Prima lettura del 16 gennaio 2021

 
La parola di Dio è viva
Eb 4, 12-16

"Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.
Dunque, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno".


Ancora esortazioni sulla Parola di Dio che la lettera agli Ebrei indirizza ai cristiani impegnati nella lotta della fede. Troviamo qui un brano che mi è tanto caro, una teologia della Parola con le espressioni più belle e profonde.

"La parola di Dio è viva".
E' viva! Questo mi dà grande consolazione! Quante parole morte ci bombardano, quante inutili fandonie risuonano nelle nostre orecchie per trascinarci all'odio verso qualcuno, ad un partito piuttosto che ad un altro, ad uno schieramento contro un nemico che queste parole false fabbricano facendo crescere la paura dentro di noi!
Sono parole morte che seminano morte!
Abbiamo bisogno di ogni Parola che sgorga dalla bocca di Dio, che diventa pane che sazia nel profondo, acqua che disseta la nostra arsura di vita, sussurri d'amore che il nostro cuore attende da tanto tempo.
La Parola di Dio è viva come lui, per sempre. Ed è sempre Parola quotidiana, fresca come il pane appena sfornato, detta "oggi" per me che ascolto.

"Efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio".
È Parola efficace, che penetra, che incide, come una spada a doppio taglio. L'immagine della spada dice quanto la Parola faccia effetto realmente su chi ascolta, come niente possa fermare il suo tragitto che arriva al profondo di noi stessi.

"Essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore".
Penetrando in profondità mette in luce i pensieri e le intenzioni più nascoste.
Porta discernimento: è una parola preziosa! Solo chi ama discerne la verità di noi, solo chi legge profondamente ci capisce e com-prende, ci prende con sé!
Questa Parola è da Dio e nello stesso tempo è nostra perché ci plasma, ci riconosce e la riconosciamo come nostra, da sempre.
Porta con sé il discernimento, la separazione dei primordi, quando il Signore creava in Genesi 1 con la Parola, dividendo. Nella divisione, nella separazione, nel mettere alla luce le diversità, il Signore crea vita, traendo dall'indistinto e dalle tenebre.
La distinzione tra anima e spirito è preziosa: l'anima, cioè la nostra psiche, spesso la confondiamo con la voce dello spirito, con la parte di noi più simile a Dio.
"Lo Spirito attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio " (Rm 8, 16). Lì, profondamente siamo conosciuti e lo conosciamo come il Signore!

"Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto".
Il Signore non perde di vista mai nessuno; neanche la nostra adamitica tentazione di nasconderci con lui funziona!
Con il Signore è indispensabile un dialogo continuo, lui non si confonde davanti ai nostri "imbrogli" e questo ci aiuta ad essere nella luce. Rendere conto a lui è una fortuna, non rimaniamo abbandonati a noi stessi e alla nostra ambiguità.
Il Signore ci scruta e ci conosce (cfr. Sal 138, 1): come potrebbe farci paura se conoscessimo la forza creativa e di resurrezione di quello sguardo!

"Dunque, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede".
Ecco che la lettera trae dalla Parola l'esortazione che ci serve oggi!
Possiamo rimanere nel cammino della fede, nonostante le zone rosse, i limiti oggettivi, la paura della pandemia, il terrore degli altri che diventa sempre più palese!
Noi siamo figli e la nostra scala tra cielo e terra è stata aperta per sempre e, come ha visto profeticamente Giacobbe (cfr. Gen 28, 12), si può percorrerla perché il Cristo l'ha fatto per primo!.

"Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato".
Il Signore ci comprende bene! Lo possiamo dire dopo Gesù senza essere blasfemi: è fatto come noi, affinché noi diventiamo come lui!
La più grande solitudine che si può provare è non essere capiti nel momento del dolore più grande!
Gesù è quel qualcuno che cercavamo, sa il peso delle nostre debolezze per averle provate anche lui nella sua stessa carne. Non potevamo chiedere di più a Dio!

"Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno".
Fiducia, grazia, misericordia, sono ormai le parole chiave con cui pensare il nostro rapporto con il Signore a partire da Gesù e dalla sua Pasqua.
Se un antico israelita non osava accostarsi al suo trono, alla dimora nella tenda dell'Arca o nel Tempio per la paura di essere fulminato, così non è stato per i primi discepoli e non lo è per noi oggi!
A quel trono non troviamo un giudice o un re inflessibile: è la sedia alla nostra mensa, dove il Padre dimora in mezzo a noi, condivide il cibo, è la nostra famiglia, il nostro rifugio.

Il nostro cuore indurito vorrebbe essere risvegliato. Le barriere che mettiamo continuamente per non essere feriti alla fine ci blindano, ci incatenano e ci atrofizzano all'amore.
Ma c'è chi non bada alle nostre inutili staccionate. Come una bambina inconsapevole e felice, la Parola le scavalca, ci raggiunge, ci ridà il cuore del Figlio, che pulsa, compatisce, misericordia, perdona, ama!
"La parola di Dio è viva": è parola di resurrezione che ci distingue dalle cose morte, ci chiama per nome per farci uscire dal sepolcro, ci dà la dignità di figli, che hanno fiducia di lui e che, dandogli la mano, lo seguono nella vita!

Commenti

  1. La parola di Dio è come una spada, ha la forza di separare, di fare chiarezza, è capace di andare in profondità rivelando la verità del mio cuore e di ciò che si muove in esso . Riesce ad arrivare li dove io non posso perché Lui mi conosce nella mia realtà più intima e nulla mio Dio si sottrae dal tuo sguardo.per questo la tua Parola può cambiare la mia vita, può spostare la traiettoria del mio cammino portandomi su sentieri nuovi e impensati...

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  2. "La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio". Vita, spada, immagini della Parola. Non suono vuoto, inefficace e che non lascia segno. È così la Parola rivolta a me: viva, efficace, che lascia un segno. Me ne nutro con le orecchie, la custodisco col cuore, me ne rallegro con lo spirito. Penetra come spada, sazia come pane. È viva come il Vivente che la pronuncia, è penetrante come l'Amore che non si arrende. Nutrimi, feriscimi, vivificami, risanami, conducimi, Parola di Dio, di Vita, di Luce.

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  3. "Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato".

    Le mie debolezze.
    Tante.
    Tutte me le carichi su dui TE?
    Si!
    Questo ha fatto e fa per me Gesù.
    Io devo mirare,col cuore,quindi realmente capire,constatare che l'altro di turno che io posso additare,un Levi di turno..,posso essere a mia volta,per lui,proprio io.
    Risanami,opera per abbattere il mio tavolino del saccente.
    Ti imploro-
    Grazie mio papà-

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  4. "..Discerne i sentimenti e i pensieri.. "
    Siamo davanti a Te
    Signore , Tu ci conosci bene:
    guida i nostri passi incerti;
    guarisci i nostri cuori
    con la Tua vicinanza e la Tua Grazia

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