Prima lettura del 1 luglio 2022

Non fame di pane né sete di acqua
Am 8, 4-6. 9-12

"Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: «Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
In quel giorno
– oracolo del Signore Dio –
farò tramontare il sole a mezzogiorno
e oscurerò la terra in pieno giorno!
Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
farò radere tutte le teste:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese;
non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore».
Allora andranno errando da un mare all’altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno".


I profeti anticotestamentari sono uomini tenaci nel portare la Parola che Dio mette sulla loro bocca; la loro determinazione non viene fiaccata dalle resistenze all'ascolto con cui devono fare i conti. Si giocano la reputazione davanti a tutti e rischiano la vita stessa per la loro missione.
Amos, rifiutato e allontanato, continua il suo servizio ad un popolo confuso e distratto, che affoga i desideri nelle feste e nei bagordi per dimenticare i problemi che incombono sul piccolo stato d'Israele.

"Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –".

Tutto riparte dalla promessa del Signore che non si arrende al cuore sordo dei suoi figli e continua a parlargli, rilanciando la speranza a giorni non lontani, in cui lui stesso prenderà le redini, proprio quando tutto sembrerà perduto per la deportazione a Babilonia.
Lo sguardo profetico è visionario, sa vedere oltre la fatica dell'oggi.
E Amos vede e annuncia il giorno in cui l'amore del Signore avrà la meglio sulla resistenza ad accogliere i suoi doni.

"In cui manderò la fame nel paese".

La fame è una situazione di bisogno, anche dolorosa, ma che rimette in moto, riaccende le energie per ricercare una soddisfazione duratura.
Il Signore che fa morire e vivere, manda la fame e dona la sazietà, usa tutto il suo potere per risvegliare il desiderio, per rialzare un popolo che ha dimenticato la gioia di fare festa con lui.
Ma qual è la fame mandata dal Signore, la messaggera che annuncia una sazietà possibile?

"Non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore".

Benedetta fame! Benedetta sete! Viene da Dio e solo lui può saziarla e dissetarla! È fame di ascolto, fame di Parola, desiderio di vicinanza, di conoscere il Signore.
Lui parla per primo, prende l'iniziativa, buca le orecchie sorde (cfr. Is 50, 5), risveglia il desiderio della sua presenza e della sua Parola dì vita affinché con le parole si riscaldi il cuore, gli occhi si aprano e lo riconoscano.
Così si prende cura di un popolo sordo e attirato da altre voci che lasciano gli animi vuoti e affamati di verità.

Amos vede bene e vede lontano: è la stessa profezia che il Figlio fa sua ed è la risposta a tentazioni da due soldi che sostituiscono la fame vera di Dio e che portano lontano dal suo cibo: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4, 4).
Questa sia la fame che abiti il cuore, questo il desiderio, nella certezza che colui che lo ha suscitato, lo colmerà di sé.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Am 8, 4-7
Commento del 22/09/2019

Salmo 119, 9-19
Commento del 27/04/2020

Vangelo di Mt 9, 9-13
Commento del 05/07/2019


Commenti

  1. "Manderò la fame nel paese;
    non fame di pane né sete di acqua,
    ma di ascoltare le parole del Signore".
    È fame che solo tu puoi dare.
    È fame che solo tu puoi saziare.
    Dacci oggi la nostra fame quotidiana.
    "Manderò la fame nel paese;
    non fame di pane né sete di acqua,
    ma di ascoltare le parole del Signore".
    La fame di ascoltare la Parola del Signore apre la via alla vera sazietà.
    La Parola di Dio è pane,
    è acqua, è vita.
    Manda Signore questo tuo dono.
    "Manderò la fame nel paese;
    non fame di pane né sete di acqua,
    ma di ascoltare le parole del Signore".

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  2. .... Ascoltare le Parole del Signore.
    Grazie
    Per quello che mi dai e mi fai vivere.
    Ascoltando TE

    RispondiElimina

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