Salmo del 28 ottobre 2020

Più dolci del miele
Sal 19 (18), 8-15

"8 La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

9 I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

10 Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti,

11 più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

12 Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.

13 Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti.

14 Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.

15 Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore".


Meditiamo la seconda parte del salmo, già iniziato il 24 settembre dell'anno scorso.
È un canto che esce dal cuore di chi è innamorato della Parola del Dio vivente. E come gli innamorati declinano il nome dell'amata in tutti i modi possibili, così il salmista esulta ad ogni nuovo pensiero che lo porta al Signore.

"La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice".

Rinfranca e rende saggi: due doni che la Parola fa a chi ascolta.
È una parola che consola e dona riposo al cuore perché poggia sulla fedeltà di Dio. La sua stabilità è ciò che il cuore desidera nelle incertezze della vita; il saggio la chiede e la trova nel Signore.

"I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi".

Siamo sempre attratti dalle cose limpide, chiare! Ci danno pace, portano a rappacificare l'animo spesso contorto e difficile da capire a noi stessi!
Gioia e luce vengono dai comandi del Signore che non sono opprimenti e schiavizzanti, ma liberanti perché rivelano chi siamo e chi è lui per noi.

"Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti,
più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante".
Oro e miele: immagini superlative che dicono le preziose qualità della Parola di Dio.
Il timore del Signore, cioè la fiducia filiale riposta in lui, è un tesoro prezioso che ci riporta al Padre; niente ce lo può togliere, neanche il peccato che nasce dalla diffidenza, dal voler fare da soli. Sempre la strada per tornare ad aver fiducia del Signore ci viene riproposta e ogni volta riusciamo a percorrerla.

"Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto".

È la testimonianza di chi fa esperienza della forza liberante della volontà di Dio!
E' arricchente per chi la scopre e il salmista si augura che anche altri fratelli possano gustare i doni che vengono dalla Parola.
Ritorna l'immagine della Parola/Luce: gli occhi, la mente e il cuore vengono strappati dal buio mediante l'ascolto.

"Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti".

Il discernimento, l'arte più difficile per un credente, è sempre limitato e il salmista sente il bisogno di chiedere perdono per ciò che sfugge alla sua consapevolezza.

"Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato".

Altro grande nemico che può portare al peccato originario, quello da cui nascono tutti gli altri, è l'orgoglio. Credendosi un dio, l'uomo fa di se stesso un idolo, pensa di poter fare da solo.
Per la Scrittura l'idolatria è il grande male che solo il potere del Signore neutralizza, liberando gli occhi ottenebrati e illusi di potere.

"Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore".

La preghiera si chiude con la certezza che il Signore gradisca, accolga e liberi il figlio che in lui si rifugia. Il Signore è rifugio dagli affanni, roccia solida a cui aggrapparsi nella tempesta, liberatore da illusioni mortali che distruggono il nostro fragile e limitato cuore.
Con la fiducia che ci viene dalla Parola, rivolgiamoci a lui sicuri che la nostra anima possa assaporare la dolcezza e la pace che ha sempre cercato.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 19 (18), 8-15
Commento del 03/10/2019

Commenti

  1. "Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
    perché su di me non abbia potere;
    allora sarò irreprensibile,
    sarò puro da grave peccato".

    Si prego per questo.
    Donami sempre lucidità mentale per orientarmi alla umiltà e semplicità d'azione;quella che mi viene NATURALE!!!!!!!!!!
    MA CHE IO FRENO..........
    Devo mascherarmi ed apparire forte.....

    RispondiElimina
  2. Domani discernimento Signore, la tua Parola sia sempre fonte di gioia e di liberazione.

    RispondiElimina
  3. "Davanti a te i pensieri del mio cuore". Felicità di sentirmi visto. Felicità di sentirmi ascoltato. Felicità di sentirmi scrutato. I pensieri del mio cuore, in continuo turbinio, che si accavallano tra loro, sempre instabili, finalmente sono davanti a te. Nel silenzio sento l'onda acquietarsi. Nella calma sento tutto rallentare. I miei pensieri tu li conosci tutti, ma ora che li sento davanti a te trovo pace. Tu come sul mare in tempesta comandi la calma.
    Alla tua presenza ogni cosa prende il suo vero posto. Certi pensieri di dileguano, altri si rimpiccioliscono, alcuni crescono, molti zittiscono. Felicità per questa calma dopo la tempesta. Felicità per il mio cuore più leggero. Felicità per la tua presenza.

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  4. Non ho mie parole di fronte alla Tua Parola pienezza del tutto. In silenzioso ascolto mi metto alla Tua presenza e pace e gioia mi pervadono.
    "davanti a te i pensieri del mio cuore". Grazie "mia roccia e mio redentore"

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  5. "..Davanti a te i pensieri del mio cuore.."
    Signore mio Bene

    RispondiElimina

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