Vangelo del 23 gennaio 2023

Stanno fuori e ti cercano
Mc 3,31-35

"In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre»".


È meraviglioso scoprire l'idea che Gesù ha della "sua" famiglia. L'occasione per presentarcela la dà un piccolo incidente familiare. Marco racconta che Gesù è completamente preso dal suo amore per gli altri e instancabilmente accoglie e guarisce tantissima gente con i suoi discepoli, "tanto che non potevano neppure mangiare!" (Mc 3,20).
Il versetto successivo l'evangelista annota l'allarme dei familiari del nazareno che lo ritengono impazzito, dicono infatti "è fuori di sé" (Mc 3,21).
E' un pò la convinzione dei parenti quando giudicano inclementi, basandosi sulle apparenze e su quello che dice la gente!
Qui la cosa si fa grave perché partono per andare a prenderlo, cioè vorrebbero metterlo a tacere. La sua predicazione dà troppo fastidio, specialmente ai capi religiosi che probabilmente chiedono a loro spiegazioni.
È difficile per noi immaginare Maria, la madre di Gesù, e altri familiari che vanno a recuperarlo per farlo curare, perché ai loro occhi si comportava come uno fuori di testa. I figli danno sempre pensieri, anche uno speciale come Gesù!

"In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo".
Finalmente Maria e i "fratelli", l'insieme dei parenti più stretti, arrivano per salvare lui e la reputazione della famiglia. Ma si rendono conto che quello che avevano sentito dire non era per niente esagerato; è irraggiungibile, c'è troppa gente intorno.
Così lo mandano a chiamare aspettandosi che, l'obbediente ragazzo che conoscevano, li avrebbe subito raggiunti.

"Attorno a lui era seduta una folla".
Ma tra la famiglia e Gesù adesso c'è la folla, quella miriade di persone che lo segue sempre, gli affamati e assetati della Parola che dai lui sgorga copiosa e sanificante.
L' umanità ferita e bisognosa ha trovato chi se ne prende cura, il vero pastore, il medico capace, il samaritano che attira tutti perché non rifiuta nessuno.

"Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano".
Comunicano a Gesù la notizia e mentre lo fanno dipingono esattamente il loro atteggiamento.
Per prima cosa "stanno fuori".
Non era Gesù che era "fuori di sé" (Mc 3,20).
Quelli che non riescono ad estrare e ad ascoltare la voce del pastore sono proprio loro, i suoi che ancora non hanno fatto il passaggio della vita, quello di essere discepoli e discepole del Cristo.
E poi la seconda cosa "ti cercano".
La domanda messa all'inizio del Vangelo di Giovanni è rivolta ad ogni uomo e donna: "Che cosa cercate?" (Gv 1,38).
Non basta seguire il Maestro, non basta cercarlo. Cosa si cerca, cosa ci si aspetta dal lui, quale meta dovrebbe farci raggiungere.
I parenti sono lì per prenderlo, per impadronirsene (cfr. Mc 3,21), per bloccargli che gambe che percorrono terre idolatre, per imprigionare braccia che si protendono verso peccatori e prostitute, per impedire di annuciare perdono e grazia a chi non se lo merita.
E' il percorso che anche la Chiesa, ahimè, ha fatto, diventando la padrona delle sue Parole e delle sue opere, credendo che essere corpo suo, familiare di Dio, le desse il potere di impadronirsi del dono gratuito della sua vita.
Ma siamo fiduciosi: nessuno in tutto il Vangelo riuscirà mai ad impadronirsi di Gesù, anche se a fin di bene, anche se lo amano come in questo caso.
Se vogliono portarlo con loro devono fermarsi a casa sua, mettersi in ascolto, farsi raggiungere dalla predicazione di un Regno nuovo, così come hanno fatto le folle.
Il brano ci conforta. Non siamo soli nella ricerca che a volte sbaglia strada, che travisa la sua Parola.
Il percorso da fare verso il Figlio ci accomuna tutti, a partire dai suoi stessi parenti. L'invito del Vangelo è entrare alla festa, non stare a guardare da fuori, nè come giudici, nè come esclusi.
Ascoltare è da privilegiati ma non di sangue; è la via comune a tutti i fratelli, l'unica che ci porta a lui, la strada maestra che ci fa entrare nella storia e nella familiarità col Cristo.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 2Sam 6,12-15.17-19
Commento del 28/01/2020

Salmo 24 (23)
Commento del 28/01/2021

Vangelo di Mc 3,31-35
Commento del 29/01/2019


Commenti

  1. "Attorno a lui era seduta una folla".
    Attorno a Gesù.
    Una folla affamata,
    assetata,
    ferita,
    disprezzata,
    disorientata.
    Una folla bisognosa di vita,
    di luce,
    di pace.
    "Attorno a lui era seduta una folla".
    Gesù è al centro.
    Gesù è la sorgente.
    Gesù è pane di vita.
    Gesù è acqua viva.
    Gesù è pastore.
    Gesù è salvatore.
    Gesù è Dio con noi.
    "Attorno a lui era seduta una folla".

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  2. Stanno fuori.......
    Si
    Quante volte attratto da altro.....
    Tempo perso..si
    Ma ci ricado
    Donami costanza e sapienza nello stare con TE,mio parente ,vero!

    RispondiElimina

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