Seconda lettura di domenica 27 novembre 2022

Il giorno è vicino
Rm 13, 11-14a
"Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento:
è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso
la nostra salvezza è più vicina di quando
diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo
via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno:
non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità,
non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo".


Iniziamo un tempo di ricerca spirituale che ha un nome particolare: Avvento, tempo carico dell'attesa di una presenza.
Sembrerebbe un controsenso attendere chi è già arrivato; facciamo infatti memoria della presenza del Verbo di Dio nella carne umana e nella nostra storia, ma la chiesa ci invita ad attenderlo, a scoprirne i segni nella nostra esistenza.
Avvento è questo: certezza di una presenza e attesa dell'incontro.
Dio viene e resta con noi, veramente, realmente nella storia di un uomo concreto, Gesù di Nazareth.
"Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse" (Is 9, 1), ci ricorda il profeta Isaia nella Messa della notte di Natale.
La voce di Paolo risuona come una sveglia per mostraci la luce che avanza e, nella gioia, riprendere il cammino della fede.

"Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento".
Non c'è bisogno di guardare sotto l'albero per scartare e gustare i doni dello Spirito; uno di questi è la consapevolezza del momento presente.
Qui ed ora il Signore manifesta il suo amore per l'umanità, "Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!" (2Cor 6, 2).
Oggi è il momento favorevole dell'incontro, qui ed ora abbiamo l'occasione preziosa per vivere da figli di Dio nella gratitudine e nella lode fiduciosa.
Vivere questo tempo di grazia in modo inconsapevole, è come aver vinto un premio enorme e non ritirarlo, è come essere ricchi sfondati ma continuare a vivere da pezzenti.
Paolo ci toglie dal torpore e ci sprona a ritirare la nostra eredità di figli, a gustare e vedere, oggi, quanto è buono il Signore (cfr. Sal 34, 9).

"E' ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso
la nostra salvezza è più vicina di quando
diventammo credenti".
Quanta speranza e incoraggiamento mi sento dentro ripetendo queste parole! Mi sento confortata perché a volte sembra che il cammino sia troppo incerto, che la mia fede tiepida non mi faccia fare il passo decisivo verso l'Amato.
Paolo rincuora: la salvezza è sempre più vicina! Si nasce vecchi per morire giovani nello Spirito, si nasce nella carne per scoprirsi spirituali in Cristo!
Tra le bellezze e le difficoltà di questa vita cresce la consapevolezza che non siamo soli, che il Padre è la presenza costante nella nostra vita che ha bisogno di sostegno e protezione.

"La notte è avanzata, il giorno è vicino".
Solo la Scrittura continua a ripeterci questa verità che sembra offuscata continuamente dalla paura e dai catastrofismi che vorrebbero l'umanità come la causa di ogni male.
Non siamo in balia del niente, del caso o del caos. Tratti dalle tenebre, siamo portati alla luce in un salvataggio battesimale continuo che ci strappa dall'affogare nei tanti sbagli personali e collettivi.
Paolo, sulla scia profetica, vede il nostro cammino pasquale come un percorso che inizia nella notte e termina in pieno giorno. E se la domanda di Isaia è: "Sentinella, quanto resta della notte?" (Is 2, 11), la risposta di Paolo non lascia dubbi: "il giorno è vicino"!
È un cammino nella luce crescente e noi siamo già alla soglia del giorno!
Voglio vivere ad occhi aperti questo tempo, voglio rimettermi in viaggio e andargli incontro affinché arrivi prima possibile.
Grazie a Paolo che ha risvegliato il desiderio, mostrando la gioia e l'imminenza del progetto di amore del Padre.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 2, 1-5
Commento del 01/12/2019

Salmo 122 (121)
Commento del 24/09/2019 e Commento del 18/05/2022

Vangelo nella versione di Lc 17, 26-37
Commento del 13/11/2020


Commenti

  1. "E' ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso
    la nostra salvezza è più vicina di quando
    diventammo credenti".
    Si fa vicina la salvezza.
    Mi viene incontro la Vita.
    Mi è dato il pane che sfama
    la mia fame di eternità.
    È tempo di restare in cammino.
    È tempo di restare svegli in attesa.
    "E' ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso
    la nostra salvezza è più vicina di quando
    diventammo credenti".

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  2. La notte è avanzata,il giorno è vicino.
    Grazie Signore sei sempre più vicino a me.
    Vieni ogni momento nel mio fare,pensare,decidere secondo TE e non con la mia logica.
    Vieni sempre.

    RispondiElimina

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