Prima lettura del 13 aprile 2019

Sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Ez 37, 21-28

"Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d’Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni.
Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre.
Farò con loro un’alleanza di pace; sarà un’alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre".


Il libro di Ezechiele, uno dei grandi profeti avuti da Israele, è composto da 48 capitoli, il cui grande tema è l'invito a ritornare al Dio dei padri.
Sullo sfondo della sua predicazione in questo brano si intravede la separazione dei due regni: il regno di Israele e il regno di Giuda.
Questa separazione aveva portato all'indebolimento e al conseguente tracollo prima di Israele, regno del Nord e poi di Giuda, regno del Sud.
Quest'ultimo, ormai debole dopo la morte del re Giosia, non poteva fermare l'invasione di Nabucodonosor che nel 597 a.C. distrusse Gerusalemme e il tempio, deportando i suoi abitanti più facoltosi.
Ezechiele, appartenente ad una famiglia sacerdotale, faceva parte degli esuli e nei 70 anni di esilio la sua voce profetica sosterrà la speranza e risveglierà il popolo deluso e amareggiato.

Molto ricca è la sua missione in mezzo ad un popolo annientato e schiavo in terra straniera: è pastore che vigila, è segno del Messia futuro, annuncia il giudizio di Dio, accusa Israele del suo peccato e lo spinge a conversione.
E' un profeta duro, con una grande forza nell'annuncio, che non risparmia ai suoi compatrioti parole sferzanti.
E' Dio stesso che lo spinge ad un annuncio scomodo:
"Ecco, io ti do una faccia indurita quanto la loro faccia e una fronte dura quanto la loro fronte. Ho reso la tua fronte come diamante, più dura della selce. Non li temere, non impressionarti davanti a loro; sono una genìa di ribelli" (Ez 3, 8-9).
Le stesse parole dirà il Vangelo parlando di Gesù: "Egli rese duro il suo volto incamminandosi verso Gerusalemme" (Lc 9, 51) e questo rivela che la missione ricevuta non prevede tentennamenti, anche contro l'opposizione di chi ascolta.
Il profeta, come il Messia, deve camminare con lo sguardo fisso sul Padre perché la croce è il centro dell'annuncio e quindi, sicuramente, non accolto.

"Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò".
Il tema della gelosia di Dio (cfr. Es 20,5), per il popolo amato e curato sin dalla promessa fatta ad Abramo e conosciuto e "coccolato" nei 40 anni di cammino del deserto, torna in Ezechiele. Dio protegge questo rapporto d'amore e riprende l'amato con parole che vanno dalla supplica all'ammonimento, dalla memoria delle cure passate alla promessa dei doni futuri.
L’adorazione e la devozione a idoli muti, che adombrano il Dio vivo e vero, sono denunciate come massimo peccato e infedeltà da cui il Signore stesso libererà.


Nonostante la durezza dell'annuncio, che non nega una realtà difficile e faticosa, le parole di Ezechiele rivelano tratti di dolcezza inaspettata.
La promessa è bellissima, tenera è la speranza che il Signore svela: "saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio".
Questo è il motivo dell'accompagnamento, questo è il cuore della rivelazione biblica: il Signore tiene al suo popolo, e desidera un rapporto sponsale, totale, per sempre.
La gelosia è proprio la sottolineatura di questa metafora sponsale che lega il Signore al suo amato, in un legame che non è lacerato da nessuna infedeltà.

"Il mio servo Davide sarà loro re per sempre".
In queste parole riecheggia la memoria di ciò che è stato il cammino di Israele, con la promessa della terra e il regno di Davide, simbolo del Messia, l'unto, secondo il volere del Signore.
Il regno di Davide aveva preceduto di 450 anni la deportazione; eppure è indicato come simbolo del messia, "unico pastore", che guiderà un popolo finalmente fedele alle leggi d'amore del suo Signore.

"Farò con loro un’alleanza di pace; sarà un’alleanza eterna con loro".
La profezia di Ezechiele, ad un popolo messo in ginocchio, rivela una nuova alleanza, un regno eterno, nel Figlio di Davide.
Egli è la "pace" che non ha scadenza, è il "mio santuario in mezzo a loro per sempre", dice il Signore e prenderà dimora stabilmente nel popolo, facendone la sua casa.
Sono parole bellissime che vengono sussurrate in orecchie sfiduciate e senza più nulla: terra, eredità, regno, tempio, identità, libertà...
Tutto è perduto tranne la presenza amorevole del Signore e la sua voce, Ezechiele, esule tra gli esuli.

Sono parole che annunciano una promessa che si realizzerà dopo più di 500 anni, e che travalica il ritorno in patria, sovrabbonda la ricostruzione del tempio e di Gerusalemme, che ci sarà di lì a poco con la fine dell'esilio.
La promessa è molto più grande di quella immaginata da Ezechiele stesso che l'annuncia.
Nel Figlio che "venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1, 14) si coronerà questo progetto d'amore.

La sua entrata in Gerusalemme, osannato simbolicamente come il nuovo Davide (cfr Mt 21,9) a pochi giorni dal dono totale nel suo sangue, è la realizzazione di una promessa che non si ferma davanti a nessun evento della storia.
Il desiderio del Padre, ripetuto due volte in questo brano, sarà portato a compimento: "io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo".

Commenti

  1. Il profeta Ezechiele, pur a distanza di secoli, annuncia in nome di Dio ciò che di più prezioso si può desiderare: un'alleanza di pace che durerà per sempre. E ciò avverrà in una prossimità, anzi in un'intimità con Dio profonda e certa, perché Dio stesso promette di porre la sua dimora in mezzo a loro.
    La domanda che però si affaccia inquietante è questa: duemila anni di cristianesimo nel mondo ha dimostrato il realizzarsi di questa promessa?
    Credo che anzitutto dobbiamo riascoltarla nel cuore di Cristo, alla luce del suo Mistero Pasquale che esprime proprio l'esito di questa promessa, dice fin dove l'amore di Dio è stato pienamente rivelato dal folle amore di Gesù per ognuno di noi.
    Si, il Mistero pasquale (Passione Morte Risurrezione di Gesù) ancora una volta è qui a dirci che l'Alleanza di pace si è compiuta dentro la storia. Non solo ma continua a compiersi. Perché là dove una donna, un uomo (chiunque sia) accetta di essere perdonato e rifatto nuovo nel cuore, l'Alleanza di pace si realizza anche oggi.
    (Maria Pia Giudici)

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  2. La pace,l' Unione,la fraternità.
    Tutto bello.
    Il Signore è geloso di me,di una gelosia particolare,mi vuole libero dai fardelli che mi trascino.
    E ciò si realizza se io accetto questo amore,aabbraccio,questa attesa da parte SUA di vedermi leggero" ; cioè pienamente Maturo di LUI
    Tutto è vanità,anche il rancore,la rabbia,la pochezza,l' affanno per il quotidiano!
    Affanno che ha bisogno di cura; la SUA
    Aprirmi a questa logica di semplicità ,leggerezza, spensieratezza, di fiducia in cio' che mi propone;
    Fidati di me, prova e godersi.

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  3. "Io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo".....bellissime queste parole, quanta fiducia e speranza mi danno!
    Hai scelto di dimorare in mezzo a noi Signore, ti lodo e ti ringrazio con tutto il cuore per questa tua alleanza con me.
    Tu sei la mia vita..
    Tu sei la mia casa.

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