Vangelo del 3 gennaio 2024
Vedrai discendere e rimanere lo Spirito
Gv 1,29-34
"In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio»".
Giovanni Battista è detto da Gesù il più grande profeta fra i nati di donna (cfr. Mt 11,11), un'affermazione di una portata enorme! E in effetti Giovanni con la sua testimonianza franca apre le porte di Israele all'accoglienza del Messia atteso da generazioni e generazioni.
Con lui si compie l'annuncio di tutta la famiglia dei profeti precedenti, arriva al culmine il compito di svegliare il popolo al Signore che viene.
"Giovanni testimoniò dicendo".
Giovanni è testimone della Luce che viene nel mondo. La sua vita intera è vissuta in funzione di questa testimonianza. Ha ricevuto un annuncio e ora si fa a sua volta annunciatore per testimoniare ciò che ha udito e visto.
E' questo il percorso del discepolo: raggiunto dalla Parola di vita, la trasmette a chi incontra per contagiare lo stesso amore.
Dalle orecchie alla bocca, la testimonianza del Battista prepara l'accoglienza al Messia atteso e lo rivela presente del mondo.
"Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui".
Il verbo "contemplare" non indica il semplice vedere. Sappiamo bene che si può guardare in tanti modi, con uno sguardo fugace e distratto, con attenzione scientifica meticolosa o posando gli occhi con rispetto e delicatezza su chi si ama. La contemplazione ha più a che fare con quest'ultimo modo di interessarsi all'altro, un voler comprendere e comunicare nel profondo, accogliendo e gustando ciò che si guarda.
L'esperienza di Dio nella fede è contemplare, lasciarsi cambiare da ciò che si vede, lodare guardando.
Giovanni contempla questo: lo Spirito di Dio che scende Gesù e diventa uno con lui.
Non è più il Tempio la dimora dello Spirito di Dio ma la vita di Gesù è casa e dimora in cui rimane.
La presenza di Dio si manifesta con una tale delicatezza nella vita umana da essere paragonato al volo di colomba, al fruscio d'ali che forse non vedi, ma che senti arrivare.
"Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse".
Giovanni è inviato da Dio a portare un annuncio al suo popolo. Come tutti gli altri profeti non sa tutto, né comprende completamente la portata divina di Gesù sin dall'inizio.
Il Battista parte dal non conoscere, ma si fida e passo dopo passo viene introdotto alla conoscenza dal Signore che gli parla.
Nessun profeta autentico potrà mai essere arrogante; come figlio è docile e umile e si lascia condurre da Dio su vie che non sono ancora alla sua portata.
"Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo".
Questo è ciò che ha ascoltato Giovanni e che ora testimonia. Il Messia Gesù riceve lo Spirito che rimane su di lui, dato per questo, senza misura (cfr. Gv 3,34).
Gesù è una sorgente abbondante e generosa dello Spirito. Battezza nello Spirito, cioè ci "immerge" (questo significa in greco il verbo "battezzare") nello Spirito, nella vita stessa di Dio.
Contemplando questa presenza che discende in quello che conosceva fino a quel momento come parente, Giovanni riconosce una novità da annunciare, a cui dedicare la sua testimonianza.
"E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio".
L'aver accolto annuncio e segno fa di Giovanni un testimone di prima mano del Messia.
"E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio".
L'aver accolto annuncio e segno fa di Giovanni un testimone di prima mano del Messia.
Il Signore comunica con parole e segni legati intimamente. La fede nasce e si trasmette con parole e segni.
Giovanni è un testimone della fede, dà testimonianza di ciò che il Signore gli ha fatto conoscere nella fede. Ha visto perché ha ascoltato ed ora testimonia. È questa la dinamica della fede che investe la nostra vita, che ci fa discepoli, che ci fa "vedenti" dello Spirito operante intorno a noi e a nostro favore.
Guardiamo anche noi con occhi nuovi, con gli occhi della profezia del Cristo, donataci nel battesimo.
Contempliamo la realtà che ci circonda e vedremo discendere e rimanere lo Spirito.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Gv 2,29- 3,6
Commento del 03/01/2022
Salmo 98 (97),5-9
Commento dell'11/10/2021
Vangelo di Gv 1,29-34
Commento del 03/01/2023
Giovanni è un testimone della fede, dà testimonianza di ciò che il Signore gli ha fatto conoscere nella fede. Ha visto perché ha ascoltato ed ora testimonia. È questa la dinamica della fede che investe la nostra vita, che ci fa discepoli, che ci fa "vedenti" dello Spirito operante intorno a noi e a nostro favore.
Guardiamo anche noi con occhi nuovi, con gli occhi della profezia del Cristo, donataci nel battesimo.
Contempliamo la realtà che ci circonda e vedremo discendere e rimanere lo Spirito.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Gv 2,29- 3,6
Commento del 03/01/2022
Salmo 98 (97),5-9
Commento dell'11/10/2021
Vangelo di Gv 1,29-34
Commento del 03/01/2023
RispondiElimina"Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui".
Lo Spirito è IL DONO di Dio.
Dato in abbondanza.
Effuso su ogni vivente.
Dono che rimane.
"Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui".
Contemplo il Dono.
Accolgo il Dono.
Gioisco del dono.
"Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui".
"Io non lo conoscevo"
RispondiEliminaSi
Ora sicuramente gli sono più "vicino"
Ma non lo conosco del tutto
Sto alla TUA scuola
Grazie,mio pedagogo.