Salmo del 30 gennaio 2021

Servirlo senza timore
Lc 1, 68-75

"Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo.

Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo.

Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza.

Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni".


Uno dei cantici più famosi del Nuovo Testamento ci è proposto, nei versetti iniziali, per la preghiera del Salmo di oggi.
Zaccaria, il papà di Giovanni Battista, canta l'alba della redenzione sull'onda della gioia di aver avuto un figlio dopo la lunga attesa della sterilità sua e di sua moglie e dopo nove mesi di attesa gravida di dubbi e di mutismo (cfr. Lc 1, 23-25).

"Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo".
Dio visita il suo popolo, si rende presente con la sua azione potente che salva dalle tenebre che bloccano il popolo con catene di ogni tipo. Dall'Egitto in poi ogni azione di Dio è letta alla luce del suo essere liberatore e redentore.

"Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo".

La promessa fatta a Davide profetizzava l'arrivo del Messia e una stabilità eterna, per sempre (cfr. 2Sam 7, 12-13).
Davide è re, ma anche servo del Signore; infatti è Dio che gli darà un futuro, che farà a lui una dimora regale, che lo feconderà con una discendenza che non si estingue.

"Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano".

Questo è il compito del Salvatore: liberare l'umanità da ciò che la tiene schiava, da quanti intralciano il cammino verso il bene.
E' necessario ricordare che, se anche i nemici sono a volte personificati come nei Salmi, secondo la Scrittura i nostri nemici non sono gli altri uomini, perché fratelli nostri e bisognosi come noi di liberazione.
I nostri nemici, che noi non riusciamo a vincere, sono la morte, il male, il peccato, ciò che ci toglie la consapevolezza di essere figli amati da sempre.

"Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza".

E' l'epifania della misericordia totale, definitiva, promessa ai padri e annunciata dai profeti. Nel Padre è prevalso il ricordo della promessa sul ricordo dei peccati e delle trasgressioni dell'umanità.
Sempre nell'Esodo, il popolo scopre il suo Signore come lento all'ira e veloce nel perdonare (cfr. Es 34, 8), memore della promessa e dimentico dei peccati.

"Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici".

E' da Abramo che parte la promessa. Infatti è portatore della benedizione che gli dona vittoria sui nemici.
Dio da solo ha giurato in una notte, nel deserto, in cui lui e Abramo contemplavano le stelle innumerevoli nel cielo.
Quella promessa di liberazione e fecondità è l'alleanza nuova che sorge nella vita di Zaccaria, di Maria e Giuseppe e di tutti gli uomini che il Signore ama (cfr. Lc 2, 14).

"Di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni".

Parla Zaccaria, sacerdote chiamato, per l'unica volta nella sua vita, ad entrare nel Tempio per il servizio liturgico, onore che non capitava a tutti.
Lì aveva dubitato delle parole del messaggero e temuto per il suo futuro.
Adesso gli è chiaro: è cambiata tutta la religiosità, si sente affrancato e sollevato da una sequela legata alla Legge, un giogo che è rimosso dalle spalle di tutti, per sempre.
Liberati dalla schiavitù dell'essere succubi del Signore, tutti accedono al suo cospetto, tutti accolti nel suo regno ricolmi di santità, con una pace quotidiana e definitiva.

Questo cantico di Zaccaria è emozionante! La Chiesa lo ha assunto come preghiera del mattino nelle lodi di tutti i giorni, canto del sacerdote sentinella che annuncia l'arrivo del Messia nel Vangelo di Luca, dopo il Magnificat di Maria. Diventa il canto di tutte le sentinelle che si alzano al mattino e risvegliano nella lode la memoria dell'amore.
La salvezza si mostra nell'eccezionalità della nascita di due bambini.
Gli umili, i beneficati, coloro che sono strappati da un futuro di morte, si rendono conto che l'orizzonte del mondo è cambiato e arriva il sole che illumina le tenebre dell'umanità (cfr. Lc 1, 78-79).
Giovanni Battista e Gesù sono, già dal concepimento, due annunciatori bambini della grande misericordia del Padre che irrompe nella storia per distruggere il peccato che ci deturpava il volto e per ridarci, col perdono, la dignità dei figli amati.

Commenti


  1. "Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo". Benedetto il Signore autore di questo nuovo giorno. Benedetto il Signore forza di questo nuovo giorno. Benedetto il Signore luce di questo nuovo giorno. Benedetto il Signore sapore di questo nuovo giorno. Benedetto il Signore mistero di questo nuovo giorno.
    Benedetto il Signore vera novità di questo nuovo giorno.
    Benedetto il Signore gioia di questo nuovo giorno. Benedetto il Signore speranza di questo nuovo giorno.
    Benedetto il Signore mio compagno in questo nuovo giorno.
    Benedetto il Signore che si mostra nei fratelli in questo nuovo giorno.
    Benedetto il Signore mio riposo in questo nuovo giorno.
    Benedetto il Signore salvezza di questo nuovo giorno.

    RispondiElimina
  2. Salvezza dai nostri nemici,
    e dalle mani di quanti ci odiano.

    Liberami da ciò che intralcia il mio cammino VERSO quella meta che solo Tu puoi garantirmi!
    Un'oasi di speranza e di gratitudine continua alimentata dal frequentarti!
    Amen

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019