia" (Ef 2, 4) si rivela redentore, cioè colui che mi riscatta dalla "cattiveria", dalla prigionia, dalla schiavitù.
La mia liberazione, la mia risalita dal profondo è solo opera del Padre.
In questo, come dice Paolo, siamo tutti fratelli, perché tutti peccatori e tutti bisognosi di un Salvatore.
Illudersi di guadagnare "meriti" è accumulare una fortuna che troveremo marcia al momento in cui pretenderemo di usarla per un imbarco prioritario!
"Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano"(Mt 6, 19).
e grande è con lui la redenzione".
La certezza a cui porta questa preghiera è detta in modo eccellente da Arturo Paoli:
"Al termine di una vita passata nella santità, come al termine di una vita di delitti, la modalità per entrare in paradiso è una sola: Signore, abbi pietà di me, perché sono un peccatore".
Il Padre "ricco di Misericordia" (Ef 2, 4) si rivela redentore, cioè colui che mi riscatta dalla "cattiveria", dalla prigionia, dalla schiavitù.
La mia liberazione, la mia risalita dal profondo è solo opera del Padre.
In questo, come dice Paolo, siamo tutti fratelli, perché tutti peccatori e tutti bisognosi di un Salvatore.
Illudersi di guadagnare "meriti" è accumulare una fortuna che troveremo marcia al momento in cui pretenderemo di usarla per un imbarco prioritario!
"Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano"(Mt 6, 19).
Noi siamo i consumati dal voler piacere a Dio, con meriti inutili di fronte alla sua misericordia!
Se abbiamo vissuto tutta la vita come una graduatoria per il primo posto in paradiso (visto che sulla terra le graduatorie sono fallimentari!), passando sopra le teste dei fratelli per metterci ai primi posti, il Signore ci darà il ticket giusto, quello che volevamo, cioè diventare come lui, ultimi, e ci rimetterà in fondo alla fila!
Se abbiamo vissuto tutta la vita come una graduatoria per il primo posto in paradiso (visto che sulla terra le graduatorie sono fallimentari!), passando sopra le teste dei fratelli per metterci ai primi posti, il Signore ci darà il ticket giusto, quello che volevamo, cioè diventare come lui, ultimi, e ci rimetterà in fondo alla fila!
Dio non si vergogna della bassezza dell'uomo, vi entra dentro (...) Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l'insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono "perduto", lì egli dice "salvato"; dove gli uomini dicono "no", lì egli dice "sì".
RispondiEliminaDove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente e incomparabile. Dove gli uomini dicono "spregevole", lì Dio esclama "beato".
Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo era stato prima.
Lì egli vuole irrompere nella nostra vita, lì ci fa sentire il suo approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua vicinanza e della sua grazia.
(Dietrich Bonhoeffer)
15 marzo
RispondiEliminaLiturgia ambrosiana
O misericordioso, tu non ci hai respinto
quando ti abbiamo invocato nel dolore,
ma sei venuto a salvare il tuo popolo
nell'ora della redenzione;
sei re e liberi i prigionieri,
sei medico e guarisci i malati,
sei pastore e rintracci gli erranti,
per chi dispera, sei via della speranza.
Contro di te abbiamo peccato, Signore,
chiediamo un perdono che non meritiamo.
Tendi la mano a noi che siamo caduti,
tu che al ladro pentito apristi il paradiso.
La vita nostra sospira nell'angoscia,
ma non si corregge il nostro agire.
Se aspetti, non ci pentiamo; se punisci, non resistiamo.
Tendi la mano a noi che siamo caduti
tu che al ladro pentito apristi il paradiso.
Signore, se ti sdegnerai contro di noi,
chi verrà in nostro aiuto?
Chi avrà pietà delle nostre miserie?
Hai chiamato a conversione la cananea e il pubblicano,
hai accolto le lacrime di Pietro;
accoglie pietoso Gesù, anche il nostro pentimento
e salvaci, salvatore del mondo.
La preghiera del profeta Giona (2,2-11) nel profondo del mare ricorda quella del nostro salmo:
RispondiElimina2, 2Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, suo Dio, 3e disse:
"Nella mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha risposto;
dal profondo degli inferi ho gridato
e tu hai ascoltato la mia voce.
4Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare,
e le correnti mi hanno circondato;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.
5Io dicevo: "Sono scacciato
lontano dai tuoi occhi;
eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio".
6Le acque mi hanno sommerso fino alla gola,
l’abisso mi ha avvolto,
l’alga si è avvinta al mio capo.
7Sono sceso alle radici dei monti,
la terra ha chiuso le sue spranghe
dietro a me per sempre.
Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita,
Signore, mio Dio.
8Quando in me sentivo venir meno la vita,
ho ricordato il Signore.
La mia preghiera è giunta fino a te,
fino al tuo santo tempio.
9Quelli che servono idoli falsi
abbandonano il loro amore.
10Ma io con voce di lode
offrirò a te un sacrificio
e adempirò il voto che ho fatto;
la salvezza viene dal Signore".
11E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia.
Notte lunga ,tenebrosa,ove ti senti SCHIACCIATO dal silenzio,dall' appesantirsi del fardello che porti..
RispondiEliminaChi se no LUI può alleviarti, chi permettere di SPERARE ,cont
ro ogni evidenza!
Non è filosofia di esegeti questa, purtroppo!
O di chi si dimena col cervello!
Ma di chi vive, diciamo vive..
una situazione senza speranza!
Signore spero capisca la mia disperazione ....questo gridaVO ....
Ho perso....
Cosa faccio?
Continuo.
Posso credere che il cambiamento è possibile perché Dio vuole e sa operarlo. Questo ci ricorda il salmo 130 Dio sa trasformare l abisso dell angoscia e del peccato in un grembo materno, nel quale possiamo attendere una vita nuova cosi come la sentinella veglia nella notte il sorgere del nuovo giorno. Perdono e conversione questa è per eccellenza l opera di Dio nella quale egli manifesta maggiormente il suo volto... grazie all esperienza dell essere perdonati giungiamo al timore di Dio, cioè alla vera conoscenza del suo mistero di amore... Grazie mio Dio!
RispondiEliminaPadre buono e misericordioso tu vuoi ls liberazione del male di tutti i tuoi gigli e sai come operarla. Tu ci hai offerto tuo figlio, inviandolo nella nostra carne fino al dono totale della sua vita sulla Croce. Donarci di accogliere la sua Parola che ci indica la via della Riconciliazione e della vita, perché la nostra fraternità sia offerta a te gradita che sale a te. AMEN ....NIK
RispondiElimina"6Le acque mi hanno sommerso fino alla gola,
RispondiEliminal’abisso mi ha avvolto,
l’alga si è avvinta al mio capo."
Mi sono rivista in questa scena... orribile... non c'è scampo... quante volte nella mia vita mi sono sentita così... impotente, senza forze, a un passo dalla fine... Mio Dio che sensazione orribile e disperata!
"11E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia."
Non c'è nessun altro che possa salvarmi... respiro prima affannosamente poi sempre più lentamente, finché il respiro diventa un sospiro di sollievo. In questi momenti il Signore agiva...
Che bella immagine e quanta sicurezza mi dona l'immagine dell'albeggiare .Vedermi circondata dal buio, dove sono molto vulnerabile, non vedo e quindi non ho orientamento, posso solo stare ferma, atterrita che che qualcuno possa assalirmi, mi provoca angoscia. Ma Dio non mi lascia in questa angoscia, "manda la sua Parola e il suo messaggio corre veloce" e i miei occhi vedono di lontano la sua luce. Grazie Signore per tutta la luce ed il calore che mi hai donato in questa mia vita, grazie per avermi liberata da tutte le angosce, grazie del tuo perdono
RispondiEliminaQuanta speranza questo salmo mi dà!
RispondiEliminaSignore, Tu sei il mio compagno di viaggio;
Tu dài senso al mio cammino.
Fa' che sappia affidarmi alla tua mano mentre mi conduci nella notte,verso il mattino di luce.
P. MAIOR
Questo è il salmo del sollievo.....
RispondiEliminaChi si affatica una vita intera per piacere agli altri e a Dio, passa davvero la sua esistenza nell'affanno inutile, diventa pesante e opprimente, è una continua recita estenuante. Ma perché? Perché c'è questo pensiero fasullo che ci porta a essere i primi, a meritare il premio più degli altri o essere applauditi? Che fatica tutto questo!
Il Signore perdona sempre perché grande è la sua misericordia e il suo sguardo compassionevole verso tutti, ci libera e ci salva. Questa è la bella notizia, questo è quello che devo pensare, cambiare idea, riconoscermi peccatrice e bisognosa dell'amore e della presenza di Dio, mi libera.
Il salmo 129 è anche il salmo della speranza e dell'attesa.....
Signore ogni mio giorno è alimentato dalla speranza e ogni giorno attendo Te.