Prima lettura del 6 settembre 2019

In lui tutta la pienezza
Col 1, 15-20

"Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli".


La città di Colossi, antica città della Frigia, sorgeva nella valle del fiume Lico, nell'odierna Turchia, vicino a Laodicea ed Efeso.
Paolo aveva percorso questa zona instancabilmente nei suoi viaggi missionari, facendo nascere tante comunità.
La lettera è stata probabilmente scritta da Roma, dove Paolo si trovava in carcere, intorno al 62 d. C, aspettando il verdetto dell'imperatore.
La corrispondenza con questa comunità ci regala un inno cristologico molto intenso.

"Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile".
Finalmente in Gesù, il Cristo, possiamo incontrare il Dio invisibile.
Dio ama come ama Gesù, come lui è misericordioso con i peccatori, porta vita agli ammalati, porta luce nelle tenebre, non giudica, non condanna, non disprezza niente di ciò che ha creato, è compagno di cammino di ogni uomo e libera dalla morte per sempre.
Dio rimane invisibile, ma ora lo conosciamo!

"Primogenito di tutta la creazione".
Di tutto ciò che è creato niente è estraneo al Cristo.
È fratello di tutto e di tutti. Tutta la creazione si ritrova in lui, primogenito, erede e con lui siamo figli dello stesso Padre, con lui siamo tutti fratelli.
Egli è il Bello della creazione. Guardando al Figlio, il Padre guarda ogni opera, a partire dalla luce, ed esclama : "Che cosa bella!" (Gen 1, 10)
Lui la primizia di ogni dono: "Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo" (Sal 44, 3).

"Perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili".
Immergersi nella realtà del Cristo fa girare la testa per quanto è centrale e intimo in ogni cosa.
"In lui", ogni cosa visibile o invisibile è stata creata.
Non ci pensiamo mai, ma le cose invisibili sono più di quelle visibili.
Gran parte di ciò che esiste sfugge alla nostra conoscenza e l'universo ha una parte di mistero impenetrabile non per un singolo individuo, ma per tutta l'umanità.
"Ciò che saremo non è stato ancora rivelato" (1Gv 3, 2).
"In lui" tutto si ritrova, e prende vita. Paolo accenna a un piccolo elenco, Troni, Dominazioni, ecc.., nomi con cui nel mondo antico si designavano i mondi invisibili (come dire angeli, spiriti, e tutte quelle forze create che non vediamo).

"Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui".

Cristo Gesù è il centro di tutto. Per lui è in vista di lui, tutto è creato.
Ogni creatura trova in lui il suo significato profondo, e in vista di lui ogni cosa trova futuro e compimento. Sono le due coordinate fondamentali di ogni esistenza. Tutto si mostra nel suo senso e nella sua cristocentricità.

"Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono".

È "l'alfa e l'omega", che è come dire in italiano "la a e la zeta".
Precede ogni cosa,
È il profondo silenzio che precede la prima parola pronunciata, la pausa di attacco della prima nota nella sinfonia dell'universo, il primo vibrare della mano del Padre che infonde la vita, la prima goccia della sorgente dell'esistenza.
Ogni cosa in lui sussiste, cioè trova la forza per esistere, per vivere una esistenza propria, per scoprire di esserci.

E ora, Paolo elenca tutte le cose che hanno preso vita e significato a partire dall'esistenza di Gesù.
"Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa". La comunità dei credenti è pensata come un unico corpo in cui la testa è il Cristo.
Ogni cellula prende l'imput dal capo e da questo è portata a realizzare il suo senso.
Tutta l'umanità è incamminata a diventare un unico uomo.

"Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti".
Il Cristo è primizia, principio, inizio dei risorti, non unico risorto. È il primogenito, rinato dalla morte, di una moltitudine di fratelli generati nella stessa rinascita.
La fede nella resurrezione fa entrare in questo mistero del Cristo come primigenio della vita che dentro ha inscritto il "per sempre"!

"È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza".
Perché Cristo è tanto per noi, perché è anticipo dei tempi futuri e in lui tutto è pienezza e compimento?
La Bibbia ha una sola risposta: perché al Padre è piaciuto così!
E' solo perché questo è il suo compiacimento, la sua gioia, il suo diletto.
Ed è "pienezza"!
Guardando a lui si vede l'umanità compiuta, totalmente realizzata.

"Riconciliate tutte le cose" in lui perché il disgregato si è fatto unità, ogni cosa si pacifica col suo opposto e con quanto c'è di diverso. Tutto è uno nella riconciliazione, ogni frattura risanata, ogni inconciliabilità guarita, ogni distanza colmata. La nostra vita, complicata, frammentata, che sperimenta divisione e opposizione, può finalmente guardare con speranza verso il tempo del compimento.

E l'ultimo versetto è una contemplazione della croce, vista come momento di pacificazione fra Dio e l'umanità. La morte del Cristo ha mostrato il senso più profondo, "avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli".
Lo shalom finale, la pace definitiva e cosmica, che è il desiderio di Dio e dell'uomo, in quella morte arrivata fino in fondo per amore, si rivela in tutta la sua potenza.
La parola di Gesù morente in croce "tutto è compiuto", annuncia questo.
Veramente Paolo in questo inno ha cantato il Figlio rivelandocelo!
Lui, l'innamorato del risorto, ha piantato un seme che doveva sbocciare e portare mille fiori in tutta la riflessione cristologica successiva.

Commenti

  1. Gesù presenta due attributi molto interessanti. Prima di tutto egli è immagine, eikon, del Dio invisibile.
    Nell'AT l'immagine appare sin dalle prime pagine: l'uomo è creato a immagine di Dio (Gn 1,26-27). Nei libri sapienziali, la Sapienza stessa è immagine di Dio (Sap 7,26). Anche nell'ambiente greco si concepisce il mondo come immagine di Dio, ma la riflessione dei primi cristiani sembra fissarsi soprattutto su Gesù come manifestazione/incarnazione della Sapienza di Dio, che rivela la grandezza del Padre e mediatrice nei confronti della creazione.
    Gesù è anche il primogenito. Anche questo termine riveste grande importanza nella cultura biblica. Il primogenito è colui che ha la preminenza sui fratelli e una dignità unica nei confronti del padre. Cristo in quanto primogenito dunque non è solo mediatore nella creazione, ma in lui, in quanto primogenito, si manifesta il volto nascosto e inaccessibile di Dio.
    (Monastero Matris Domini)

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  2. Il Figlio è l’unico Mediatore dell’operare creatore e salvifico di Dio. Con ciò viene proclamata la preesistenza e la superiorità di Cristo su tutto il creato, inclusa la schiera delle potenze cosmiche, che, benché invisibili, non possono competere con cristo ed essere le sue rivali. L’inno parla di Cristo nel suo rapporto con l’universo degli uomini. Agli occhi della fede, egli è l’unica risposta possibile alle inquietudini dell’uomo che si sente esistenzialmente minacciato  e non comprende più il proprio posto nel mondo.
    (Gerard Rossè)

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  3. Gesù mi porta con la mano.
    Mi è vicino
    Non si stanca di me
    È LUI DIO
    È mio papà
    Punto!
    Grazie Signore

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  4. Veramente molto bella questa lettera di San Paolo ai Colossési, mi colpisce tanto quando dice: Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. Beh, è una notizia confortante e che dà sicurezza. Ti benedico Padre Santo e ti rendo grazie con canti di lode, l'intera umanità è tua, è bello essere figli tuoi.

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