Prima lettura del 14 gennaio 2021

Esortatevi a vicenda ogni giorno
Eb 3, 7-14

"Fratelli, come dice lo Spirito Santo:
«Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori
come nel giorno della ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant’anni le mie opere.
Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: hanno sempre il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
Così ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel mio riposo».
Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato.
Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio".

Ancora un tema fondamentale affrontato dalla lettera agli Ebrei, quello dell'ascolto e l'autore si rivolge proprio al popolo che ascolta.
Lo fa citando la Scrittura che ogni ebreo conosce a memoria, commentando il salmo 95, ed esorta a non indurire il cuore, a non chiudere le orecchie alla Parola che risuona sempre.

"Fratelli, come dice lo Spirito Santo".
Bel modo di citare un brano della Bibbia! Una certezza sottende a tutta la Scrittura: è lo Spirito Santo che in essa parla. Più che preoccuparci della citazione dei versetti, o entusiasmarci per dotte interpretazioni, dovremmo familiarizzare con brani fondamentali come questo, ricordandoli a memoria, serbandoli nel cuore, per farli tornare alla mente nei momenti fondamentali della vita. Perché lì è necessario che lo Spirito Santo ci guidi!

"Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori
come nel giorno della ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant’anni le mie opere".
Rileggere e meditare il salmo oggi, è valorizzare l'insegnamento di credenti che ci hanno preceduto nella difficile storia dell'esodo dall'Egitto.
Le difficoltà atterriscono, paralizzano, rendono ciechi e sordi.
I rischi che si corrono nel cammino di fede sono comuni e sapere che un cuore indurito dal terrore non impedisce comunque al Signore di manifestare il suo amore, è un conforto grande, una mano tesa che ci trae dalla disperazione.

"Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: hanno sempre il cuore sviato".
La mancanza di ascolto, la mancanza di docilità a chi indica la via del bene, non fa giungere alla metà. Colpisce sentire Dio disgustato! E' l'amarezza di un Padre che vede fallire tutti i tentativi di trarre dalla morte, di salvare i suoi figli testardi.
"Il cuore sviato" cerca in ciò che non sazia, si nutre di cibi avvelenati e paga a caro prezzo ciò che non dà vita! (cfr. Is 55, 1)

"Non hanno conosciuto le mie vie.
Così ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel mio riposo".

Come ricorda il salmo 1, la via di chi non ascolta non porta da nessuna parte, ci si perde e i passi non lasciano impronte (cfr. Sal 1, 4).
Il fine del cammino è conoscere, cioè percorrere le vie tracciate verso il Regno, è riposare nel Signore, nel senso di trovare la pace totale, appagante e fondamentale che fa bene al nostro cuore.

"Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente".
L'invito è fare tesoro dell'esperienza passata. Cuore perverso e mancanza di fede fanno camminare invano nelle vie della vita.
E l'invito è comunitario: un fratello che si perde, fa perdere ricchezza a tutti, chi va in rovina non distrugge solo la sua vita, ma impoverisce e fa male alla comunità dei credenti!

"Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato".
Aiutarsi a vicenda, esortarsi alla perseveranza, non perdere fiducia nel cammino, è una vigilanza vicendevole, un sostegno reciproco che viene incontro a chi fa più fatica, a chi sembra perdere la speranza.
Non siamo isole, non è vero che bastiamo a noi stessi! Il dolore di un fratello blocca la nostra vita, lasciar "perdere" qualcuno, fa perdere pezzi di bene a noi, oggi!
L'esortazione reciproca rincuora, ricorda che siamo fatti per l'Amore, che il Padre ci vuole per sé, che nulla è perduto!

"Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio".
La fiducia mantiene nel cammino iniziato, ci ricorda che il Signore è il Fedele e mantiene le sue promesse.
Questa è la verità della nostra vita: siamo parte del Cristo, tutti insieme, apparteniamo a lui, siamo partecipi, impregnati, immersi nel suo cammino che attraversa la morte, vincendola!
Da soli non potremmo farcela: l'immenso dono della Scrittura ci riporta le ansie e i dolori di tutti coloro che ci hanno preceduto nel cammino. E' il prezioso insegnamento che ci sostiene nella lotta, che ci ricorda chi è l'artefice della salvezza e che lui solo ci salva.

Commenti

  1. "Siamo diventati partecipi di Cristo". Ecco la buona notizia. Sono partecipe di Cristo. Sono legato a lui. Coinvolto nella sua storia, storia dell'amore che non teme di amare. Sono coinvolto nella sua vita e nella sua morte. Partecipe della sua eredità. Partecipe del suo Spirito. Partecipe della sua intimità con Dio. Partecipe del suo futuro. Partecipe della sua compassione per ogni uomo e ogni donna. Partecipe della sua Parola. Partecipe del suo silenzio. Benedetto il Signore della Vita!

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  2. "Perciò mi disgustai di quella generazione
    e dissi: hanno sempre il cuore sviato".
    Non mi è facile NON desiderare cose effimere-
    Purtroppo.........
    Mi fido di TE,
    mi affido a TE
    io sono qui alla TUA presenza,aiutami
    così sia.

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  3. Donami signore un cuore che sappia ascoltare con le orecchie appunto del cuore le tue parole, perché non sia solo l udito interessato, ma il cuore, la vita, tutto della mia persona desideri ascoltarti...consapevole di essere partecipe di Cristo tenendo salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto dall' inizio. Tutto è dono tuo, tutto è grazia tua, tutto mi è dato gratis...

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  4. Come va interpretato il versetto "dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova". Dio viene messo alla prova? In che cosa viene provato?

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    1. Carissimo, una domanda importante che il testo suscita affinché cerchiamo la risposta nel modo diverso di rispondere di Dio!
      Così dovremmo chiederci anche: ma Dio "giura nella sua ira"? Saremmo perduti tutti se fosse così!
      O potrebbe dire "mi disgustai di quella generazione"? Nel senso che lo intendiamo noi sarebbe rinnegare un'intera generazione come insalvabile!
      Non è certo questo il senso del Salmo 95 che la lettera agli Ebrei riprende per annunciare che siamo partecipi di Cristo e dobbiamo esortarci a vicenda per farci coraggio e non perdere la speranza!
      Penso che usare espressioni così "antropomorfiche", cioè pensare Dio con le reazioni che abbiamo noi di fronte al peccato, al tradimento e al dolore per un figlio che si perde, ci faccia sentire Dio più vicino a noi, più partecipe delle nostre delusioni.
      Così possiamo anche dire che il nostro peccato tenta e mette alla prova la pazienza di Dio, ed esultare guardando alla storia d'Israele, a quella di Gesù Cristo e alla nostra scoprendo che la risposta di Dio è pur sempre il perdono e la misericordia!

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    3. Felice di avere un nuovo amico!🥰
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