Salmo dell'11 gennaio 2024
"24 Svègliati, perché dormi, Signore?
Dèstati, non ci respingere per sempre.
25 Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?
26 Poiché siamo prostrati nella polvere,
il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto;
27 salvaci per la tua misericordia".
I Salmi sono preghiere nate dall'esperienza concreta, dalla storia attraversata coscientemente, senza illusioni e torpori. Per questo l'esultanza è grande ma anche la disperazione è descritta con toni più che reali. Tutti possiamo riscontrarci in questi cantici, tutti possiamo appoggiarci ai Salmi per dire parole che non vorrebbero uscire dal nostro cuore.
Drammatico è il Salmo proposto oggi dalla liturgia: è un invocazione che sale dal popolo al suo Dio in un momento di grande sofferenza.
Sconfitta, devastazione, vergogna, essere venduti e maltrattati come schiavi è la condizione di Israele in esilio.
Solo il Signore rimane fermo a fedele in mezzo a tanta rovina.
La memoria di un passato glorioso in cui il Signore ha liberato il popolo dalla schiavitù egiziana sostiene la speranza anche se il presente è segnato dal grido di rivolta verso un male che non può durare in eterno. Il Signore ascolti presto e si muova a portare nuova liberazione!
"Svègliati, perché dormi, Signore?
Dèstati, non ci respingere per sempre".
Parole provocatorie che rivelano il grande dramma vissuto ma, nello stesso tempo, la fiducia nel Signore che unico può intervenire per risollevare dall'angoscia.
Quante volte pensiamo che il Signore si addormenti, che sia disinteressato davanti ai nostri guai: è il dubbio che sale a galla quando sembriamo soli ad affrontare problemi più grandi di noi. I nemici approfittano della "distrazione" del Signore, altrimenti mai potrebbero avere la meglio!
"Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?".
Parole che esprimono in modo accusatorio lo sgomento davanti al Signore che sembra lasciar fare, che non punisce chi ci uccide, che lascia correre il male dilagante.
Se volge il suo volto da un'altra parte ci sentiamo morire! Non c'è condanna più grande che quella dell'indifferenza, né atteggiamento più distruttivo di chi ci lascia "perdere" e, nel rapporto con Dio se ci perde lui siamo finiti!
È lo sgomento di chi non si dà pace. Il salmista non può credere che la benevolenza sul suo volto non sia più rivolata ai suoi figli!
Il male presente è un contrasto stridente davanti a quello che tutto il popolo ha imparato dall'esperienza con Dio.
"Poiché siamo prostrati nella polvere,
il nostro corpo è steso a terra".
Grande prostrazione, grande umiliazione, ridotti a niente dai nemici; la preghiera sale dalla polvere, dall'abbassamento che sta interessando tutto Israele.
È il momento in cui solo la fede consente di continuare ad alzare gli occhi e la voce al cielo per continuare a sperare.
"Sorgi, vieni in nostro aiuto".
Come il sole che sorge sul mondo mettendo in fuga la notte, così sorga il Signore su tutta l'umanità e ci liberi da guerre, calamità, morte e sofferenza!
"Salvaci per la tua misericordia".
Il salmista, cosciente della sua indegnità e certo di non poter accampare diritti davanti al Signore, si affida alla misericordia, alla promessa per tutte le generazioni da Abramo in poi di predilezione, accompagnamento, salvezza e perdono.
Una cosa non vacilli mai quando la tempesta offusca i nostri occhi, facendo traballare la nostra vita, e franare le nostre certezze: il Signore è il Misericordioso!
Sicuri di lui riprendiamo coraggio nel suo Amore infinito, non smettiamo di credere, pregare, desiderare la sua presenza. Sorgi Signore e salvaci!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Sam 4,1-11
Commento del 16/01/2020
Salmo 44 (43),1-4
Commento del 13/01/2022
Vangelo di Mc 1,40-45
Commento del 12/01/2023
"Salvaci per la tua misericordia"
RispondiEliminaSi
Solo questo mi salva,la TUA.non la mia,misericordia!
Grazie per la TUA certosina attenzione ad ogni evento che mi vivo nel TUO NOME:
Amen
"Svègliati, perché dormi, Signore?"
RispondiEliminaImbarazzante ma straordinario
poter pregare così.
È un grido del cuore.
Una grande confidenza
può permettere simili parole.
Nella grande sofferenza
solo lui si può invocare.
"Svègliati, perché dormi, Signore?"
Grazie Signore perché
accogli il nostro grido.
Grazie perché hai compassione
della nostra sofferenza.
Grazie perché rispondi
con pazienza di Padre.
"Svègliati, perché dormi, Signore?"