Vangelo del 26 novembre 2022

Vegliate in ogni momento
Lc 21,34-36

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo»".


Una tentazione che ci prende spesso, pur nelle buone intenzioni, è quella di pretendere da noi e dagli altri, una fede "pura", incontaminata dal peccato e dai limiti. E' una pia ma inconsistente aspirazione!
La fede esige di essere vissuta in questo mondo complicato, nella realtà, nelle brutture, nella fatica delle nostre giornate.
Una fede che evade in un mondo ideale non è quella di Abramo e di Gesù. Occorre vivere ad occhi aperti, da svegli, affinché l'incarnazione del Verbo non sia vanificata!
Proprio in questa nostra realtà è presente il Signore con la sua grazia, con il suo Amore che salva, con la potenza della sua gloria.

"Vegliate in ogni momento pregando".

Vegliare e pregare sono due verbi che si fondono nel verbo credere.
Aver fede nell'annuncio della venuta del Regno mette in atteggiamento di vigile attesa e spinge a rivolgersi con costanza al Padre della vita.
Viene in mente il filo conduttore delle giornate di Gesù: incontrava malati, indemoniati, poveri, derelitti e morti sulla sua strada e a tutti andava incontro senza lesinare forze e attenzioni; ma la sera si ritirava in disparte per parlare col Padre e rimettere in lui tanta sofferenza!
Questa è la prassi che Luca indica anche per noi che siamo tentati di mollare tutto, di arrenderci alla miseria che porta la nostra vita alla deriva.

Ma in questo discorso Gesù aggiunge una nuova valenza. Infatti prosegue dicendo:
"Perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere".
Ecco dove il discepolo di Gesù attinge forza per affrontare le battaglie della vita! Il cammino che ci porta incontro al Veniente è impegnativo, il rischio è stancarsi, arrendersi, spaventarsi di fronte al male che sembrerebbe prevalere.
C'è bisogno della forza dello Spirito che tiene svegli i nostri cuori e ci fa alzare lo sguardo verso il Signore, nostra salvezza.

"E di comparire davanti al Figlio dell’uomo".
La meta del nostro cammino è quanto di più bello possiamo immaginare! Essere con lui, vivere in lui per sempre, incontrare la nostra pace, la nostra gioia, il completamento di ogni creatura, di ogni pianeta, dell'universo intero. tutto comparirà, presentandosi nella verità di ciò che è, davanti al Figlio, designato a giudicare alla destra del Padre.
E per questo sarà tutto nella gioia! Quel giudice che ci accoglierà tutti, sarà pronto a colmare le voragini d'amore mai vissuto, a fermare la tachicardia dovuta alla paura che tutto si perda, a versare senza fine il suo amore, la sua vita.
Se oggi la fede ci sembra fragile e le nostre forze si affievoliscono di fronte alla vita che sembra declinare e sfuggire, la pienezza, che ci viene data qui sin ora, sia la certezza che ci fa alzare lo sguardo al Signore e a guardare con gioia i fratelli.
Siamo fatti per camminare stabili sul sentiero che conduce alla Vita: incamminiamoci fiduciosi e sereni, vegliando e pregando.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ap 22, 1-7
Commento del 28/11/2020

Salmo 95 (94)
Commento del 06/09/2020

Vangelo Lc 21, 34-36
Commento del 27/11/2021

Commenti

  1. "Vegliate in ogni momento pregando".
    Attenzione e fiducia.
    Consapevolezza e speranza.
    Presenza a sé e presenza a Dio.
    Occhi aperti e benevolenza.
    Realismo e compassione.
    Così il Vangelo diventa carne oggi.
    "Vegliate in ogni momento pregando".

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  2. Comparire davanti il Figlio
    dell'uomo.
    Questo mi basta ed avanza.
    Stare con Lui sempre
    Grazie

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