Vangelo del 26 gennaio 2021

La messe è abbondante
Lc 10, 1-9

"In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».


L'Agnello, venuto per fare l'unico sacrificio che toglie i peccati del mondo (cfr. Gv 1, 29), manda i suoi discepoli come "agnelli in mezzo ai lupi".
Sembra un invito a perdere, a soccombere, ma non è così: Gesù coinvolge nella sua stessa missione di annuncio del Regno coloro che lo seguono. Lui fa la strada, i discepoli camminano sulle sue vie trovando la vita che non muore e vedendo moltiplicate le loro piccole possibilità in un bene straripante e risanante.

"Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi".
Gli amici dello sposo hanno il compito di preparare i cuori all'esultanza delle nozze. Gesù suscita la missione per preparare i cuori all'ascolto della sua Parola, per far seminare nell'attesa del raccolto che il Messia realizza.

"Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!»"
Il lavoro di ogni missionario è sempre piccola cosa rispetto alle folle che attendono la Parola di Vita. Il Regno è un enorme campo di grano che attende molti operai pronti a mietere. Il Messia desidera che siano molti gli operai, che il raccolto sia copioso e riempia i granai del Signore.

"Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi".
Gesù è consapevole che l'annuncio destinato al mondo incontra avversità e persecuzioni. Annunciare il Vangelo è un rischio: lui stesso ha subito l'ostilità di coloro che avrebbero dovuto svegliare il popolo all'attesa della sua parola. Ma non si risponde ai processi e alle accuse con la violenza o la lotta: i missionari devono avere l'atteggiamento di chi vince la persecuzione con il dono e l'amore.
Il messaggio del Cristo vince con la forza del servizio e con quella che è sconfitta per il mondo, ma in effetti si rivela come un seme piantato per la vita che non muore nel progetto del Padre.

"Non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada".
La sicurezza del missionario è fondata sul rapporto col Padre che manda, sostiene e sazia in ogni momento. Come per il profeta Elia nutrito dal Signore nei modi più strani, così i discepoli che precedono Gesù sperimenteranno, nel cammino, la provvidenza del Padre.
La missione è urgente, non c'è tempo per i convenevoli. La strada è da percorrere in fretta per raggiungere gli uomini assetati della misericordia del Signore.

"In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!». Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi".
La pace, lo Shalom, è dono riservato al mondo futuro, pregustato dalla presenza dei missionari e del loro annuncio. Se non è accolta, non si perde: come la pioggia e la neve torna al missionario che la farà piovere su altri uomini in attesa (cfr. Is 55, 10-11).

"Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra".
Il Regno è dono di Dio e non dipende dalla bravura degli inviati. Non devono quindi preoccuparsi di cosa dire o come difendersi, né essere in ansia per cosa mangiare o dove dormire.
Il Signore provvede come per i gigli del campo o gli uccelli del cielo (cfr. Mt 6, 26-32) suscitando persone generose che sostengono i suoi missionari.
Se si è il missione per conto di Dio si può andare sereni per il mondo.
Infatti Gesù continua dicendo: "Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto".

"Guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: «È vicino a voi il regno di Dio»".
Guarigione e annuncio vanno di pari passo. Il Signore si prende cura dell'uomo nella sua totalità. Il suo Regno è prossimo, è qui! Questa la notizia che toglie dalla morte, questa la guarigione da ogni solitudine e abbandono!
I sofferenti per mancanza di bene, coloro che sono ciechi perché non vedono le opere di Dio, coloro che sono sordi perché non ancora raggiunti dalla Parola di vita, vengono risanati, portati alla vita, resuscitati col Figlio.

La nostra sensazione è che la messe sia sempre risicata, che non ci sia possibilità di pace e giustizia per tutti, che la Parola di Dio soccomba davanti a parole che gridano con più forza e convinzione.
Questo Vangelo ci conforta: la nostra missione di testimoni del Risorto non passa senza effetto. E' risposta alla volontà del Signore che ci manda nel mondo verso chi ha la nostra stessa sete e deve essere guarito dalla disperazione e dalla morte. Con la fiducia dei figli, con la certezza di chi ha visto moltiplicata nel suo grembo "una misura buona, pigiata, colma e traboccante" (Lc 6, 38), accogliamo questo invito e contagiamo del bene che ci ha salvato coloro che ci stanno vicino perché il Regno è già qui!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Vangelo di Lc 10, 1-9
Commento del 26/01/2019

Commenti

  1. “Pace a questa casa!”. È annuncio, promessa, dono. La mia casa, la mia vita è rivestita di pace. Il Vangelo annuncia ciò che il Signore dona in abbondanza. Pace per la mia mente. Pace per il mio cuore. Pace per la mia vita. Pace che benedice la mia sete di pace. Questa mia casa, questa mia vita, questo mio giorno riceve pace. Donata dal Signore è pace vera, che non può essere turbata da nulla. Portata dallo Spirito, non può essere rubata. Alimentata dall'Amore è sempre più intima. Dona ancora pace Signore, confido in te!

    RispondiElimina
  2. "Guarite i malati che vi si trovano,-------------
    A me colpisce questo primo versetto.
    Malati che si rivolgono a me;ma la patologia più grande che trovo è l'ansia,la preoccupazione,l'insicurezza,l'ignoranza della diversità di aspettativa,
    NON PUOI VIVERE LA VITA COME UN PERCORSO PIANO,DEFINITO!
    Lavoro molto su questo e Gesù è con me;ma lo è ancora di più come medico per risanare me,da queste preoccupazioni quotidiane.
    CHE PASSANO.
    Non mi abbandonare!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019