Prima lettura dell'11 gennaio 2021

Molte volte e in diversi modi 
Eb 1, 1-6

"Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
«Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»?
e ancora:
«Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio»?
Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
«Lo adorino tutti gli angeli di Dio»".


Maestoso inizio della lettera agli Ebrei, antico testo omeletico scritto tra il 50 e il 95 dopo Cristo. Con immagini prese dalla liturgia antica e dalla storia biblica, la lettera riflette sul ruolo di Cristo, centro e significato della storia salvifica.

"Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio".
In poche righe è riassunto il percorso profetico e la volontà rivelativa di Dio nella storia umana.
I modi e i tempi di Dio si sono adattati alla molteplicità delle situazioni, delle persone, alla necessità di ripetere il messaggio più volte e con toni diversi, dal rimprovero alla dolcezza, dalla denuncia all'annuncio della compassione.
Tanti i profeti nella storia di Israele hanno prestato la loro voce a Dio, facendo sentire l'infinita misericordia che tutto abbraccia e porta a sé.
Questo cammino di preparazione ha attraversato secoli e generazioni con un solo filo conduttore: l'attesa del Messia, arrivato alla pienezza dei tempi con l'incarnazione del Figlio. La Parola di Dio si fa carne di ogni uomo!

"Che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo".
L'atteso non è più solo un profeta, ma colui che è all'origine del mondo e ne è anche erede. Il mondo è di Dio e il Cristo lo riceve dal Padre che innalza il suo nome sopra tutte le cose (cfr. Fil 2, 9-11).
È l'Alfa e Omega, Principio e Fine di tutta la rivelazione e dell'universo.

"Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza".
La Luce che proviene dal Padre si rende visibile nel mondo mediante il Figlio. Chi cammina dietro al Figlio segue le orme tracciate dal Creatore, chi vede lui vede il Padre (cfr. Gv 14, 9); egli ci rende visibile ciò che non lo era.

"E tutto sostiene con la sua parola potente".
Il mondo nato dalla parola di Dio ("Dio disse", ripetuto nella genesi 10 volte alla creazione) è mantenuto in vita dal Logos, logica di Dio che sostiene tutte le cose.

"Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato".
È il mistero pasquale del Cristo raccontato con le parole dei riti di purificazione. Offrendo la sua vita per amore al Padre e ai fratelli, il Figlio ha realizzato la purificazione dell'umanità, che non era possibile si realizzasse con i sacrifici di animali. Dopo la morte è stato assunto in alto, alla destra di Dio Padre, ricevendo il posto più alto di ogni altro essere.

"Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
«Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»?
e ancora:
«Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio»?
Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
«Lo adorino tutti gli angeli di Dio»".

Nessun angelo è superiore al Figlio e la Scrittura lo testimonia. Il primo versetto citato è preso dal Salmo 2, 7; il secondo è 2Samuele 7,14; il terzo è il Salmo 97, 7. La lettera agli Ebrei fa un'excursus di Scrittura per rivelare la grandezza del Figlio!

Con parole molto semplici, che provengono dall'esperienza vissuta con Gesù, questa lettera ci introduce in una profonda esegesi sulla verità del Figlio.
Quelle "molte volte e in diversi modi" con cui il Padre si è rivelato ai padri antichi, in Gesù Cristo si convogliano in un unico volto: quello dell'Amore che ci tiene fra le sue mani e tutto porta a completezza e armonia.
Noi siamo innestati in questo grande disegno di salvezza che non ha lasciato niente al caso: col Figlio tutti i tempi sono santificati, ogni uomo diviene finalmente immagine e somiglianza del Padre e siamo fatti anche eredi, "eredi di Dio e coeredi di Cristo" (Rm 8, 17).
Camminiamo in questa rivelazione, sentiamoci parte della salvezza e lodiamo il Signore di tanta grazia!

Commenti

  1. "Ha parlato a noi per mezzo del Figlio". Ecco la via. La Parola del Dio vivente passa attraverso la vita del Figlio. Dal Padre al Figlio ai figli. È parola di Padre. È parola che rende sempre più figli. È parola che lega al Padre. Mai dimenticherò che a parlare è il Padre e mi chiede di ascoltarlo da figlio. Dio e umanità, ora Padre e figlio. Io e Dio, suo figlio e mio Padre. Una lingua nuova nasce per questo rapporto nuovo. Mi sei Padre, ti sono figlio. So come mi guardi, ricambio il tuo sguardo. Ora so chi sei, ora so chi sono.

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  2. "E tutto sostiene con la sua parola potente".

    si tutto è sostenuto dal mio papà
    grazie per questo aiuto che mi dai
    aiuto divino,UNICO,necessario,non vincolato ad interessi,libero,UNILATERALE-ci perdi sempre con me---
    Un abbraccio mio papà!

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