Prima lettura del 22 novembre 2022

Getta la falce e mieti
Ap 14,14-19

"Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio".

L'Apocalisse è un libro pieno di visioni; l'apostolo Giovanni usa simboli e segni per mostrare il Signore in tutta la sua gloria. Il suo peso si vede nell'universo perché fa spostare l'ago della bilancia dalla morte alla vita, dall'oppressione alla liberazione.
È la luce di Pasqua che si rifrange in queste pagine negli infiniti colori dello Spirito che ci porta al Cristo risorto.
La visione che ora meditiamo sottolinea l'ora della mietitura, che, nella trilogia di Giovanni, è chiaramente l'ora dell'annuncio del Vangelo con il quale il Signore raccoglie l'umanità attorno al suo Messia. Così infatti è descritta la mietitura nell'incontro di Gesù con la Samaritana (cfr. Gv 4, 35).

"Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo".
A chi conosce bene la Scrittura, Giovanni dà subito un indizio per scoprire chi sia questo "Figlio d'uomo".
Infatti riprende esattamente la profezia di Daniele, che parla di una figura umana che incarna tutti i poteri divini (cfr. Dn 7, 13-14).
Quella visione antica adesso è chiara: è il Risorto colui che è seduto su un trono celeste, fatto da una nuvola bianca.
La sua autorità di re non ha niente a che fare con un monarca, ma è colma della regalità divina.

"Aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata".
Se la falce per noi è un simbolo che ci fa paura, ciò non deve portarci fuori strada perché nell'Apocalisse è simbolo dell'annuncio salvifico che solo il Cristo ha, con autorità e potere sulla mietitura.
Lui è colui che l'universo aspetta per essere ricapitolato nel bene, affinché il grano maturo del Regno sia finalmente raccolto.

"Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube".
È la voce potente e autorevole del Dio che ha creato ogni cosa e su ogni cosa ha potere. È una parola rivolta direttamente al Figlio d'uomo realizzatore fedele dei comandi del Padre.

"Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura".
È finalmente giunto il tempo nuovo del Vangelo di salvezza, l'annuncio della riconciliazione tra cielo e terra.
La buona notizia proclamata e la sua accoglienza realizzano la mietitura per i granai di Dio!

Grande messaggio di speranza questo che Giovanni ci ha trasmesso alla fine della sua vita! È il testamento del discepolo in catene a Patmos che non frena la sua testimonianza e vede, al di là della persecuzione, la fecondità del Vangelo che si realizza.
La sua fede sia la nostra, la sua visione ridoni fiducia e slancio alla nostra vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ap 14, 14-19
Commento del 24/11/2020

Salmo 96 (95)
Commento del 31/12/2019

Vangelo di Lc 21, 5-11
Commento del 23/11/2021


Commenti

  1. "Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo".
    Grazie Signore per questo TUO irrompere nella mia vita
    Questo TUO venire continuo,bussando alla porta del mio cuore.
    Grazie

    RispondiElimina
  2. "Aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata".
    Corona e falce.
    Re e contadino.
    È il Messia in mezzo al mondo.
    Regna e miete per il suo granaio.
    È tempo di raccolto abbondante.
    La messe è tanta, dice Gesù.
    Il Re è in festa per il ricco raccolto.
    "Aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata".

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